di Ettore Grassano
“Il 2021 è stato l’anno zero della Coesione Territoriale del Bacino del Tanaro, in cui si sono poste le basi normative e costruite le opportune sinergie. Questo davvero è il primo anno del fare, dei progetti ‘messi a terra’ e sviluppati, con il pubblico e con il privato”. Gianni Ravazzi non sta fermo un attimo, è un vulcano di idee, progetti, incontri. Fin dall’inizio del progetto è lui (“sempre in stretta sinergia con il mio sindaco però: Gianfranco Cuttica di Revigliasco è stato il primo sindaco di capoluogo di provincia a crederci, Alessandria una volta tanto fa da apripista e faro, dobbiamo esserne orgogliosi”) l’anima di questo ambizioso progetto e percorso che, nel prossimo decennio, si prefigge di trasformare completamente il territorio e l’economia di 36 comuni ‘rivieraschi’ sull’asta del Tanaro nelle province di Alessandria e Asti, con Alessandria comune capofila.
Ed è infatti qui, a Palazzo Rosso, che si trova la vera ‘centrale operativa’ della Coesione e, per dirla sempre con Ravazzi, ‘senza la professionalità e la competenza del segretario generale Ganci, del dirigente Furia e del funzionario Abate non saremmo arrivati sin qui: ora naturalmente sarà necessario strutturarsi adeguatamente”.
Proviamo, allora, a capire a che punto siamo del percorso, e quando concretamente si vedrà la realizzazione dei primi progetti (sia pubblici che privati, ricordiamolo) nelle quattro macroaree definite dal Programma, che sono Ambiente, Agricoltura, Turismo, Benessere Locale.
Consigliere Ravazzi, la ‘macchina’ della Coesione come è partita, nel 2022?
A pieni giri, e con grande determinazione. Comitato esecutivo (4 consiglieri + presidente) e Assemblea (tutti i 36 Sindaci) stanno lavorando in grande sinergia, con le idee chiare e guardando alla prospettiva medio-lunga, ossia il decennio. I tecnici di tutti i Comuni, coordinati dal RUP hanno lavorato per definire gli aspetti tecnici di alcuni progetti e, sempre in stretta collaborazione con il partner privato di progetto (Comitato per la Coesione territoriale e il Turismo diffuso del Piemonte)
Sul fronte progettazione piste ciclabili, ad esempio, siamo partiti con due bandi, uno riferito alla dorsale astigiana del progetto Vento, l’altro comprendente un altro tratto del territorio interessato, per complessivi 80 mila euro. Ma la Regione Piemonte ci ha comunque garantito che le piste ciclabili saranno finanziate tutte, per complessivi 250 chilometri.
Facciamo un passo indietro, sul fronte organizzativo: chi fa parte del Comitato esecutivo della Coesione del Bacino del Tanaro, e con quali compiti?
Oltre al sindaco di Alessandria, che lo presiede, fanno parte del Comitato esecutivo Alessandro Venezia, sindaco di Quattordio, che guida la commissione Ambiente, Rina Arzani sindaco di Sale (commissione Agricoltura), Lino Pettazzi sindaco di Fubine (commissione Turismo) e Paolo Belluardo sindaco di Calliano (commissione Benessere sociale). Le commissioni dialogano in maniera costante con la Regione Piemonte, e con il mondo dell’associazionismo e degli operatori del comparto di riferimento. Anche qui, un esempio probabilmente giova, e cito i progetti dell’Agrivoltaico. La Regione Piemonte, tramite l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa, ci ha chiarito di essere in piena sintonia con un approccio che veda affiancarsi alle attività agricole la produzione di energia, senza appunto minimamente interferire con il business primario, che è la produzione agricola. Ci sono già primarie realtà del settore che hanno deciso di avvalersi di questa opportunità, e stanno progettando impianti agrivoltaici, con il supporto di aziende specializzate.
Non solo pannelli insomma, ma pannelli più produzione agricola……
Esattamente, ovviamente ‘armonizzando’ i due fronti, avendo ben presente che il rispetto e la valorizzazione dell’ambiente sono elemento cardine della Coesione. Altro aspetto fondamentale è quello dei progetti rivolti alle comunità energetiche: all’interno dei bandi del PNRR ci saranno proposte specifiche su questo fronte, indirizzate sia ai comuni più grandi, sia alle piccole comunità, sotto i cinquemila abitanti. Poiché però condizione essenziale dei bandi sarà che si rivolgeranno solo a comunità energetiche già costituite, diventa fondamentale muoversi per tempo, ossia ora, per essere pronti a sfruttare al meglio ogni opportunità. Per questo, in attesa che alle Coesioni sia riconosciuta personalità giuridica autonoma, nasceranno dei Consorzi di Gestione, per poter guidare e incanalare al meglio risorse e progetti.
Le Coesioni, dice lei giustamente: attorno a noi in effetti, sul modello e dietro la ‘spinta’ della Coesione Bacino del Tanaro, stanno nascendo altri progetti simili…..
Se tutto va bene a regime saranno almeno 7/8 le coesioni che interessano in qualche modo porzioni del Piemonte, e in quasi tutti i casi (tranne uno, al momento) alla nostra Coesione è stato chiesto di svolgere un ruolo di consulente, soprattutto nella fase di avvio: noi siamo partiti un anno prima in effetti, e abbiamo imparato quali sono le modalità migliori per ottimizzare il percorso. La nostra competenza la mettiamo a disposizione volentieri: la Coesione del resto, a partire dallo stesso nome, è un processo che mira ad unire, a viaggiare insieme, a superare qualsiasi sterile guerra di campanile.
Facciamo un elenco aggiornato delle Coesioni piemontesi?
Volentieri, sempre con l’avvertenza che si tratta di un percorso in divenire. Oltre al Bacino del Tanaro ci sono la Coesione dell’Alto Monferrato (Casale Monferrato e Valenza i comuni più rilevanti), la Coesione di Asti e astigiano, la Coesione del vino, con baricentro Castagnole Lanze, poi Albese Langhe e Roero (dove le Coesioni, dato il numero di comuni e abitanti saranno probabilmente due), e infine la Coesione dell’Alta Valle Bormida, con baricentro Acqui Terme e una coesione nel vercellese: che al momento hanno scelto di muoversi in proprio. Stiamo parlando, complessivamente, di 8 coesioni che coinvolgono oltre 300 comuni piemontesi. Per quanto ci riguarda, ci teniamo ad evidenziare il forte spirito di squadra, e il costante dialogo con le istituzioni: la Regione Piemonte, naturalmente, con il suo vice presidente Fabio Carosso, ma anche la Provincia di Alessandria con il Presidente Enrico Bussalino, e la Provincia di Asti con il Presidente Paolo Lanfranco.
E la Cittadella, consigliere Ravazzi? Sarà davvero il baricentro della Coesione Bacino del Tanaro? Le voci dissonanti sulla gestione e sul futuro della Fortezza non mancano mai….
Stiamo ai fatti, non alle voci: la Cittadella è un patrimonio dell’intero paese, non solo di Alessandria. E non appartiene al nostro comune, bensi appunto allo Stato, che la gestisce attraverso Ministero e Sovrintendenza. Che la Cittadella versi in pessime condizioni di manutenzione, praticamente da quando fu abbandonata, nel post alluvione di quasi trent’anni fa, è sotto gli occhi di tutti. La nostra Coesione intende recuperarla e valorizzarla, sempre naturalmente che la proprietà statale sia d’accordo, e abbiamo messo a punto una serie di schede, e progetti finanziabili. Solo per cenni:
– recupero fortificazioni (bastioni e fossati) da un punto di vista storico/culturale architettonico
– utilizzo di bastioni e fossati a scopi turistici, didattici e ludici
– utilizzo delle parti verdi di Cittadella come “infrastrutture verdi” (per chiarire a chi ha mal interpretato l’idea del bioparco, non vogliamo trasformare Cittadella in uno zoo o in un lago, o in un luna park, ma, attraverso appunto una sorta di “bioparco-giardino botanico” salvare la Fortezza permettendole di essere visitata e vissuta e quindi manutenuta grazie alle risorse che essa stessa può generare con il turismo!)
– sviluppare nelle parti architettoniche principali (palazzine) uffici per enti pubblici e associazioni
– far intervenire i privati per dar vita a un centro studi che sviluppi idee innovative su temi come economia circolare e materiali bio. E aggiungiamo che l’Università del Piemonte Orientale è già decisamente ‘sul pezzo’, e potrà offrire un contributo fondamentale.
– collegare Cittadella con le ciclabili e con le infrastrutture turistiche fluviali che sono in programma
– collegare Cittadella con attività che potrebbero nascere in maniera coordinata attorno alla Cittadella stessa.
Una progettualità davvero articolata, e ‘in campo lungo’, che andrà ben oltre il mandato del sindaco Cuttica: anche del secondo intendiamo, se dovesse essere riconfermato. Lei si ricandida?
(sorride, ndr) E come potrei ‘sfilarmi’ proprio ora, che viene il bello. Gianfranco è il mio sindaco, oltre che un amico: e sarò al suo fianco nella battaglia per la sua riconferma. Ma chiariamo una cosa: la Coesione è un progetto per il territorio, che deve andare avanti sempre e comunque, ne va davvero del futuro dell’alessandrino, e non solo. Che poi tutto sia stato fatto partire dalla Lega, perdonatemi l’immodestia, ma è un fatto oggettivo. Ora poi, che dall’alleanza si è sfilato qualche elemento ‘dissonante’, di quelli capaci solo di ‘mettere il cappello’ sul lavoro degli altri con roboanti dichiarazioni ai media e sui social, si potrà fare gioco di squadra davvero, con obiettivi condivisi, e progetti indirizzati a valorizzare il territorio e la sua comunità.