di Dario B. Caruso
“Qual è il segreto della longevità?”
“Non morire!”
All’età di 95 anni Mel Brooks, genio della comicità e icona mondiale del cinema, mette davanti alla sua vecchiaia la voglia di ridere e far ridere. Lo fa, tra l’altro, con un senso della realtà che solamente i grandi uomini posseggono.
Ci sono figure che ti accompagnano da sempre.
Noi Sixties, nati sulla soglia ultima della generazione boomer, siamo cresciuti con il cinema della domenica pomeriggio, prima accompagnati dai genitori poi insieme agli amici del liceo.
1974
Frankenstein Junior
La pellicola più esilarante di sempre.
Lupu ulula.
Lupululà?
Là!
Cosa?
Lupu ululà e castello ululì!
Ma come diavolo parli?
È lei che ha cominciato.
No, non è vero!
Non insisto. È lei il padrone.
1981
La storia pazza del mondo
La pellicola più politicamente scorretta di sempre.
Avete sentito della nuova setta? I cristiani? Sono dei sovversivi da ridere! Sono talmente poveriche hanno un unico Dio!
1987
Balle spaziali
La parodia più spettacolare di sempre.
Trovateli! Prendeteli!
Sissignore! Prepararsi alla velocità luce!
No no no! La velocità luce è troppo lenta!
La velocità luce è troppo lenta….!?
Sì…dobbiamo passare direttamente alla velocità smodata!
Velocità smodata?!? Signore non siamo mai andati così veloce, non so se la nave potrà sostenere…
Qual è il problema, Colonnello Nunziatella? Cacarella?
Preparare la nave…per la velocità smodata…
1991
Che vita da cani!
Il suo film più sottovalutato.
Ci sono certe cose per cui vale la pena di vivere.
Per me: il vecchio Groucho Marx, Joe Di Maggio, il secondo movimento della sinfonia Jupiter, Louis Armstrong, l’incisione “Potatoes Blues”, i film svedesi, I’educazione sentimentale di Flaubert, Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili mele e pere dipinte da Cézanne, i granchi di Sam Wo, e il viso di Tracey, Woody Allen, Manhattan
Ho scoperto un nuovo modo di vivere, si chiama “esaurimento nervoso”.
2005
The Producers
Il remake più cinico di sempre.
Lo spettacolo è orrendo, il regista pessimo e il cast fa schifo.
Siamo stati bravissimi, Max Bialystock!
Tutti questi lavori, uniti agli spettacoli teatrali, ai varietà televisivi, alle opere autoriali e le sceneggiature, alle produzioni di altri autori e registi, fanno di Mel Brooks un personaggio imprescindibile.
Le colonne sonore dei suoi film poi sono deliziose, colte e leggere, così profonde nel significato e così altrettanto frivole all’ascolto.
In questi giorni esce in libreria la sua autobiografia, pubblicata dalla lungimirante Elisabetta Sgarbi. Un’occasione per divertirsi e conoscere un’interessante prospettiva storica perché la storia dell’ultimo secolo passa inevitabilmente attraverso il cinema.
Qual è il segreto della longevità ce lo ha detto; quale sia il segreto della sua longevità non ci è dato sapere.
Lo scopriremo – forse – quando la storia lo renderà immortale.