Emendamento Lega salva (di nuovo) il comune di Alessandria. Ma chi salverà gli italiani? [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

 

1) Una buona notizia per i conti del Comune di Alessandria: “Passa l’emendamento proposto da Riccardo Molinari sul debito del comune di Alessandria con la fallita ATM: soluzione positiva si avvicina”.
A fine dell’articolo si può leggere il testo dell’emendamento. L’On. Molinari lo aveva promesso e l’ha fatto: è riuscito a togliere le “castagne dal fuoco” sollecitando una soluzione romana, unica alternativa ad un nuovo dissesto dei conti di Palazzo Rosso, riguardo alla vicenda fallimento ATM. Facciamo un passo indietro, vi ricordate di questa notizia? “Fallimento ATM, il Tribunale chiede quasi 23 milioni di euro al Comune di Alessandria (Amministrazione Rossa). Il sindaco Cuttica: “immediato ricorso in appello”. A questo tema il 14 febbraio scorso dedicai già una pagella.
Nella sostanza con l’approvazione dell’emendamento presentato dalla Lega su iniziativa dell’on. Molinari il debito di 22 milioni di euro per il fallimento di Atm non entrerà nel bilancio del Comune di Alessandria, ma sarà gestito in via straordinaria. Con questa norma è stato salvato il Comune di Alessandria da un secondo dissesto, grazie anche ad un ottimo lavoro di squadra con il Sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco. Detto fatto, prima si fa e poi si comunica: dovrebbe funzionare così tra eletto di um territorio e suoi elettori. Riccardo Molinari lo ha fatto, ed è la seconda volta almeno, dopo i 20 milioni di euro del Salva Alessandria del 2019: chapeau.
Voto: 10

 

 

 

2) Aumenti ingiustificati sulle bollette di gas ma anche di energia elettrica. Da gennaio ho già ricevuto due bollette di energia elettrica, la prima con un aumento del 40% rispetto allo stesso periodo del 2021, la seconda addirittura raddoppiata. Il Governo a questo proposito si spreca solo in chiacchiere, intanto noi stiamo pagando e quanto speso non ci sarà certo rimborsato, neanche in caso di atto speculativo. L’Italia è fatta di pensionati, lavoratori e famiglie non tutte appartenenti al “club della casta e dei ricconi”: le nostre pensioni, stipendi e gli introiti di una famiglia, già da anni fermi ‘al palo’, faticano a sostenere botte di questa portata. Ciò che mi fa indignare oltremodo è l’“annuncite” che mi tocca leggere sui giornali. Un esempio concreto: “Energia, Fornaro (Leu): “Aumenti ingiustificabili, Governo intervenga con calmieramento bollette”. Che ci viene comunicato? In sintesi: “E’ assolutamente necessario fermare la speculazione di queste ore sul gas, sulla benzina e sulle materie prime. Gli aumenti dei prezzi al consumo sono ingiustificabili, come sostiene il ministro Cingolani. Mi auguro si indaghi su questi fenomeni speculativi che stanno mettendo in ginocchio imprese e famiglie. E’ necessario che il governo intervenga per alleggerire l’onere su famiglie e imprese, con un calmieramento delle bollette energetiche, e con misure per ridurre l’aumento del prezzo della benzina o del diesel”. Il politico di turno si augura che il Governo indaghi su questi fenomeni speculativi? E’ inutile che venga ha raccontarlo a noi tramite un altisonante comunicato locale: Fornaro è a Roma, capogruppo alla Camera di un partito di Governo, per quanto di dimensioni ridotte.
Ha tutte le possibilità, che a noi sono negate, di dialogare su tale speculazione e ormai di fatto “furto” (lo dice Cingolani) con i preposti del Governo. L’epoca dei comunicati ‘furbetti’ con cui si appende il cappello alla protesta sono finiti, e certi annunci fanno solo irritare maggiormente. Sarebbe più corretto far conoscere e rendere noto un risultato ottenuto: i buoni auspici servono a zero, giacchè siamo un comodo bancomat per le casse dello Stato e le lobby speculatrici.
Voto: 2

 

3) Accise sui carburanti: bancomat dello Stato da una vita. Di anno in anno i prezzi dei carburanti hanno preso il volo, nel passato gli aumenti arrivavano soprattutto all’inizio della estate e attorno ai vari ‘ponti’ in calendario, perché gli italiani viaggiavano, aumenti giustificati o meno. Ora però i listini sono letteralmente fuori controllo, con la benzina che in modalità servito supera in alcuni distributori quota 2,3 euro al litro mentre il gasolio costa in media 2,27. Tali rincari dei prezzi alla pompa possono essere dopati da fenomeni speculativi tesi a sfruttare la delicata situazione in Ucraina per incrementare i guadagni a danno di consumatori e imprese. Il ministro Cingolani è arrivato ad affermare il caro benzina è una colossale truffa e che è impossibile che costi cinque volte più del 2021. Le truffe sarebbero due: gli aumenti ingiustificati e le accise, una serie di balzelli su cui si paga pure l’IVA. Tassa su tassa a cui nessun Governo intende rinunciare. Elenco delle accise: “Guerra d’Etiopia del 1935-1936: 1,90 lire (0,000981 euro). Crisi di Suez del 1956: 14 lire (0,00723 euro). Ricostruzione dopo il disastro del Vajont del 1963: 10 lire (0,00516 euro). Ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze del 1966: 10 lire (0,00516 euro). Ricostruzione dopo il terremoto del Belice del 1968: 10 lire (0,00516 euro). Ricostruzione dopo il terremoto del Friuli del 1976: 99 lire (0,0511 euro). Ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980: 75 lire (0,0387 euro). Missione Onu durante la guerra del Libano del 1982: 205 lire (0,106 euro). Missione Onu durante la guerra in Bosnia del 1995: 22 lire (0,0114 euro). Rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004: 0,02 euro. Acquisto di autobus ecologici nel 2005: 0,005 euro. Emergenza terremoto in Abruzzo del 2009: 0,0051 euro. Finanziamento alla cultura nel 2011: da 0,0071 a 0,0055 euro. Gestione immigrati dopo la crisi libica del 2011: 0,04 euro. Emergenza alluvione Liguria e Toscana del novembre 2011: 0,0089 euro. Decreto ‘Salva Italia’ del dicembre 2011: 0,082 euro (0,113 sul diesel). Emergenza terremoti dell’Emilia del 2012: 0,024 euro. Finanziamento del ‘Bonus gestori’ e riduzione delle tasse ai terremotati dell’Abruzzo: 0,005 euro. Spese del ‘decreto Fare’ del 2014: 0,0024 euro”. Nessuno del Governo, Parlamento, Quirinale si vergogna davvero?
Per fortuna esistono i camionisti, che ringrazio. La minaccia del loro sciopero funziona sempre, e potrebbe far scendere coi piedi a terra gli “Dei dell’Olimpo romano”, con la speranza che siano cancellate in primis tutte le accise che non hanno più senso alcuno, e che si rivedano seriamente i costi dei carburanti. I carburanti per anni sono stati un bancomat, ad ogni situazione utile per realizzare cassa. Ma da chi siamo governati? E’ finito il tempo delle vacche grasse, a forza di “estorcerci” danaro senza rimpinguare adeguatamente le nostre entrate sul costo reale della vita, noi “vacche” siamo ormai pelle e ossa, che “gli Dei romani” inizino a risparmiare sui loro costi, che sono altissimi per il poco che viene dato al paese.
Voto: 2