di Pier Luigi Cavalchini
Finisce nel peggiore dei modi l’avventura dei Grigi nella serie cadetta. Finisce in modo imprevisto per molti ma, a giudicare dalle ultime prestazioni, quasi da gruppo in vacanza, assolutamente meritato. Il Vicenza ha fatto la sua partita, non ha rubato nulla e, come all’andata al “Menti” ha dimostrato molta più voglia e organizzazione di gioco. Una prestazione sottotono che uno splendido Stadio Moccagatta, praticamente pieno in ogni suo ordine di posti, non merita e in futuro dovrà vedere una campagna acquisti seria e non raccogliticcia, con campioni veri, consci delle loro possibilità e con un Moreno Longo – ci auguriamo, comunque, ancora con noi – più di peso nelle scelte societarie che contano. Di fatto l’Alessandria ha passato un anno intero in Serie B ma, sostanzialmente, ha mantenuto un organico da Terza Serie e, alla fine, i risultati si sono visti.
Il Vicenza fa subito capire quali sono i suoi obiettivi con un pressing asfissiante e una veloce gestione dei palloni. Briosco, De Maio, Bruscagin e Maggio fra i più attivi, con Cavion, Bikel e Lukaku a muoversi in avanti. L’ Alessandria si presenta con una sola punta, Corazza, con Chiarello, Palombi e, a volte, Parodi, a sostegno. Non molto efficace il filtro di centrocampo con Casarini e Mantovani spesso infilati dai biancorossi veneti, autori di un buon primo tempo. È comunque dei Grigi il primo tentativo, di Palombi, facilmente neutralizzato. Meno facile la parata del portiere Contini su una bella punizione di Casarini. L’estremo difensore vicentino non trattiene, ma l’azione sfuma. Siamo al diciottesimo e, onestamente, è il Vicenza a fare la partita. Riesce a disorientare in più occasioni Di Gennaro e Prestia raccimolando diversi calci piazzati e operando soprattutto per linee verticali.
Su un corner battuto alla sinistra di Pisseri, il gol del vantaggio vicentino. È De Maio a girare al volo un perfetto cross a seguire e a battere il portiere grigio. Uno a zero e i seicento tifosi veneti in visibilio. Si attende una reazione della squadra di Moreno Longo che, però, non arriva. Gori, Chiarello, Parodi, Palombi soffrono il pressing asfissiante dei biancorossi. Ogni pallone diventa un motivo di contrasto e di lotta, al limite del regolamento. Le azioni deiGrigi, nel primo tempo si esauriscono in un colpo di testa sbilenco di Parodi e in una serie di appoggi a centro area che, però, non vengono intercettati dagli avanti Grigi. Anzi, è il Vicenza ad andare vicino al raddoppio con un contropiede fulminante che, con tre passaggi, raggiunge Diaw, colpo di testa immediato, brividi sugli spalti…ma fuori di poco. L’inizio del secondo tempo presenta qualche cambio in casacca grigia, ma la musica non cambia.
Marconi, Lunetta e Milanese non offrono quel salto di qualità che tutto il Moccagatta si aspetterebbe. Nemmeno l’inserimento di Fabbrini e Pierozzi portano imprevedibilità e velocità nei passaggi per poter raggiungere il pareggio. Il Vicenza, nel secondo tempo, si limita a giocare di rimessa e, con Maggio a fare da ispiratore, riesce comunque a mettere scompiglio nelle zone di competenza di Di Gennaro e compagni. Si va avanti in una atmosfera pesante, condizionata dalle notizie riguardanti il Cosenza che, andrebbero a ricacciare i grigi in C. Ma l’Alessandria pasticcia, è agitata e preoccupata per il mancato pareggio…mentre il Vicenza lascia scorrere i minuti. Dramma che si concretizza a fine partita perché Fabbrini si fa parare il possibile tiro del pareggio proprio all’ultimo secondo. Di fatto l’unica vera pericolosa occasione di una intera partita che l’Alessandria avrebbe dovuto giocare con ben altro spirito.
Ci si è lambiccati in stucchevoli giri di palla da destra a sinistra senza mai riuscire a penetrare l’attenta difesa dei Lanieri. Ci si è affidati a lunghi rilanci sperando nella buona sorte e nell’ispirazione di Corazza e Palombi. Ci si è seduti, forse, troppo presto nelle settimane precedenti dando per scontato che, comunque, la squadra di Moreno Longo ce l’avrebbe fatta… Niente di più sbagliato. Alla resa dei conti il Vicenza si è dimostrato più squadra, ha saputo sfruttare le poche occasioni che gli sono capitate ed ha fatto il colpo. Ora saranno i veneti con il Cosenza a giocarsi la permanenza in serie B. Incredibile…ma vero.
Alessandria 0 – L.R. Vicenza 1
Alessandria: Pisseri; Mantovani (60′ Lunetta), Di Gennaro, Prestia; Pierozzi (71′ Fabbrini), Casarini (82′ Ba), Gori (60′ Milanese), Parodi; Chiarello (46′ Marconi), Corazza, Palombi. A disp. Crisanto, Cerofolini, Coccolo, Benedetti, Ariaudo, Mustacchio, Barillà. All. Longo
L.R. Vicenza: Contini; Brosco, De Maio, Bruscagin; Maggio, Cavion (86′ Meggiorini), Bikel, Lukaku (65′ Padella); Ranocchia (80′ Greco), Da Cruz (80′ Dalmonte); Diaw (86′ Zonta). A disp. Grandi, Giacomelli, Pasini, Boli, Cappelletti, Cester, Teodorczyk. All. Baldini
Marcatori: 23′ De Maio (V)
Mister Longo dopo Alessandria Vicenza