Inaugura mercoledì 1 dicembre a Casale Monferrato la quarta edizione del “Festival della Virtù Civica”, dopo lo stop causa Covid dello scorso anno. La manifestazione, che metterà al centro del dibattito, fino a sabato 4 dicembre, impegno, etica civile, pratiche solidali e stili di vita virtuosi, nasce dall’esperienza del “Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno” e punta ad ampliare il messaggio portato dagli otto finalisti che saranno presenti nella cittadina piemontese in vista della cerimonia di premiazione, in calendario venerdì 3 dicembre.
L’obiettivo del “Festival della Virtù Civica”, promosso dalla rete delle associazioni che danno vita al premio con il supporto della start-up Saperenetwork/Hub48 di Alba (Cn) e la collaborazione del Comune di Casale Monferrato, dell’Ente di Gestione delle Aree Protette del Po Piemontese e della Rete Scuole Insieme di Casale Monferrato, è proprio quello di promuovere la cultura della partecipazione e di riflettere, attraverso incontri pubblici e l’utilizzo di linguaggi artistici, sui valori della sussidiarietà, dell’etica civile, della transizione ecologica centrata sull’innovazione sociale e l’approccio collaborativo al cambiamento.
«Riprendiamo con questa edizione in presenza la nostra ricerca sull’Italia delle virtù civiche – spiegano i due responsabili Marco Fratoddi, direttore artistico del festival, e Vittorio Giordano che coordina la rete associativa del “Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno” – Ci sembra fondamentale l’incontro con i più giovani per dialogare insieme a loro sulle visioni di futuro che coltivano, sui bisogni che esprimono in una fase tanto complessa come quella che stiamo attraversando. Il Festival della Virtù Civica però è innanzitutto un luogo d’incontro fra persone di generazioni e provenienze diverse per stringere un patto intorno alla grande sfida integrata che abbiamo davanti, quella per il clima, la salvaguardia della salute planetaria e la riduzione delle disuguaglianze».
Sul tema, l’incontro di punta, sabato 4 dicembre alle ore 10.00 presso l’Istituto Superiore Leardi di Casale Monferrato, sarà quello con Grammenos Mastrojeni, docente di Ambiente e Geostrategia in diversi atenei che si dedica da oltre vent’anni al tema degli sconvolgimenti climatici, già coordinatore per l’ambiente della Cooperazione allo sviluppo e Vicesegretario aggiunto dell’Unione per il Mediterraneo, con sede a Barcellona, presente nei principali negoziati internazionali e autore di diversi libri sul cambiamento climatico e le problematiche economiche, sociali e politiche che ne conseguono. L’incontro, aperto al pubblico fino ad esaurimento posti con green pass nel rispetto delle norme anti-Covid, sarà trasmesso anche in streaming sui canali del festival (www.festivalvirtucivica.it) e del premio (www.premioluisaminazzi.it) con la possibilità per il pubblico di interagire e porre domande.
Il Festival della Virtù Civica, che ha già avuto una riuscita anteprima sabato 27 novembre con la camminata-raccolta di rifiuti organizzata da Confraternita degli Stolti, tappa Monferrato del festival sul turismo responsabile It.a.cà e Legambiente Casale Monferrato, entrerà nel vivo mercoledì 1 dicembre con una giornata dedicata per intero alla biodiversità: si comincia al mattino con un incontro riservato agli studenti dell’Istituto Superiore Sobrero (ore 10.00) su “La magia della natura in città. Presentazione progetto Vivere il Po” a cura del Parco del Po Piemontese con la professoressa Simona Bonelli dell’Università di Torino e il professor Marco Cucco dell’Università del Piemonte Orientale. Il tema si riprende al pomeriggio in un incontro aperto al pubblico, nella sede delle Aree protette del Po piemontese (viale Lungo Po Gramsci 10, ore 17.30) con gli stessi relatori insieme ad Elsa Merlino, attivista ambientale di Povoletto (Ud) e finalista al Premio Luisa Minazzi 2021. A seguire l’inaugurazione della mostra “I folletti del crepuscolo” sulla vita dei pipistrelli e sui pregiudizi che li riguardano (la mostra resterà il 2 e 3 dicembre dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00).
Le attività e i temi che tocca il Festival della Virtù Civica, che vede il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e di Avis, Afeva, Equazione, Auser, Zaffiro Serramenti, Consorzio Casalese Rifiuti, Hic et Nunc, Krumiri Rossi, sono molti. Giovedì 2 dicembre si comincia alle ore 10.00 con “Un Po di musica”, Laboratorio per bambine e bambini della scuola primaria a cura di Elsa Merlino e Giacomo Castana (Lungo Po di Viale Gramsci, area Imbarcadero). Sempre alle 10.00 presso l’Aula Magna dell’Istituto Superiore Leardi sarà la volta di “Logos Zanzotto”, il film documentario presentato alla scorsa edizione della Mostra internazionale del Cinema di Venezia che ripercorre, con immagini inedite e un’attenta ricerca biografica, la vita del grande poeta Andrea Zanzotto, da sempre ispirato dal paesaggio e dalla tutela dell’ambiente a fronte delle attività umane più indiscriminate, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita. Precederà la proiezione, riservata agli studenti dell’istituto, un incontro con Denis Brotto, regista del film e docente di cinema e nuove tecnologie presso l’Università di Padova. Alle ore 17.30 l’evento sarà replicato a beneficio del pubblico ordinario presso la sede dell’Ente di Gestione delle Aree Protette del Po Piemontese. In serata quindi spazio alla legalità ambientale e rigenerazione sociale dei luoghi segnati dalla criminalità ambientale con un incontro pubblico, nel Salone del Castello del Monferrato (ore 21.00), insieme a diversi finalisti del “Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno”: il generale Giuseppe Vadalà dei Carabinieri forestali, l’attivista Massimo Vallati, fondatore dell’emittente antimafia “Radio impegno” e del progetto Calciosociale, gli esponenti della cooperativa sociale Coopventuno che coltiva sui terreni confiscati alla camorra e commercializza i prodotti che ne derivano. E ancora, l’attivista Anna Giordano del Wwf Italia in prima linea da sempre contro il bracconaggio nel Messinese e a Fabio Ciconte, presidente dell’associazione “Terra!”, artefice anche lui di molte battaglie sui temi della legalità nel campo delle filiere agroalimentari.
Venerdì 3 dicembre grande giornata centrata per intero sulla cerimonia conclusiva del “Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno”, promosso da Legambiente e La Nuova Ecologia insieme al Comitato promotore formato da diverse associazioni di Casale Monferrato: i finalisti saranno presenti al mattino per altrettanti “incontri ravvicinati” negli istituti scolastici superiori Sobrero, Lanza, Leardi e Balbo. Nel pomeriggio quindi, nel Salone del Castello del Monferrato, alle ore 16.30 si terrà la consegna dei riconoscimenti alla presenza delle autorità cittadine, con l’esito della votazione popolare (aperta fino a domenica 28 novembre): il momento più emozionante di un cammino iniziato nel luglio scorso, con la selezione degli otto candidati sulla base delle segnalazioni giunte dalla giuria nazionale del premio che racconta da 15 anni l’Italia generosa, innovativa, solidale. Quella che serve per ritrovare il filo della convivenza dentro la difficile fase che la comunità globale sta attraversando.
«Da quindici anni Legambiente e Nuova Ecologia con il Premio Ambientalista dell’anno vogliono offrire un riconoscimento a quelle persone che si impegnano in prima persona per l’ambiente, per la sua tutela e sensibilizzazione, e raccontare al tempo stesso le loro storie di impegno, resistenza e di resilienza affinché siano anche un esempio per gli altri», dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente.
«Le realtà finaliste del Premio Ambientalista dell’anno sono solo alcune di quelle che incontriamo nel nostro lavoro di giornalisti ambientali. In Italia ci sono tante persone che con passione e lungimiranza costruiscono giorno dopo giorno un Paese migliore di quello che viene raccontato dai media generalisti. Organizziamo e promuoviamo questo Premio da tanti anni proprio per “contaminare in positivo” l’informazione italiana, convinti che le storie dei candidati possano ispirare altri cittadini», commenta Francesco Loiacono, direttore di La Nuova Ecologia.
«Ogni edizione del tradizionale Premio Ambientalista dell’anno, intitolato a Luisa Minazzi, ci stimola a riflettere e agire per la salvaguardia del pianeta, con pensieri e azioni nuovi. Impegno, determinazione, concretezza, ciascuno nel proprio spazio, con un fil rouge che lega cittadini, associazioni e istituzioni. La Città di Casale Monferrato – dice il Sindaco Federico Riboldi – vuole fare la sua parte quest’anno e per festeggiare degnamente, e non solo a parole, la quindicesima edizione del Premio ha deciso di avviare una piantumazione straordinaria di 250 nuove piante. Un puntino nel mondo, con la consapevolezza che solo facendo ciascuno la propria parte, senza per questo sentirsi superiori moralmente, il cambiamento può davvero avvenire. Vi invitiamo quindi a partecipare alla premiazione, per condividere insieme le sempre significative storie che i protagonisti sapranno raccontarci e prenderne spunto nell’importante quotidiano di ciascuno, che può fare davvero la differenza».
«Per l’importanza sociale e per la trattazione di temi ambientali vicini alle proprie finalità istitutive, e mi riferisco anche alla riqualificazione paesaggistico-ambientale della Città di Casale Monferrato afflitta dai danni causati dall’amianto, l’Ente-Parco – dice il presidente dell’Ente di Gestione delle Aree Protette del Po piemontese Roberto Saini – partecipa da anni in modo convinto al Festival. Se gli argomenti discussi motivano il nostro sostegno, la veste di carattere istituzionale che ci vede coinvolti insieme all’amministrazione comunale dà un preciso significato di collegamento con il territorio e con i soggetti che ne fanno parte».
Per saperne di più: www.premioluisaminazzi.it e www.festivalvirtucivica.it