Finanziato con 30 mila euro dalla Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando Prospettive urbane. Studi di fattibilità per la rigenerazione urbana, il progetto Oltreponte in centro entra nel vivo.
Sono in programma per sabato 11 dicembre, infatti, una serie di appuntamenti nel quartiere casalese per dare il via alla progettazione da parte del Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (Dist) del Politecnico di Torino, assegnatario dell’incarico, grazie al contributo ricevuto.
«Per la riqualificazione di un’area così ampia e importante della città – hanno sottolineato il sindaco Federico Riboldi e l’assessore Vito De Luca – è fondamentale il coinvolgimento di cittadini, partner e fruitori dei servizi già esistenti. Un percorso che dobbiamo fare insieme, per una condivisione effettiva del progetto. La giornata di sabato 11 va proprio in questa direzione, perché ci permetterà poi, grazie al prezioso contributo della Compagnia di San Paolo, di avviare la progettazione che avrà come obiettivo dare nuova linfa a una delle porte d’ingresso di Casale Monferrato».
Il programma prevede alle ore 10,00 l’incontro con gli istituti superiori (una classe in rappresentanza di ogni scuola) all’Oratorio di Oltreponte, mentre dalle ore 14,00 chi fosse interessato a portare il proprio contributo di idee e proposte sulle aree oggetto di intervento, potrà partecipare alla passeggiata nel quartiere, con partenza sempre dall’Oratorio.
La giornata si concluderà alle ore 15,30 con il workshop all’interno della parrocchia, che darà la possibilità ai partecipanti di evidenziare problemi, suggerire soluzioni, disegnare, progettare e confrontarsi con i progettisti del Dipartimento del Politecnico.
Oltreponte in centro. Opportunità – Luoghi – Tecnologie – Riqualificazione – Ecosostenibilità, questo il titolo completo del progetto del Comune di Casale Monferrato, ha puntato principalmente sul favorire il senso di appartenenza al quartiere, sul migliorare la qualità della vita nel quartiere, il benessere collettivo e individuale, sull’aumentare l’appeal immobiliare del quartiere, sul trasformare uno svantaggio (distanza dal centro città ed area a rischio marginalità) in punto di forza (un bel posto in cui vivere, porta di accesso di qualità alla città), sul migliorare le relazioni sociali nel quartiere, con una particolare attenzione ai soggetti deboli e sul diventare un polo di attrazione, invertendo in parte l’attuale tendenza dei flussi: il quartiere può diventare infatti attrattivo per la fruizione del tempo libero anche dei cittadini di altri quartieri, con la conseguente rivitalizzazione delle attività commerciali del quartiere.
Per quanto concerne gli interventi previsti, riguarderanno in primis la riqualificazione degli spazi abitativi di edilizia sociale, la progettazione di nuovi spazi urbani nel quartiere, nell’ottica di favorire il miglioramento della qualità della vita e delle relazioni sociali.
Ampio spazio anche al green, con l’idea di installare colonnine di ricarica per veicoli elettrici, riqualificare lo spazio verde pubblico anche con la piantumazione di nuovi alberi nel quartiere, creare orti urbani, potenziare il servizio di Pedibus, installare panchine “smart” per la ricarica di eBike, dispositivi per la mobilità handicap e smartphone o installare una bacheca digitale o maxischermo a led.