di Ettore Grassano
“In questi ultimi due anni di pandemia mi sono ancor più reso conto di quanto sport e sociale siano assolutamente intrecciati, entrambi fondamentali per la nostra comunità. E di quanta ricchezza, soprattutto umana, Alessandria dispone in entrambi i settori: soprattutto in termini di capitale umano. Una potenzialità straordinaria”. Piervittorio Ciccaglioni, assessore allo Sport e ai Servizi Sociali del comune di Alessandria, è un eterno ragazzo di 79 anni, che davvero non molla mai (‘gli acciacchi non mancano: ma ad Alessandria abbiamo una sanità davvero di livello: un’altra eccellenza di casa nostra”), e nel lungo tunnel del Covid-19 è stato sempre in prima linea, a spronare i colleghi più giovani, e a cercare di affrontare le decine di segnalazioni che ogni giorno arrivavano e arrivano ai suoi uffici. “Ma possiamo contare davvero su una rete di livello, che abbiamo reso in questi ultimi anni decisamente più rapida ed efficiente nel rispondere ai bisogni dei cittadini: grazie al mio staff in comune, ma anche al Cissaca, alla Caritas e alle straordinarie cooperative sociali con cui collaboriamo in forte sinergia”.
Abbiamo chiesto all’assessore Ciccaglioni di raccontarci come Alessandria sta ripartendo con sprint sul fronte sportivo, dopo la sosta forzata per emergenza sanitaria. Ma anche come la città si sta attrezzando per sostenere le persone più fragili a fronte dei mesi invernali, che sono ormai dietro l’angolo. Senza dimenticare naturalmente una riflessione sulle elezioni amministrative di primavera.
Assessore Ciccaglioni, lo sport è davvero una delle ‘cartine di tornasole’ più efficaci per misurare lo stato di salute di una comunità? Se è così, Alessandria dovrebbe stare benone….
(sorride, ndr) Alessandria ha una vitalità sportiva incredibile, che forse qualcuno non si aspetterebbe, essendo in effetti una città con un numero di anziani molto elevato. Eppure è così, e le recenti Olimpiadi sono lì a ricordarcelo: due atleti alessandrini alla ribalta internazionale (Federico Poggio nel nuoto e Paolo Dal Molin nell’atletica, ndr), senza scordare Jacobs, che spesso si allena qui da noi, al campo di atletica. E poi naturalmente i Grigi in serie B, fiore all’occhiello per tutta la città. Ma anche basket, pallavolo, rugby, arti marziali, e tante altre discipline che coinvolgono complessivamente migliaia di appassionati.
Partiamo dall’Atletica: sta diventando un palcoscenico interessante, sport seguito ormai da tantissimi appassionati…
E soprattutto attività sportiva molto praticata, il che significa salute, e socialità. L’Atletica Alessandria, in particolare, ci riempie di orgoglio, perché oggi è realtà tra le più apprezzate a livello nazionale. Basti pensare che su 17 manifestazioni di atletica in Piemonte, 12 si svolgono qui da noi. Siamo un vero punto di riferimento, e questo non per caso: ci abbiamo lavorato, e investito. Ma cito un altro dato: tutti gli impianti sportivi (e ricreativi) del comune di Alessandria sono oggi ‘eternit free’, e su 18 strutture 16 sono aperte e funzionanti. Rimane il tasto dolente delle piscine, che finora non hanno trovato soggetti interessati alla gestione pluriennale. Ma ci riproveremo.
La logica della partnership con i privati complessivamente funziona?
E’ fondamentale, e trova riscontri importanti. Oggi è impensabile che un comune, o un altro ente pubblico, possa gestire direttamente strutture e impianti: ma che se ne debba interessare, trovando insieme ai privati la strada migliore per la loro valorizzazione, è essenziale. Ci stiamo riuscendo: sono ormai pochissimi, anche nei tanti sobborghi, i centri sportivi ancora chiusi: e anche per quelli la soluzione è imminente. Cito con orgoglio il caso del Quartieruzzi di Spinetta Marengo: lo abbiamo ereditato non solo chiuso, ma in completo abbandono, ampiamente saccheggiato e danneggiato. Ebbene proprio nei giorni scorsi c’è stata l’inaugurazione ufficiale, con privati che fanno un investimento importante, e che rilanciano una struttura dalle grandi potenzialità, moderna e accogliente. La Saves invece è tornata in gestione diretta al Banco BMP, che ne è proprietario.
Un settore che ha sofferto particolarmente è quello del fitness e delle palestre: siamo alla ripartenza vera?
Assolutamente sì, ovviamente con green pass e tutti gli accorgimenti del caso. Anche qui, al di là delle strutture private che non sono di nostra competenza, il Comune ha fatto tutto il necessario per riaprire le strutture all’interno delle scuole, risolvendo tutti i problemi di sicurezza. E, a proposito di covid 19, nonostante l’ente debba fare i conti con il piano di riequilibrio e il percorso di risanamento dei conti, siamo riusciti anche a dare un segnale all’associazionismo sportivo, mettendo 30 mila euro a disposizione di chi gestisce le nostre strutture: ad alcuni sono spettati solo 1.000 euro, ma è un segnale comunque importante di attenzione.
Assessore, l’abbiamo vista esultare insieme al sindaco Cuttica in occasione della promozione in B dei Grigi, e accompagnarli nella prima trasferta, a Benevento. Ma quest’anno è dura….
Durissima, è una super B, in pratica una A2. Ma appunto per questo dobbiamo gioire: dopo 47 anni siamo tornati nel calcio che conta, e per questo non possiamo che ringraziare il Presidente Di Masi, che tanto ha investito, e continua a investire. Che la partenza di campionato potesse essere faticosa tutti lo avevamo messo in conto, anche i tifosi che stanno sostenendo la squadra in maniera straordinaria, anche in trasferta. I Grigi in B sono un’opportunità straordinaria per tutti: anche per coloro che non seguono il calcio. Oggi siamo la terza realtà regionale, dopo Juventus e Torino, e sono certo che faremo bene. Per me è stata un’emozione, nelle scorse settimane, partecipare a Vercelli agli incontri organizzati per ricordare il mitico Quadrilatero Piemontese: il calcio in Italia è nato qui, ed è giusto esserne orgogliosi. Stiamo cercando di organizzare un minitorneo tra le quattro squadre del Quadrilatero, ossia Pro Vercelli, Casale, Novara e Alessandria. Magari tra squadre giovanili, per ricordare l’importanza della storia di queste società, e città. Da noi il Museo Grigio è davvero una miniera di informazioni, immagini e ricordi su questo fronte: iniziativa encomiabile.
Passiamo al sociale, assessore: qualcuno ha criticato la scelta di chiudere le tende al quartiere Orti: passo indietro sul fronte dell’accoglienza?
Per niente, anzi per l’inverno ci stiamo già attrezzando, in forte sinergia con Cissaca, Caritas e Cooperative di accoglienza, e le persone più fragili e senza casa ad Alessandria troveranno tutta l’assistenza necessaria. L’operazione agli Orti era nata per gestire l’emergenza Covid, e ha funzionato benissimo. Tra l’altro i 18 ospiti presenti al momento della chiusura sono stati tutti vaccinati, e a tutti è stata proposta un’altra soluzione. Che poi qualcuno abbia ritenuto di non accettarla fa parte della libera scelta individuale. Mantenere aperto quell’avamposto, sia pur con l’eroico sforzo dei volontari, stava diventando insostenibile sul fronte dell’ordine pubblico, e da parte delle stesse forze dell’ordine ci erano giunte sollecitazioni a chiudere l’esperienza. Che è stata, ripeto, molto positiva. Al punto che arrivavano persone da tutti gli altri centri della provincia, e non solo: territori dove purtroppo non sono state predisposte simili strutture. Ma Alessandria ovviamente non può supplire alle emergenze anche di altri territori.
Con l’arrivo del freddo che succederà?
L’Osservatorio Sociale è pienamente operativo, e ci stiamo già attrezzando per far fronte alla situazione, attraverso una serie di strutture e servizi dedicati, ma anche per quanto possibile personalizzando l’assistenza, e andando incontro alle esigenze dei singoli, quando si può. Faccio un esempio: c’è un uomo, senza fissa dimora, che non intendeva assolutamente separarsi dal suo cane. L’ostello della Caritas però non è attrezzato per ospitare animali, così siamo riusciti a trovare una vecchia roulotte, attrezzata con luce e acqua, che abbiamo collocato in zona Panorama. Insomma, grazie alla stretta collaborazione con Cissaca, Caritas e Cooperative riusciamo a fronteggiare le tante situazioni di disagio che via via si presentano, e cerchiamo di risolvere, con estrema concretezza e pragmatismo.
Il Covid ha peggiorato la situazione?
Certamente la pandemia ha reso tutto più complicato, e richiede un ulteriore supplemento di attenzione. Fondamentale si sta rivelando la messa a punto di progetti organizzati e strutturati, come Io ti tutelo, gestito dal Cissaca, grazie al quale cerchiamo di offrire assistenza quotidiana e personalizzata ai tanti anziani che vivono solo, e hanno bisogno di aiuto materiale (ossia la spesa, le bollette da pagare), ma anche di dialogo, e supporto psicologico. Altro progetto importante e efficace è Diamoci una mano, anch’esso a sostegno delle persone delle persone più fragili, che in caso di specifiche necessità sanno di poter contare sull’aiuto diretto di associazioni e volontari. Segnalo anche che l’11 novembre in piazza Duomo, a testimonianza del nostro concreto sostegno alle Associazioni, consegneremo due pulmini: uno all’AISM e uno a Trasporto Amico.
Ha fatto un cenno agli anziani, che ad Alessandria sono davvero tanti….
Tanti, e capaci di rendersi spesso ancora utili alla comunità, a partire dalle loro famiglie, a cui danno spesso una mano, ad esempio, nella gestione quotidiana dei nipoti. Sul fronte terza età segnalo un bel progetto che stiamo realizzando insieme all’Associazione Spazio Idea, al Quartiere Galimberti. In piazza Torriani, in uno spazio dell’ATC, è stata aperta una biblioteca, con due locali annessi, che saranno gestiti dai volontari dell’associazione Il Borgo di Elio. Un bel progetto, per un quartiere in cui gli anziani sono tantissimi. Ma non scordiamo certamente i giovani: facendo un salto al Cristo, segnalo la ripartenza del Punto D, che rappresenta molto nella storia degli ultimi decenni di quel quartiere.
Assessore Ciccaglioni, in primavera Alessandria andrà al voto: lei ovviamente ci sarà…
(sorride, ndr) Se non ci impegniamo noi giovani, chi deve farlo? Scherzi a parte, Gianfranco Cuttica di Revigliasco non è solo il mio sindaco, ma un amico sincero, a cui voglio bene e che ha avviato un percorso di rilancio vero per questa città: dargli una mano anche nel prossimo quinquennio, se gli alessandrini, mi sceglieranno, sarà un onore. E poi l’onorevole Molinari, oggi leader nazionale di grande rilievo, l’ho visto crescere, e so quanto vale, e quanto lavora: ogni volta che lui mi chiama, rispondo presente!