“Due parole su tutte: ricerca e innovazione. Sicuramente la provincia di Alessandria non è la prima in fatto di quantità ma in fatto di qualità fa scuola e viene presa come esempio nel mondo quando si parla di settore corilicolo e di esempi di filiera virtuosi. La qualità della Tonda Gentile è assoluta, le sue caratteristiche ne fanno un prodotto di pregio apprezzato e ricercato, il nostro impegno deve essere quello di offrire l’eccellenza assoluta, dobbiamo continuare a lavorare e fare squadra in questa direzione per portare la terra monferrina ad essere conosciuta sempre di più, esattamente ciò che sta accadendo grazie all’accordo che abbiamo con la Novi”.
E’ questo ciò che è emerso con orgoglio dalle parole del Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco, durante il convegno che si è svolto sabato scorso nell’ambito della 15^ Sagra della Nocciola a Lu, un ottimo bilancio per un appuntamento tornato dopo due anni di stop forzato causa Covid, che rappresenta un punto di riferimento nel calendario degli eventi a livello regionale per addetti ai lavori e appassionati del settore grazie anche alla mostra della meccanizzazione allestita per l’occasione in piazza Gherzi.
Una vetrina per il Monferrato dove, ogni anno, vengono analizzate e presentate le novità tecniche di rilievo che riguardano il settore corilicolo: dai trattamenti alla meccanizzazione, dall’innovazione in campo ai progetti per un prodotto trasformato in sintonia con le richieste del mercato.
Un’innovazione che si traduce in “buon prodotto”, “sperimentazione” e “tutela del territorio”: la giusta ricetta per offrire garanzie di prezzo e di collocazione del prodotto. Non solo salvaguardia del prodotto Made in Italy ma anche tutela della sostenibilità ambientale.
Al momento è ancora presto per azzardare un primo bilancio dell’annata corilicola, le previsioni sono buone e questo dovrebbe essere un “anno di carica”: le prossime settimane saranno decisive, sia dal punto di vista tecnico che meteorologico.
La Tonda Gentile è un prodotto che tutto il mondo identifica come un’eccellenza che coinvolge 2.000 aziende piemontesi con 26mila ettari di superficie coltivata di cui 15mila in piena produzione, per una produzione totale media di 200mila quintali. La produzione alessandrina conta su una base di 3.750 ettari tra allevamento e fase adulta distribuiti nell’intero territorio collinare provinciale, circa 500 le aziende coinvolte nella filiera corilicola.
Ad aprire i lavori il Sindaco del Comune di Lu e Cuccaro Monferrato, Franco Alessio, che ha ribadito come la valorizzazione del territorio rappresenti la carta vincente per essere competitivi e affrontare le sfide future.
L’impegno di Coldiretti nel sostenere la corilicoltura è stato sottolineato dal Direttore provinciale Roberto Bianco, “sulla vitalità imprenditoriale della terra monferrina, ricca di iniziative, che vede premiato questo suo coraggio grazie ad un continuo aumento delle superfici corilicole. Il grande lavoro svolto dai tecnici e dalle aziende di Coldiretti Alessandria in questi anni ha portato oltre che a evidenti innovazioni per tutta la corilicoltura piemontese anche ad importanti riconoscimenti a livello internazionale per questo è necessario continuare a lavorare in questa direzione sapendo che possiamo sempre migliorare, ma con l’obiettivo di mantenere sempre l’alta qualità che caratterizza la nostre produzioni”.
Un esempio concreto arriva dall’accordo di filiera con il Gruppo Novi-Elah-Dufour e dalla Cooperativa Monferrato Frutta che rappresenta l’anello di congiunzione per “migliorare le condizioni economiche dei soci per promuovere il perfezionamento della produzione agricola, e corilicola in particolare, organizzando in forma cooperativistica il rifornimento delle scorte, il miglioramento delle colture e delle vendite collettive dei prodotti agricoli, nonché attuando le iniziative necessarie per dare nuova centralità all’impresa e garantire giusto reddito al settore”.
Una ricetta di sicuro successo che negli anni ha sempre visto in prima linea la Cooperativa Corilu, ottenendo, non solo sul territorio provinciale e regionale, ampi consensi, una storia iniziata oltre vent’anni fa, caratterizzata da un forte gioco di squadra, come ha precisato il Ferdinando Trisoglio, “un motivo in più per sostenere i giovani imprenditori”.
“Concimi e fertilità del suolo: un’equazione che non regge” è stato il titolo della relazione di Alberto Pansecchi, agronomo e responsabile corilicolo di Coldiretti Alessandria che ha puntualizzato come “non possiamo risolvere il problema con lo stesso tipo ci pensiero che abbiamo usato per crearlo. L’Europa, con le strategie Farm to Fork e Biodiversità, ha adottato una svolta strategica dell’agricoltura puntando a triplicare entro il 2030 le superfici coltivate attraverso strategie di lotta biologica e di ridurre del 50% l’uso di agrofarmaci. Raggiungere questi obiettivi costituisce una sfida di grande rilevanza poiché significa introdurre pratiche agroecologiche già utilizzate nel biologico anche per il resto dell’agricoltura”.
Classifica “Premi Qualità Novi” consegnati al termine del convegno:
1) Celeste CANEPA di Lu e Cuccaro Monferrato (partita di 3.222 kg. e resa alla sgusciatura di 47,82)
2) Marco SCARRONE di Lu e Cuccaro Monferrato (partita di 4.074 Kg. e resa alla sgusciatura di 47,53)
3) Alessandro MARTINOTTI di Lu e Cuccaro Monferrato (partita di 4.694 Kg. e resa alla sgusciatura di 47,04)