L’annata agraria in provincia di Alessandria mostra situazioni di favore ma anche alcune criticità. La vendemmia è stata di ottima qualità, anche se i problemi sono emersi in maniera forte per il tema della manodopera e il calo della produzione del 40% causa gelo e siccità; i prezzi dei cereali hanno avuto un trend di crescita, il mercato del riso è positivo anche per la domanda italiana, il latte è oggetto di una firma che accresce il prezzo riconosciuto ai produttori ma, d’altro lato, il gelo ha danneggiato il settore frutticolo, i pomodori hanno vissuto problemi per la siccità che ha impattato sulla quantità prodotta, problemi importanti per le nocciole (per gelo e siccità) e anche la produzione di miele è andata in sofferenza. Nella produzione di mais, chi è riuscito a irrigare durante il periodo siccitoso ha salvato il raccolto, mentre gli agricoltori che non sono riusciti a bagnare i campi in modo adeguato hanno visto falcidiato il raccolto, fino all’80% in meno. A tracciare il quadro generale dell’agricoltura alessandria è Cia Alessandria, in occasione della presentazione alla stampa della sintesi di fine anno.
Il 2021, con una coda di avvenimenti legati all’emergenza sanitaria, si è aperto con la minaccia della realizzazione del sito nazionale di deposito delle scorie nucleari, che ha fortemente preoccupato l’agricoltura. Cia ha partecipato a Comitati e Tavoli di confronto per illustrare le ragioni dell’opposizione alla proposta avanzata da Sogin; questione che, pare, non è ancora del tutto archiviata.
I fenomeni climatici sempre più estremi hanno messo a dura prova gli imprenditori, tra gelate primaverili, grandinate nei mesi di fioritura e pre-raccolta, siccità estiva e alluvioni autunnali, tant’è che Cia ha proposto a livello nazionale di rivedere le dinamiche assicurative a tutela del reddito degli agricoltori.
Oltre al maltempo, anche la questione della fauna selvatica non spegne il malumore e la preoccupazione, con una situazione ormai fuori controllo. Cia ha svolto durante l’anno incontri istituzionali a tutti i livelli (provinciale, regionale, ministeriale e con Ispra) per suggerire soluzioni, come la proposta di modifica alla legge in materia 157/92, ma la questione è molto complessa da gestire a livello politico.
Allarme Cia per il rincaro delle materie prime e i costi aziendali che sono aumentato in modo sensibile nella seconda parte dell’anno, quasi fino al raddoppio in alcuni casi, mettendo in seria difficoltà molti comparti produttivi, specialmente la zootecnia, e provocando una forbice molto ampia tra prezzo all’origine e prezzo al consumo.
Un triste evento ha segnato la storia di Cia Alessandria, nel mese di marzo, con la scomparsa del dirigente storico di Organizzazione Germano Patrucco, vittima in pochissimi giorni del Covid19, in pensione da pochi mesi ma ancora legato alle attività associative. Un vuoto che Cia e i soci continuano ad avvertire.
Ma il 2021 ha riservato anche momenti di soddisfazione: l’interesse dei giovani al mondo dell’agricoltura espresso con l’adesione al bando regionale di Insediamento e a quello di Miglioramento, le nuove opportunità fornite dall’Agrivoltaico per cui Cia Alessandria ha firmato un accordo, successi significativi (italiani e internazionali) di importanti aziende associate come Villa Sparina e Sassaia per riconoscimenti enologici e il progetto xFarm dei Fratelli Vanotti per l’innovazione digitale, vincitore del premio nazionale Bandiera Verde 2021. Successo di partecipazione e rappresentanza Cia anche per la nomina di Paolo Viarenghi, direttore provinciale Cia, quale membro del CdA del Centro Cooperativo Raccolta Latte e poi quella dello storico dirigente Carlo Ricagni alla vicepresidenza della Centrale del Latte di Alessandria e Asti. A proposito di latte, è stata accolta con soddisfazione la firma ministeriale che riconosce fino a 41 centesimi a litro il prezzo alla stalla.
Buon risultato Cia Alessandria anche per il tema gasolio agricolo, con il riconoscimento della quota necessaria aggiuntiva causa siccità, anche se l’Organizzazione ritiene che bisognerebbe cambiare la gestione dei tabellari e segnala – nonostante l’ottimo rapporto di collaborazione con l’assessorato regionale all’Agricoltura e il suo vertice Marco Protopapa – disagi per la gestione burocratica e informatica delle pratiche.
Le collaborazioni istituzionali proseguono con dinamismo e vivacità, come, ad esempio, la partecipazione a fiere ed eventi, la campagna di promozione di Amag che ha coinvolto Cia Alessandria e i suoi mercati agricoli, il progetto della nuova Strada del Vino del Gran Monferrato.
Nel mese di gennaio 2021 è stata cambiata la sede Cia di Casale Monferrato (ora in corso Indipendenza 39) ed esattamente un anno dopo saranno inaugurati anche gli uffici della nuova sede di Acqui Terme (corso Dante 16). A Casale Monferrato è stato avviato un nuovo mercato settimanale dei produttori Cia, che si aggiunge a quelli consolidati di Alessandria e Ovada (nuovi appuntamenti sono in via di definizione).
La chiusura dell’anno sarà ricca di eventi associativi, con il ciclo di assemblee di zona per il rinnovo (o conferma) delle cariche sociali, mentre il 24 gennaio 2022 l’assemblea provinciale eleggerà il nuovo presidente provinciale, che succederà a Gian Piero Ameglio, dopo otto anni di mandato, non più rinnovabile.
L’Organizzazione continua a fare la sua parte anche sul fronte solidale, appoggiando le iniziative e le raccolte fondi a favore della Fondazione Uspidalet onlus e del centro antiviolenza Me.dea di Alessandria.
Tutte le attività Cia (sindacali, di servizi alle Imprese e alle Persone, eventi e attività aziendali) sono diffuse attraverso numerosi mezzi multimediali: il mensile Cia Piemonte Nuova Agricoltura, il tg-web SoCial News, le newsletter, il sito e le piattaforme social Facebook, Instagram, Telegram e YouTube. I dati di traffico rivelano che anche il settore agricolo sta andando verso una digitalizzazione sempre più diffusa.
Dichiara il direttore Viarenghi: «Il 2021 è stato un anno più tranquillo rispetto al precedente per le attività lavorative Cia, meno interessato dalle chiusure totali del lockdown. Il ruolo del sindacato per le imprese diventa sempre più centrale, anche per cogliere tutte le opportunità del momento fornite dallo Stato e tradotte nel Pnrr. L’attesa per il 2022 sarà anche in riferimento alla nuova Pac – Politica agricola comune, che ci vedrà particolarmente impegnati». Aggiunge il presidente Ameglio: «Il 2021 segna l’ultimo anno del mio mandato di rappresentanza, un’esperienza molto formativa e che ha portato al raggiungimento di risultati importanti. Il pensiero adesso va a chi guiderà l’Organizzazione dopo di me, ma va anche a chi ci ha lasciato troppo presto, come il nostro Germano Patrucco».