Alessandria accoglie i profughi provenienti dall’Ucraina

A seguito della crisi generata dall’emergenza bellica in Ucraina e al conseguente esodo dei profughi, l’Amministrazione Comunale di Alessandria ha predisposto alcune misure in seguito a una serie di incontri con Regione Piemonte, Prefetture, Questure, Protezione Civile, Diocesi, Caritas, C.I.S.S.A.C.A., cooperative del terzo settore.

Sul tema dell’accoglienza si è concordato con l’Amministrazione Regionale che tutto il Piemonte agisca in modo sinergico e congiunto. I profughi saranno accolti nei CAS, i Centri di Accoglienza Straordinaria, nei quali alcuni posti saranno riservati in via esclusiva per chi arriva dall’Ucraina: per esempio, qualche giorno fa, una mamma e il suo bambino sono arrivati in prefettura ad Alessandria e sono stati accolti proprio in un CAS cittadino.

Un’altra forma di accoglienza sarà resa possibile attraverso un indirizzo mail della Regione (accoglienza.ucraina@regione.piemonte.it) al quale i singoli cittadini possono già riferirsi per dichiararsi disponibili ad accogliere profughi, che per la maggior parte saranno donne con bambini o anziani.
Per quanto riguarda l’invio di aiuti in Ucraina, l’Amministrazione Comunale fornirà un supporto economico ad alcune associazioni che sono pronte a spedire ciò che hanno raccolto, aiutandole a sostenere gli elevati costi di trasporto. In questo momento l’urgenza è legata soprattutto alla necessità di reperire medicinali, che saranno poi trasportati dalla Croce Rossa; su questo argomento si è creata una rete con le farmacie, che metteranno a disposizione particolari categorie di prodotti.
Il Comune si sta inoltre organizzando per inviare abbigliamento, coperte, prodotti per bambini (per esempio pannolini) e cibo, che deve essere a lunga conservazione, utilizzando dei camion, poiché la Protezione Civile non ha la possibilità di effettuare viaggi verso l’Ucraina per trasportare questo tipo di aiuti.
È previsto un incontro tecnico in Prefettura per definire quali ulteriori interventi possano essere avviati direttamente dai Comuni.

“Sono momenti particolarmente difficili, che stiamo vivendo con un impegno straordinario, data l’eccezionalità dell’evento – commenta l’Assessore alle Politiche Sociali, Piervittorio Ciccaglioni -. Attraverso le strutture assistenziali, sia istituzionali che di volontariato, abbiamo predisposto già dalla scorsa settimana un piano di accoglienza per le persone che arriveranno qui. Per ora non siamo in sofferenza riguardo al numero degli arrivi, visto che è arrivata solo una famiglia, già accolta da un’associazione. Stiamo collaborando da alcuni giorni con alcune associazioni di carattere privato, anche formate da persone ucraine che vivono qui in Alessandria, che stanno coordinando la spedizione di generi di prima necessità verso le zone colpite dalla guerra. Siamo convinti che, con la collaborazione di tutti, riusciremo ad affrontare adeguatamente l’emergenza, in attesa che arrivino le persone da ospitare nelle strutture a disposizione, fornendo la migliore accoglienza possibile a chi si lascia alle spalle una situazione terribile”.

“La rete del volontariato in città e molto ampia, ci sono diversi soggetti che hanno organizzato raccolte e tanti sono stati in grado di spedire gli aiuti con le proprie forze – spiega l’Assessore alla Protezione Civile, Davide Buzzi Langhi –. Lavoriamo in sinergia con Regione, Prefettura e con alcuni gruppi di persone che hanno avviato spontaneamente la raccolta. Ritengo funzionale che ci siano diversi punti di raccolta in città, come sta già avvenendo in diversi quartieri, in modo che ciascuna zona sia operativa nella solidarietà. Anche il parroco della Chiesa Rumena, con cui siamo in contatto, si è messo a disposizione per la raccolta e la spedizione degli aiuti. Per quanto riguarda l’accoglienza c’è ampia disponibilità di posti e fortunatamente stanno arrivando anche adesioni da parte di singoli cittadini per ospitare le persone in arrivo. La rete è fitta e l’organizzazione sta agendo efficacemente su più fronti”.