di Pier Luigi Cavalchini
Grave sconfitta dell’Alessandria che, ad un primo tempo apprezzabile e ad un inizio di ripresa accettabile, si sfarina di fronte alla migliore organizzazione fisica e tecnica del Frosinone, rimediando ben tre gol al passivo.
Partita che si presenta subito difficile per l’Alessandria a Frosinone. Si trova di fronte una squadra solida con difesa a quattro ed alcuni attaccanti di pregio che si fanno valere. Zerbin, Ciano, Charpentier sono ottimi elementi che mettono in difficoltà Di Gennaro, Parodi e co. Stadio molto gremito e temperatura quasi primaverile, con una ventina di supporter dell’ Orso Grigio al seguito. . Al terzo minuto di gioco è l’Alessandria – con Lunetta – ad impegnare con un tiro da fuori area il portiere Minelli. Ma si capisce che è dura e i continui raddoppi su Corazza, Palombi e Mustacchio tarpano le ali ai giocatori di Longo.
Si combatte soprattutto a centrocampo con Mustacchio, Lunetta e Ba che cercano di contenere la pressione frusinate ma, come scritto, si sta molto coperti. Al sesto già un’occasione d’oro per i padroni di casa che, su un liscio di Mustacchio, si trovano il pallone del vantaggio sul piede di Zerbin. Il tiro è immediato ma centrale, con DiGennaro che libera sulla linea. La squadra laziale continua a premere, specie sulle ali. Su una di queste incursioni Lunetta incappa in un cartellino giallo che si dimostrerà importantissimo per l’andamento della partita. Siamo solo al ventesimo minuto e, tranne qualche sporadico exploit di Corazza e Palombi, l’Alessandria non riesce ad andare al tiro, mentre i “gialloblu” locali pressano.
Di nuovo pericoloso il Frosinone al ventiquattresimo con Zampano che viene toccato in area proprio da Lunetta. Secondo giallo e conseguente espulsione. Ma ciò che più conta è la concessione del rigore che potrebbe incanalare la partita a favore del Frosinone. Tira Ciano, bene e angolato, ma Matteo Pisseri ancora una volta fa il miracolo e para sulla sua destra. L’Alessandria, però, non sfrutta il contraccolpo psicologico e continua ad essere soggiogata dal gioco fluido e veloce dei laziali. Prima Zerbin, poi Ciano e Rodhen ci provano a ripetizione ma la difesa grigia “tiene”. Fino al minuto 36 quando Barisic, con una acrobazia, si libera di Ba su azione da calcio d’angolo e incorna imparabilmente alla sinistra di Pisseri. Uno a zero per il Frosinone che, onestamente, merita il vantaggio.
Gli ultimi dieci minuti sono a fasi alterne con l’Alessandria che reclama un calcio di rigore su Mustacchio e sfiora il pareggio con Di Gennaro di testa. Molto bella quest’ultima opportunità ma non fortunata.
Ad inizio ripresa le mosse di Fabio Grosso, allenatore del Frosinone, sono vincenti. Infatti le sostituzioni di Rodhen e Boloca con Canotto e Ricci cambiano il volto della partita. Specie a centrocampo l’Alessandria si mostra meno pronta a sfruttare le occasioni e con tempi di reazione molto superiori a quelli della squadra di casa. Mustacchio, su suggerimento di Mantovani, ci prova al terzo minuto ma senza fortuna, così come non va a segno la conclusione di Di Gennaro.
Il Frosinone si limita a controllare e a fare filtro, per poi ripartire in contropiede, tattica che manterrà fino a fine partita, dopo aver svolto un egregio lavoro di interdizione al centro del campo. Su uno dei capovolgimenti di fronte Chiarello avrebbe la possibilità di raggiungere il pareggio ma, per troppa precipitazione, spreca l’ occasione. Minelli sbaglia l’uscita e si trova fuori posizione, distante dalla sua porta, viene superato da Chiarello che, però, incredibilmente, non passa la palla al libero Corazza, prova a tirare …e sbaglia.
Un errore grave che costa all’Alessandria almeno un punto, importantissimo in questa fase di campionato. Il resto del match si gioca sugli episodi, con l’Alessandria che cerca, come può, di recuperare lo svantaggio, ma non riesce ad andare oltre una sterile pressione. A nulla servono gli inserimenti di Barillà e Marconi e, ancor meno, quello di Airaudo al centro della difesa , al posto di uno stanco Parodi. I gol di Zerbin a dieci minuti dal termine e di Canotto, esattamente a fine partita, non fanno che suggellare una vittoria meritata dei ciociari che salgono ancora più in alto in classifica relegando, invece, nelle ultime posizioni i Grigi. Anche il secondo e il terzo gol, come in parte il primo (dovuto ad una errata valutazione dei movimenti di Barisic) sono il risultato di errori difensivi. Il colpo di testa di Zerbin avviene dopo una uscita poco precisa di Pisseri che si trova bloccato da Ba nel momento più importante, quello della respinta e, sempre Pisseri, ha qualche colpa nell’uscita avventurosa, non coronata da un rilancio di sicurezza, per lo meno in fallo laterale, lasciando la porta sguarnita. Facile, per Canotto, concludere a rete portando il punteggio sul 3 a 0”, senza particolari attenuanti per la squadra ospite che fuori dalle mura del “Moccagatta” fa molta fatica a fare punti. La situazione è difficile ma recuperabile. Vedremo nelle prossime partite se ci sarà una reazione a questa fase negativa.
Frosinone 3 – Alessandria 0
Frosinone: Minelli; Zampano, Gatti, Barisic, Cotali; Rohden (46′ Canotto), Boloca (46′ Ricci), Lulic; Ciano (68′ Cicerelli), Charpentier (27′ Novakovich), Zerbin (76′ Tribuzzi). A disp. Ravaglia, Marcianò, Oyono, Kalaj, Brighenti, Bozic, Manzari. All. Grosso
Alessandria: Pisseri; Parodi, Di Gennaro, Mantovani (59′ Benedetti); Mustacchio, Gori, Ba (75′ Barillà), Lunetta; Palombi, Corazza (74′ Marconi), Chiarello (59′ Milanese). A disp. Crisanto, Cerofolini, Ariaudo, Fabbrini, Casarini, Pellegrini, Ghiozzi. All. Longo
Marcatori: 36′ Barisic (F), 74′ Zerbin (F). 91′ Canotto (F)
Mister Longo dopo Frosinone Alessandria