10 a Emanuela Quirci Sindaco di Motta dei Conti: che ci sia di modello. Un plauso anche al pizzaiolo Poldo di Valenza. A Roma invece…..[Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

 

1) Un bel 10 a Emanuela Quirci Sindaco di Motta dei Conti. Il Sindaco Quirci non la conosco personalmente ma la sto seguendo tramite gli organi di informazione che trattano gli argomenti su danni alluvionali nel territorio provinciale e di confine come Motta dei Conti, vicino a Terranova frazione di Casale Monferrato, località colpite dalla stessa alluvione: “Motta de’Conti devasta dall’acqua: paese allagato numerosi sfollati”. Emanuela Quirci sicuramente ottimo e attento Sindaco per tutte le situazioni che implicano il suo Comune, si sta dimostrando un amministratore molto sensibile alla sicurezza idrogeologica del suo territorio, ha preso di petto il problema mettendolo pubblicamente nero su bianco allo scopo di impegnare concretamente i responsabili che dovrebbero garantire tale sicurezza come AIPO, ADBPO e Regione Piemonte, e questo impegno lo ritengo molto positivo. Poco soddisfatta delle risposte ottenute dagli Enti preposti, per raggiungere il suo obiettivo il 25 gennaio il Sindaco Quirci è riuscita a riunire i responsabili in un vertice ‘a distanza’ con il suo Comune. I timori espressi dal Sindaco per il suo Comune sono gli stessi che tengono svegli gli abitanti di Terranova, tanto che quando il fiume Sesia ha rotto gli argini e ha invaso Motta dei Conti, anche Terranova è andata a bagno con danni considerevoli alle opere pubbliche e alle abitazioni e aziende private. Quindi se la soluzione si trova a monte si risolveranno anche i problemi a valle, cioè nel casalese. Per questo Quirci ha coinvolto anche i sindaci di Candia, Caresana e Langosco e ha invitato pure il sindaco di Casale, Federico Riboldi. Sul tavolo oltre la sicurezza arginale anche la questione dei fondi regionali, mai arrivati, per risarcire i danni subìti dalle famiglie di Motta de’ Conti e Terranova. La Regione ha garantito che le risorse stanno arrivando (io ho dubbi) e come ultimo punto ecco la segnalazione di materiale litoide ammassato sotto le arcate del ponte sul Sesia. Ma la risposta di AIPO e ADBPO à stata che la Regione Lombardia ha bloccato l’intervento di pulizia dell’alveo. Il Sindaco Quirici ha chiesto alla Regione Piemonte di intervenire, perché ne va della sicurezza delle popolazioni. “Se continuiamo così alla prossima alluvione siamo di nuovo sott’acqua”.
Un mio consiglio personale alla Dott.ssa Quirci: ha fatto 30 faccia 31. Ossia inoltri una richiesta al Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e all’Assessore Territorio – Difesa del Suolo Pietro Foroni. Se è vero ciò che è stato dichiarato al vertice da AIPO e ADBPO, è grave che un Ente regionale non permetta la pulizia di materiale ammassato in un alveo: lo scopo è valutare la veridicità dell’informazione. Non si deve “scherzare” su queste cose e soprattutto fare lo scaricabarile: se capita un ennesimo disastro stavolta qualcuno dovrà risponderne visto che è tutto abbondantemente documentato su carta e negli articoli di varie redazioni. Bravissima Sindaco Quirci, non “molli quell’osso” così fortemente azzannato, la sicurezza idrogeologica di una comunità è prioritaria e i responsabili non possono sempre far melina e tirare a campare.
Voto: 10

 

2) Un plauso all’iniziativa di Poldo, pizzaiolo in Valenza contro il caro bollette energetiche elettriche e gas con rincari choc. Intanto dal mirabolante governo di “larghe intese” solo chiacchiere, aria fritta e qualche briciola tanto per gettare polvere negli occhi nel tentativo di creare illusione o speranza. Ma chi ci crede più? Questa pagella mi è stata suggerita da una interessante iniziativa pubblicata da La Stampa del 30.01.2022 a pag. 45 a firma Franca Nebbia: “I commercianti di Valenza si sono organizzati e mercoledì 2 febbraio hanno spento tutte le luci nei loro negozi. “Siamo una piccola città e con questi rincari non potremo continuare a lavorare, chiediamo un incontro al Comune. Una candela di protesta in vetrina”. L’iniziativa è di Massimo Mazzola (conosciuto come Poldo) gestore di una pizzeria, che ha suggerito di utilizzare una candela accesa al posto dell’illuminazione delle attività. Con lui una settantina di titolari di varie attività in Valenza, in aggregazione spontanea per protesta contro l’aumento delle bollette della luce e del gas già in atto, che sta mettendo a serio rischio la prosecuzione del loro lavoro. Massimo Mazzola dice che per continuare a lavorare deve tenere in continua funzione i frigoriferi. Ha un contatore da 15 KW/h, e ha visto aumentare anche il costo del gas. Se prima era di 0,90 a metro cubo ora è di 1,20 e si chiede chi ha contatori più potenti del suo che razza di cifra dovrà sborsare. Aumenta tutto, dai prodotti alle spese dei trasporti, e il pizzaiolo valenzano si chiede come farà a farvi fronte. Nell’articolo i commercianti lamentano le già difficoltà create dal Covid, ora è arrivata quest’altra stangata, e non sono certo stati sufficienti gli esigui ristori a ripagarli dalle perdite subite: ora arriva la stangata di gas e energia. Ma soprattutto la gente è stanca di continui cambiamenti di regole. Questi commerciati hanno chiesto un incontro con il Comune di Valenza, ma per quel che ne so un sindaco può fare poco, piuttosto sono altri che dovrebbero intervenire sul Governo come i responsabili nazionali delle proprie associazioni di categoria (sollecitati dai locali e provinciali) che hanno accesso nelle stanze di potere governativo. E gli eletti sul territorio? Ne abbiamo parecchi e di tutti i partiti, saranno in carica fino al 2023 e tutti insieme dovrebbero prendersi carico concretamente della situazione sul caro energetico. I politici sono consapevoli che i rincari in bolletta su energia elettrica e gas stanno già salassando tutti, imprese e famiglie, e che fanno? E’ tempo che il governo pretenda un corposo contributo di solidarietà da parte di tutti gli operatori che negli anni hanno straguadagnato ottenendo forti profitti senza dover subire aumenti di costi. Temo però che il Governo Draghi non intenda toccare gli extra profitti delle società energetiche, e che non intenda neppure eliminare buona parte degli Oneri di Sistema su cui paghiamo pure l’IVA, tassa su tassa come sui carburanti. Gli esercizi di Valenza intendono continuare questa giusta protesta.
Voto: 8

 

3) L’elezione del Presidente della Repubblica è finita a tarallucci e vino. Dopo una settimana di vergognoso teatrino regalato da buona parte dai “grandi” elettori, coloro che hanno votato per giorni scheda bianca o non hanno votato per nulla perché volevano un proprio uomo alla Presidenza della Repubblica ci sono riusciti. Ecco quanto scrive Paolo Mieli: “Un parlamento che non vota neanche un candidato per eleggerlo e si rivolge immediatamente al capo dello Stato è una cosa che finirà nei libri di storia”. Io aggiungo: “un grande elettore fin troppo ben retribuito che non decide con la sua testa ma si umilia ad obbedire e votare o non votare in funzione di ciò che gli viene ordinato dal capo partito o capo corrente è utile solo a se stesso. Per il bis di Mattarella proclamazione con standing ovation dell’aula e l’annuncio del presidente della Camera: “vi annuncio con grande gioia…habemus papam”. Sergio Mattarella succede a se stesso. Serviva un cambio di rotta, una figura sì di alto profilo ma veramente al di sopra delle parti, che si spogliasse di ogni precedente appartenenza per farsi carico esclusivamente dell’interesse generale, del bene comune come bene di tutti e di ciascuno. Buffoni e falliti. Non mi viene altro per definire il brutto e indecoroso spettacolo, giornate intere di trattative e giochi sottobanco hanno distratto l’intera classe politica dai suoi doveri, noncurante del travaglio che sta vivendo il Paese. Una popolazione afflitta da pandemia, restrizioni, incertezze e crisi economica, con molti cittadini che non riescono ad arrivare alla fine del mese, e invasioni sulle coste oltre ogni limite. Nonostante il paese reale stia colando a picco nei giorni dell’elezione i parlamentari non hanno dimostrato un minimo di dignità nell’ammettere il loro fallimento, e per il loro comportamento si sono nascosti dietro l’emergenza sanitaria e al Pnrr. Una frase di Letta che si atteggia a padrone del vapore davanti alle telecamere, gongolante, mi ha molto infastidito: “Dispiace che ci sia voluto tutto questo tempo perché tutti si rendessero conto che Mattarella è l’unico super partes che credo oggi faccia contenti tutti gli italiani”. La mia risposta a Letta: “ Super partes lo dice lei, e parli per lei, io italiana non sono d’accordo e non sono l’unica”. Esiste anche un altro aspetto: tutti felici e plaudenti, Mattarella è l’unico che avrebbe garantito ai partiti di arrivare a fine legislatura. Con il taglio dei parlamentari tanti degli eletti non verranno nemmeno ricandidati, e perderanno i loro succulenti scranni. Quindi quale migliore soluzione per assicurarsi altri 15 mesi di stipendio garantito? Siamo di fronte al livello più basso ed egoistico della politica repubblicana.

P.S. Con questo tris siamo a posto: Mattarella al Quirinale, Draghi a Palazzo Chigi, Giuliano Amato alla Corte Costituzionale. Per l’ennesima volta la sinistra impera, ne vedremo delle belle.
Voto: 2