di Pier Luigi Cavalchini
Grande partita di carattere dei “Grigi” sostenuti dal primo all’ultimo minuto da un pubblico entusiasta e positivo. Squadra guardinga quanto basta, pronta a modificare il solito “3-5-2” con una difesa “a cinque” con rinforzi laterali.
Fondamentali le prestazioni del portiere Pisseri (migliore in campo con l’altro portiere Carnesecchi), Milanese, Parodi, Prestia, Di Gennaro, Mustacchio, Arrighini, senza dimenticare Corazza e Lunetta. Particolarmente di rilievo la prova di quest’ultimo che, giocando l’intera partita, ha finalmente dimostrato al pubblico di casa il suo reale valore. I complimenti di compagni e mister a fine gara, di sicuro, lo hanno rincuorato, a fronte di alcune prestazioni precedenti, non proprio brillanti. Una Alessandria attenta e reattiva su ogni pallone, specie nella zona centrale del campo dove ha sempre cercato di pressare gli ottimi avversari della Cremonese. Si è vista, infatti, per lunghi tratti una buona capacità di palleggio e di velocizzazione del gioco da parte dei “bianchi” lombardi, ottimi in fase di impostazione e di preparazione degli attacchi. Meno lucidi, per fortuna dei Grigi, negli ultimi venti metri di campo, dove Parodi, Lunetta e Di Gennaro hanno fatto il bello e il cattivo tempo.
Partenza veloce per entrambe le squadre che non si risparmiano, alternando azioni di difesa a rapidi cambiamenti di fronte. E’ Chiarello a lanciare nel modo migliore Arrighini già al quinto minuto ma il portierone degli “Azzurrini” è reattivo e anticipa Arrighini. Passano pochi minuti ed è il sempre pericoloso Fagioli, per i cremonesi, ad avere una buona occasione, ma Pisseri è svelto a neutralizzarla. Buona opportunità ancora per l’Alessandria al minuto 11 con un’azione che parte da Mustacchio sulla destra, palla verso il libero Lunetta, tiro pronto e ben indirizzato… ma un difensore “grigiorosso” (oggi in “bianco” con fascia trasversale grigiorossa) ribatte, salvando Carnesecchi. Si ha come l’impressione che mister Pecchia e tutta la Cremonese debbano rivedere i loro piani, anche perché il filtro difensivo dei Grigi non permette a Zanimacchia, Valeri, Ciofani e Fagioli di muoversi come sono abituati.
Nel giro di due minuti, tra il ventiquattresimo e il ventiseiesimo due limpide azioni da gol. Prima per Valeri della Cremonese che tira a colpo sicuro riuscendo solo a magnificare le doti di Pisseri, subito seguito da Arrighini, in classica azione di contropiede, che ha la palla giusta per segnare… fermato dalla bandierina del fuorigioco. Continuano i rapidi cambiamenti di fronte, rendendo estremamente interessante la partita. Più manovriera la Cremonese, più ficcante e veloce l’Alessandria. Di nuovo vicinissima al vantaggio la squadra di casa al minuto 35. Prima con Corazza che, a tu per tu con Carnesecchi si fa parare un tiro troppo centrale, poi l’estremo cremonese, sul prolungamento della stessa azione, compie un vero miracolo andando a togliere dall’incrocio dei pali una incornata di Casarini. Si arriva al riposo con la sensazione di assistere ad un match giocato alla pari, ben differente dal previsto, visti gli undici punti di distacco fra le due squadre.
Si riparte con la stessa vérve, con le due squadre alla ricerca del gol. Che, puntualmente, arriva, al minuto 6 della ripresa ad opera di Mustacchio, autore – oltre che del gol – di una partita strepitosa. Tutto nasce da un’invenzione di Corazza che pesca Mustacchio libero alla sinistra del portiere grigio-rosso….il tornante bresciano prende la mira e fa secco Carnesecchi. La reazione della Cremonese, nonostante l’incitamento continuo di circa trecento sostenitori, non porta a molto. Anzi, è Corazza – nel più classico dei contropiedi – ad avere l’occasione buona per il raddoppio. Calcia a colpo sicuro ma, ancora una volta, Carnesecchi si supera. Occorre segnalare che la pressione della Cremonese è poco efficace, anche grazie ai cambi oculati operati da mister Longo. Infatti Benedetti, Palombi, Kolaj fanno rifiatare l’intera squadra e contribuiscono alla vittoria finale.
Ancora due emozioni prima del termine (con quattro minuti di recupero), una per parte. Prima è Palombi a segnare il due a zero su azione ritenuta viziata da fallo di mano (interamente da rivedere). Poi è Gaetano a spizzare la parte superiore della traversa con un tiro da lontano giusto all’ultimo secondo. Uno dei pochi rischi corsi dalla retroguardia “grigia” che, sempre nella stessa azione aveva già limitato i danni, con il solito Pisseri, sventando una deviazione angolatissima di Baez.
Questa volta la “maledizione del Frosinone” (ormai nota come “sindrome ciociara”) non ha funzionato e i Grigi incamerano così tre punti non solo d’oro, ma di puro diamante. Ora la quota salvezza è più vicina e si comincia a guardare con meno apprensione ai prossimi impegni. Bene così. Il saluto finale dei giocatori al pubblico, con tanto di regalo con dedica del pallone ed urlo di gioia dell’ottimo Prestia, sono il miglior suggello ad un primo pomeriggio sportivo di qualità.
Alessandria 1 -Cremonese 0
Alessandria: Pisseri; Prestia, Di Gennaro, Parodi; Mustacchio, Casarini, Milanese (72′ Benedetti), Lunetta; Chiarello, Arrighini (79′ Kolaj), Corazza (79′ Palombi). A disp. Crisanto, Russo, Ba, Beghetto, Bruccini, Orlando, Pierozzi, Celesia. All. M. Longo.
Cremonese: Carnesecchi; Crescenzi (76′ Baez), Ravanelli, Okoli, Valeri; Valzania (56′ Di Carmine), Castagnetti (56′ Strizzolo), Fagioli; Zanimacchia (76′ Nardi), Ciofani, Buonaiuto (46′ Gaetano). A disp. Ciezkowski, Sarr, Meroni, Bianchetti, Bartolomei, Sernicola, Deli. All. F. Pecchia.
Marcatore: 48′ Mustacchio (Al)