Strade o Ferrovie? Servono entrambe! Vaccino: ma quante dosi faremo? E poi il bonus 110%…[Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

 

1) Nei giorni scorsi ho rilevato questi due articoli: 1) “Trasporto su gomma? Scelta illogica: puntiamo sui treni”. Viene chiesto di accelerare sullo smistamento/scalo merci di Alessandria, elemento cardine del progetto Terzo Valico. 2) “Fornaro: No all’autostrada Carcare-Predosa, all’economia serve una cura del ferro e non una nuova autostrada”.
Qualche considerazione sul tema: il trasporto su rotaia, sia per passeggeri sia per merci, è stato nei decenni quasi smantellato, o comunque fortemente ridimensionato. Chiuse stazioni ferroviarie, taglio linee, mezzi obsoleti, e su certe tratte si è puntato su trasporto sostitutivo su gomma.
Vi ricordate quando si diceva “Alessandria è la seconda stazione del nord dopo Bologna?“: era il secolo scorso, appunto. Oggi la situazione è un po’ diversa. Alessandria ha uno scalo merci dalle grandi potenzialità, pure quello abbandonato da una vita, e speriamo davvero che il progetto portato avanti dall’on. Molinari (che ha finanziato uno studio di fattibilità nella Finanziaria 2018, prevedendo la riapertura e il potenziamento dello scalo di Alessandria nell’ambito del Dl Genova) possa concretizzarsi. Pare sia tutto fermo, nelle mani del Ministero, e che esponenti del Partito Democratico (quelli che contano, dunque non gli alessandrini) abbiano interessi prevalenti su Piacenza. Del resto, sarò maligna, ma vi immaginate il Ministero targato Pd che sblocca il progetto in questi mesi, con le elezioni comunali alle porte, ‘alzando la palla’ alla ricandidatura del sindaco Cuttica? State sicuri che non accadrà: più comodo tenere tutto bloccato, e dire ‘il centro destra non ha fatto nulla’. Del resto, da cittadina io proprio non vedo la contrapposizione tra gomma e rotaia. Il nostro paese, e la nostra provincia, hanno bisogno di buone ferrovie, e buone strade e autostrade. Nulla dovrebbe essere escluso, i due settori andrebbero amministrati e gestiti da manager capaci e per bene, con obiettivi concreti. Ritengo che la “guerra” al trasporto su gomma sia sbagliata: serve anche quello, eccome. Quel che non serve, e invece imperversa, è quella “industria” da me ritenuta “improduttiva” che è lo Stato istituzionale, amministrativo, burocratico a tutti i livelli.
Voto: 3

 

2) Dall’evento Covid sono nati i bonus, alcuni assennati e altri decisamente bislacchi e non attuabili. Il Superbonus 110% sarebbe stato un bonus certamente utile: “Superbonus 110%, cos’è?”Ma da quando è stato proposto è finito nel fuoco incrociato delle lobby politiche ed economiche con interessi contrapposti. Scommettete che, alla fine, sarà ben poca cosa, e che i singoli privati che decidono di puntarci avranno sorprese amarissime?
Il Superbonus 110% si sta rivelando un vantaggio solo per chi ha già soldi in tasca da spendere, e con un solido
solido conto in banca può garantite per se stesso, in sostanza.
Seguo le evoluzioni del Superbonus 110% perché ho sperato da subito che fosse utilizzato nel mio condominio, ma non se ne farà niente per indolenza. La pratica richiede troppo impegno, si temono eventuali rischi e trabocchetti burocratici, che in effetti non mancano mai. L’ultimo esempio: “Bonus facciate, novità! Cambiano ancora proroga e requisiti!”.
In sostanza dall’anno prossimo l’incentivo si riduce dal 90% al 60%, e subirà ancora altri cambiamenti. E’ l’ennesima vergogna del Governo e della politica, che con una mano finge di darci, e con l’altra ci toglie. Chiedete alle tante piccole imprese che stanno ricevendo esigui bonus covid, e immediatamente se li vedono confiscati da Equitalia.
Voto: 2

 

3) Mentre attendo la chiamata per la terza dose del vaccino Covid, già mi sono preparata psicologicamente a riavere nei mesi futuri gonfiori e dolori giorno e notte, a tratti insensibilità agli arti inferiori in aggiunta ad una anomala spossatezza fisica non abituale. Perché che piaccia o meno gli effetti negativi generati dal vaccino esistono, eccome se esistono, ma non vengono trattati nei dibattiti TV e nei TG. Proibito parlarne e chi accenna viene attaccato e considerato stupido. In realtà l’unica oggettiva qualità di questo vaccino è che, se accetti di subirlo, puoi evitare gli arresti domiciliari. Certo, diventi cavia di una sperimentazione di massa: ma questi sono i tempi. Diritti individuali e libero arbitrio azzerati, o mangi la minestra e dici che è buona anche se acida, o sei un soggetto pericoloso. E non tutti sono Cacciari o Freccero, con spalle abbastanza larghe da fregarsene delle conseguenze.
Ma vi rendete conto che prima si parlò di vaccino in unica dose, poi di due, ora di tre, e già si paventa la quarta? Se non è sperimentazione clinica di massa questa…
Mentre sto stilando le pagelle, ho davanti a me una serie di libri denuncia su come è stato gestito il Covid: quello di Francesco Zambon, quello di Raniero Guerra, il volume denuncia di Report, e quello del Ministro Roberto Speranza: “Perché guariremo. Dai giorni più duri a una nuova idea di salute”, uscito nell’ottobre 2020, prima e unica edizione perchè ritirato a tempo di record dal commercio dallo stesso Ministro con motivazioni poco credibili. Non è riuscito però a farlo sparire del tutto, io stessa ne possiedo copia perché la distribuzione globale del testo lo ha fatto finire nei magazzini internazionali di Amazon e c’è chi lo ha ordinato da Amazon Spagna. A questo punto sarebbe giusto che fosse rimesso in commercio per dare la possibilità agli italiani di prenderne visione. Nel testo si legge che Speranza nutriva la convinzione di aver sconfitto il virus e aver insegnato a livello mondiale il modello italiano. Al contrario, oggi sappiamo che il virus non è stato sconfitto e in Italia ci sono ancora morti, sanità al collasso, il vecchio piano vaccinale barzelletta a base di omissis e ritardi strutturali, economia devastata. Tutto è stato l’Italia, fuorché un esempio da seguire: anche se la propaganda a media unificati racconta di uno straordinario Anno Primo dell’era Draghi, novello Superman.
Nel capitolo 21 “Fermi tutti” a pag.142 Speranza scrive: “Il Paese merita di più”, e questa è l’unica affermazione che condivido del testo. Il governo Conte 2 e il Governo Draghi hanno portato la diffusione di massa di un’emozione che in Italia era impensabile, da tanti anni: l’odio. Lo denuncia anche Adriano Celentano, che è tornato a parlare sui social e si è scagliato contro i conduttori tv e dei talk show che, a suo dire, sono “i maggiori responsabili di tutto questo odio che invade le strade”. Celentano sbaglia mira: chi fa tv a ripetere la propria litania per autoposizionarsi è solo mero esecutore, i responsabili veri stanno altrove.
Leggete qui: “Green Pass. Odio sociale, l’Italia sulle orme del Venezuela”.
“La discriminazione dei non vaccinati è un crimine”.
“Cosa dice la psiche. Come ipnotizzati: la formazione di massa nella pandemia”.
“Nuova Stretta. Super green pass, sempre più ghettizzati i non vaccinati”.
Questi articoli sintetizzano il bruttissimo momento che sta vivendo il paese: abuso dei decreti sanitari, forzatura della Costituzione e un popolino smarrito. Gli uni contro gli altri, come i polli di Renzo mentre vengono condotti al loro infausto, e comune, destino.
Voto: 2