Furono rinvenuti fortuitamente nel 1895 nella frazione di San Germano i 14 reperti di epoca longobarda che giungeranno nei prossimi mesi al Museo Civico di Casale Monferrato.
Proprio in questi giorni, infatti, si stanno perfezionando le pratiche amministrative per avviare l’acquisizione degli oggetti dagli eredi di Carlo Guaschino, colui che a fine Ottocento li trovò in un fondo di sua proprietà e che, in base alla normativa dell’epoca, ne divenne proprietario.
«Gli eredi – ha spiegato il sindaco Federico Riboldi – mi hanno contattato per esprimere la volontà di cedere al Comune di Casale Monferrato i preziosi oggetti testimoni della presenza longobarda sul nostro territorio. Ricevuta l’approvazione a procedere dalla competente Soprintendenza, possiamo ora annunciare che le nostre collezioni civiche, grazie appunto alla generosità degli eredi Guaschino, si arricchiranno di un altro interessante tassello della storia alto – medievale della città».
La collezione comprende una crocetta in lamina aurea, un bottone ornamentale in oro e granati almandini, una placca di fibbia di cintura, un copripunta o puntale di fodero in oro, tre borchie di scudo in bronzo, un’armilla (bracciale) a terminazioni ingrossate in bronzo, una fibbia in bronzo ageminata, un orecchino a cestello in bronzo e quattro perline in vetro blu.
Gli oggetti, appartenenti a un arco cronologico compreso tra la fine del V secolo e il VII secolo dopo Cristo, come ha sottolineato la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le Province di Alessandria, Asti e Cuneo: «per la loro rilevanza sul piano storico-archeologico e per l’accertata provenienza dal territorio casalese, sono stati dichiarati di eccezionale interesse culturale» ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio del 2004.
«Questa Amministrazione – ha ricordato l’assessore Gigliola Fracchia – sta investendo non solo per migliorare e valorizzare al meglio le già ricche collezioni presenti al Museo Civico, ma anche per nuove acquisizioni che possano raccontare appieno le nostre radici e il nostro passato. Crediamo infatti che per poter diventare un vero e affermato polo culturale e turistico, si debba ampliare la proposta, partendo proprio dalla nostra storia».
Nelle prossime settimane, come accennato, si avvieranno le pratiche per perfezionare prima l’acquisizione e dopo, sempre in collaborazione con la competente Soprintendenza, il trasferimento dei preziosi oggetti.