Novi Ligure, dove sorgerà la Cittadella della Salute?

Si è aperto con le comunicazioni del Sindaco il Consiglio Comunale di Novi Ligure svoltosi ieri sera, lunedì 21 marzo. Tra le altre cose, Gian Paolo Cabella ha informato l’Assemblea che il 10 marzo scorso è stato attivato presso il Servizio Immigrati e l’ufficio Urp del Comune un front office per fornire il primo supporto ai profughi ucraini e che al momento sono cinque le richieste di ospitalità presentate da altrettanti nuclei familiari, per un totale di 13 persone.

La seduta è proseguita quasi interamente con l’interrogazione in merito alla gestione degli impianti sportivi presentata dal Consigliere Stefano Moro dei Democratici per Novi. Nel lungo dibattito, che ha visto susseguirsi numerosi interventi da parte dei Consiglieri di maggioranza e di opposizione, è stata ripercorsa l’intera vicenda fino ad arrivare agli ultimi sviluppi, vale a dire la recente dichiarazione della società Sport in Novi di proseguire nella gestione degli impianti sportivi cittadini fino al prossimo 31 luglio, al fine da assicurare la regolare conclusione dei campionati delle società sportive novesi.

A questo proposito l’Assessore allo Sport, Andrea Sisti, ha spiegato che quella adottata fino ad oggi è una formula funzionale e condivisibile, e che si sta lavorando per definire uno strumento più agile ma che mantenga il ruolo centrale delle società sportive nella gestione degli impianti. Il Sindaco, inoltre, ha sottolineato l’intenzione dell’Amministrazione comunale, ufficializzata da una lettera inviata il 14 marzo scorso, di garantire un adeguato sostegno economico per il prosieguo dell’attività di gestione nonché l’impegno a risolvere i vari problemi sollevati da Sport in Novi.

La riunione si è conclusa con la mozione sulla “Cittadella della Salute”, presentata dal gruppo consiliare Democratici per Novi dopo aver appreso l’intenzione dell’ASL di effettuare un investimento di oltre quattro milioni di euro in città attraverso la realizzazione di un ospedale di comunità e di una casa di comunità. Nel documento si chiede al Sindaco e alla Giunta di attivarsi presso la Regione Piemonte per valutare la possibilità di concentrare gli investimenti presso l’ex Istituto Oneto, edificio vicino all’Ospedale e capace di integrarsi con esso anche dal punto di vista urbanistico e viabilistico.

Nel merito il Sindaco ha precisato che la Regione ha già stabilito di realizzare la casa di comunità nell’edificio di via Papa Giovanni XXIII e l’ospedale di comunità nell’edificio di salita Brichetta che ospita la Rsa (Residenza sanitaria assistita), struttura ritenuta più funzionale dal punto di vista architettonico e organizzativo. Nonostante tale precisazione, la mozione è stata approvata con 8 voti favorevoli (i gruppi dei Democratici per Novi e Movimento 5 Stelle più i Consiglieri Bertoli e Sabbadin) e 7 contrari (il gruppo della Lega più i Consiglieri Poletto e Saracino).