Raccolti quasi 1000 euro a sostegno della ricerca infermieristica grazie all’apericena a base di musica dal vivo, tombolata e soprattutto tanta generosità.
Sono infatti 70 i donatori che hanno deciso di partecipare alla serata per supportare un filone di ricerca che va a incidere direttamente sul benessere e sulla presa in carico del paziente e che rappresenta un fiore all’occhiello per l’Azienda Ospedaliera di Alessandria. Quest’ultima infatti vanta una delle 6 Unità di ricerca infermieristica presenti in Italia, inserita all’interno del Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione (DAIRI) diretto da Antonio Maconi.
“L’obiettivo della ricerca infermieristica – ha spiegato durante l’apericena Tatiana Bolgeo, Responsabile dell’Unità di Ricerca delle Professioni Sanitarie AO AL e organizzatrice dell’iniziativa – è sviluppare conoscenze specifiche per migliorare l’assistenza al paziente e il rapporto con i suoi familiari, con una ricaduta positiva in termini di cura sull’intera comunità. La ricerca infermieristica permette, infatti, di valutare l’efficacia dei metodi assistenziali, favorendo il miglioramento dell’assistenza individuale o di comunità, sia essa preventiva, curativa, palliativa o riabilitativa. Fino ad oggi abbiamo attivato e implementato 42 studi nati dall’analisi critica della quotidianità e dalla volontà di migliorare outcome del paziente, con 4 infermieri di ricerca all’interno del DAIRI, 11 nell’ambito della rete dipartimentale e 57 dislocati nelle diverse strutture ospedaliere”.
L’apericena ha visto l’adesione anche di alcune aziende del territorio che hanno donato i loro prodotti per aiutare ulteriormente la causa attraverso una tombolata tra i presenti. “Grazie a tutti coloro che hanno partecipato a questo evento che è una vera e propria festa a favore della ricerca. – ha affermato Marinella Bertolotti, membro del Comitato Solidal per la Ricerca – Grazie alle infermiere Tatiana, Roberta, Menada e Denise per aver ideato e promosso l’iniziativa, al bar che l’ha ospitata e alle ditte e ai negozi che hanno sposato la causa. Per noi percepire questo entusiasmo è già un grande dono, ancora di più la possibilità che ci è stata offerta in un’occasione così conviviale di parlare di ricerca, della sua importanza e dell’impatto diretto che ha sul miglioramento delle cure e della qualità della vita dei pazienti, nella convinzione che chi ricerca cura”.