La Fondazione Teatro Marenco restituisce alla Città di Novi Ligure il suo cuore pulsante.
Il teatro Romualdo Marenco ritrova il suo antico splendore e per celebrare una nuova stagione culturale, riapre le porte ai Novesi con un calendario di appuntamenti e una serata inaugurale memorabile.
Si è tenuta lunedì, alla presenza di Ada Geraldini Caraccia, Presidente della Fondazione Teatro Romualdo Marenco, Luciano Mariano, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Gian Paolo Cabella, Sindaco di Novi Ligure e Andrea Sisti, Assessore alla Cultura di Novi Ligure, c/o il teatro Marenco e moderata dal direttore artistico Giulio Graglia, la conferenza stampa di annuncio delle cerimonie inaugurali del teatro Romualdo Marenco.
“Ogni volta che un teatro chiude è un colpo al cuore, ogni volta che un teatro apre è un’iniezione di vita. Perché il teatro non è che altro che la rappresentazione della nostra vita, la vita di tutti di noi. –esordisce Giulio Graglia– Dopo mesi di esilio forzato a causa del Covid abbiamo capito che senza cultura, arte, cinema, teatro gli esseri umani non possono sopravvivere. Ecco, la riapertura del Teatro Marenco di Novi Ligure ha una doppia valenza: restituire alla comunità un gioiello che le appartiene sin dalla sua fondazione e ridare forza e coraggio a tutti gli operatori dello spettacolo che tanto hanno sofferto durante la pandemia.” – e conclude– “Per quanto riguarda il mio ruolo desidero ringraziare la Regione Piemonte, la città di Novi Ligure, la Fondazione Teatro Marenco per avermi voluto come direttore artistico. Un lavoro impegnativo che ho da subito abbracciato con entusiasmo. Le difficoltà incontrate tuttavia non hanno spento il sacro fuoco che mi ha spinto ad occuparmi di teatro, anni fa quando da studente universitario decisi che avrei fatto il regista. Esperienza, umiltà ma anche tanta voglia di creare nuovi percorsi di intrattenimento, questo sarà il mio contributo che andrà a fondersi con la determinazione, le competenze e la passione di questo meraviglioso gruppo di lavoro. La mia gratitudine a tutti loro”.
Sabato 6 novembre è la data scelta per aprire la stagione del teatro che si inserisce a pieno titolo nel rinnovato panorama artistico culturale, non solo a livello territoriale ma anche nazionale. Si tratta di una grande rentrée a lungo attesa che assume un significato importante per la città di Novi che ha seguito con attenzione e coinvolgimento l’accurato restauro della struttura rimasta inattiva per oltre settant’anni, che tornerà a giorni a risplendere come il “gioiello di casa”.
‘La riapertura del Teatro Marenco, dopo un lungo e pregevole lavoro di restauro che ne ha messo in luce l’intatta bellezza, è un momento meraviglioso per la nostra città. Novi sta vivendo un periodo di positivo rilancio e guarda al futuro partendo dai grandi simboli della sua storia. – affermano congiuntamente il sindaco di Novi Paolo Cabella e l’assessore alla cultura Andrea Sisti– La cultura si riappropria così di un luogo che ospiterà e produrrà iniziative teatrali e musicali di alto livello, con benefici significativi per l’intera comunità novese’.
“Oggi è un giorno importante che deve infondere speranza negli operatori del settore – ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio – Sono stati mesi molti difficili, ma una ventata di ottimismo è data dalla riapertura dei teatri, dei cinema e dei musei, un segnale positivo per tutta la comunità non solo per gli addetti al settore. La nostra Regione – conclude l’assessore – ha nella cultura un volano eccezionale che ben si sposa con il turismo e il commercio. Le proposte culturali, infatti, costituiscono un appeal, insieme alle bellezze paesaggistiche, per coloro che scelgono il Piemonte come meta turistica e patria dell’eccellenza gastronomica”.
Sempre sabato viene proposta una serata d’eccezione di prosa e musica solo su invito. Il sipario, che si alzerà alle 20.30, aprirà con un inedito monologo di Valerio Binasco, novese, attore e regista del teatro italiano, conosciuto a livello nazionale attivo anche nella cinematografia. Per la parte musicale si esibiranno gli “Strumentisti del Teatro alla Scala” di Milano.
“ll Marenco è un gioiello raro presente nella nostra città, un prezioso utile a unire un tessuto culturale di tutto il territorio del Basso Piemonte, da sempre crocevia di tre regioni fortemente legate tra loro per tradizioni e mode. Siamo molto orgogliosi di vedere la rinascita in città di un simbolo importante della tradizione dell’Opera, in Piemonte ma non solo. Si narra che da qui passassero tutte le compagnie prima di approdare alla prima della Scala di Milano e che la critica del pubblico novese fosse importante.”. Ada Geraldini Caraccia Presidente della Fondazione Teatro Marenco che aggiunge: “La squadra costituita a favore del Marenco ha lavorato sodo ed ha sempre guardato con fiducia e passione a un unico risultato: veder risplendere la luce del Teatro. Un ulteriore obiettivo della nuova era è quello di riuscire a fare sistema con gli altri attori del territorio, per un dialogo virtuoso all’insegna della crescita valoriale e culturale e dell’economia locale”.
Le cerimonie di inaugurazione non si esauriranno nella sola serata del 6 novembre ma nei giorni a seguire saranno numerose le attività rivolte al pubblico.
Domenica 7 novembre, alle ore 20.45, è in programma una serata di musica colta e per film da titolo: “Benvenuti a teatro: colonne sonore in palcoscenico” è il titolo del primo concerto che si terrà al Teatro Marenco e che vede protagonista l’Orchestra Classica di Alessandria, con la partecipazione di Roberto Ranfaldi (violino di spalla dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI). L’evento è inserito nel Festival Internazionale A. F. Lavagnino contestualmente, durante la serata, sarà conferito anche il “Lavagnino Attore Award 2021”, afferma Luciano Girardengo, che del festival ne è direttore artistico.
Durante la giornata, gruppi di 20 persone, potranno partecipare a visite esclusive guidate dal direttore artistico del Teatro Giulio Graglia, con lui si potranno scoprire spazi più segreti e affascinanti, dal dietro le quinte ai camerini degli artisti, dal palco al loggione, con la rarissima occasione di assistere silenziosamente alle prove.
Venerdì 12 novembre il palco vibrerà con lo spettacolo di danza del Balletto Teatro di Torino “Il corpo sussurrando”, compagnia fondata da Loredana Furno e diretto da Viola Scaglione, dove i danzatori costruiscono, distruggono e trasformano un tableau vivant in movimento, prestandosi ad interazioni in cui viene analizzato, provato e riscoperto il tema della relazione.
Sabato 13 novembre sarà l’attore Michele Maccagno, che per tutta la giornata guiderà i gruppi (sempre di 20 persone) alla scoperta delle meraviglie del Marenco.
Domenica 14 novembre è prevista una giornata dedicata al racconto della storia della Primaria Compagnia Marionettistica Pallavicini, anche attraverso l ‘inaugurazione dell’esposizione della collezione donata alla città di Novi. L’ allestimento, che sarà permanente, viene proposto all’ interno delle sale del “ridotto” (ex sale dell’Accademia), grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell ambito del bando “Luoghi della cultura”
A distanza di oltre settant’anni (esattamente come avveniva a fine ‘800 e nel secolo scorso, con la ripartenza del cartellone a novembre) la struttura riaprirà con una capienza di circa 500 posti a sedere (tra platea e i 61 palchi) e un palco ristrutturato in modo da ospitare una gamma molto ampia di spettacoli, compresi quelli orchestrali, con la presenza del “golfo mistico “
Una delle unicità del Marenco è infatti la buca a scomparsa (che solo poche strutture possono vantare) per ospitare al completo i musicisti dell’orchestra. Gli interni sono impreziositi da dipinti e decori, dominante il colore cremisi dei velluti che rimanda alle divise dei bersaglieri di Carlo Alberto e dal pavimento in legno, completamente rifatto, che ne garantisce una perfetta acustica.
Dal 2004 la Fondazione Teatro Marenco – di cui fanno parte il Comune di Novi Ligure e la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria – ha guidato i lavori di recupero strutturale e funzionale del teatro, oggi pronto a ospitare il pubblico per una nuova vita.
Va detto che numerose sono state le iniziative durante il lungo periodo di restauro durato sei anni, progetti coinvolgenti rivolti ai quei Novesi che hanno supportato con grande partecipazione la rinascita della struttura. A tal proposito, ricordiamo “Adottiamo il Marenco”, una raccolta fondi lanciata nel 2017 attraverso la quale tanti cittadini hanno risposto adottando simbolicamente una poltrona o un palco, raggiungendo la cifra di circa 75.000,00 euro. Inoltre, da segnalare, le giornate dall’aprile del 2019 dedicate alla visita in anteprima della fine dei lavori di restauro, aperte alla comunità e a tutte le scolaresche cittadine.