Vho tra i borghi più belli d’Italia: il 9 ottobre la premiazione

Un piccolo borgo situato in posizione panoramica sulle colline tortonesi, fatto di antiche tradizioni e scorci fuori dal tempo: grazie a questa ricetta straordinaria Vho, frazione del Comune di Tortona, è stato selezionato – unica nuova proclamazione in Piemonte per quest’anno – tra i “Borghi più belli d’Italia”.

La proclamazione ufficiale, già annunciata all’inizio del 2021, avverrà il prossimo 9 ottobre alla presenza dei rappresentanti del Comitato del celebre club “I Borghi più belli d’Italia”, in una cerimonia ufficiale che vedrà coinvolte le autorità locali, a cui verranno assegnati la bandiera e l’attestato che certifica l’inserimento nella lista dei paesini più belli della nostra nazione.

“Il belvedere di Tortona” – così è spesso definito Vho, per la sua posizione arroccata sulle colline tortonesi, a 210 metri sul livello del mare, è un vero gioiello, reso particolarmente singolare proprio dalla sua posizione e dal paesaggio che lo circonda.
Qui la campagna è tratteggiata sapientemente da filari che scorrono paralleli, si intersecano per poi essere interrotti da campi coltivati che assumono colori e diverse tonalità di verde a seconda della coltivazione, creando una scacchiera naturale di colture e vegetazione.

Un borgo che vale il viaggio, come testimonia il Comitato “I Borghi più belli d’Italia”, proprio per quel fascino d’altri tempi che si respira nelle sue stradine di ciottoli.
Vho si può vivere così, semplicemente passeggiando e godendosi l’atmosfera.
Oppure si possono approfondire alcune delle tradizioni che lo rendono così speciale.

 

Il Mare di Vho
Che ci fa il mare in cima alle colline? Il “Mare di Vho” è probabilmente la caratteristica più interessante di questo bellissimo borgo del tortonese.
L’espressione che fa riferimento all’ultima parte del fossato del Castello Zenone, un luogo a cui la zona è storicamente legata – di cui oggi ancora si leggono le tracce inglobate in alcune costruzioni del centro del paese. Negli anni Trenta del Novecento, il fossato che circondava il castello venne in parte interrato e diede vita ad uno stagno, che veniva utilizzato per fare il bucato, o abbeverare gli animali. “Un luogo centrale nella vita degli abitanti di Vho”, spiega l’Assessore Fabio Morreale,
Vice Sindaco di Tortona. “Qui si riunivano le famiglie, intorno a quell’acqua fonte di vita, e i bambini venivano a rinfrescarsi d’estate e a giocare d’inverno sul ghiaccio che si formava sullo stagno”. A lungo, nella memoria dei più anziani, rimase la convinzione che a Vho ci fosse uno strano mare a disposizione degli abitanti: piccolo ma frequentatissimo.

La Cappelletta della Madonna della Purità
Una bellissima chiesetta di antica tradizione: se la sua origine sembra risalire alla metà del 1600, sono le sue vicissitudini a renderla particolarmente interessante. Il 20 ottobre 1895 alcuni fedeli, in occasione della tradizionale celebrazione presso il piccolo oratorio, trasportarono processionalmente per ben due volte la statua della Madonna senza che alla cerimonia intervenisse il parroco, con grave scandalo e infrangendo una disposizione vescovile. Ciò comportò l’interdizione al culto del piccolo edificio sacro, provvedimento che a seguito della supplica inoltrata il 25 febbraio 1896, firmata da 21 parrocchiani, venne revocato. Dopo alcuni anni la chiesa venne sconsacrata causa la pessime condizioni, ma intorno al 1980 grazie al Contributo economico della Famiglia Beccaria, all’impegno di Don Giorgio Caroli (titolare Parroco di Vho) e da un Comitato costituito da Lorenzo Castellano la
chiesa venne finalmente riaperta al culto e riconsacrata. Ogni anno, alla terza domenica di ottobre, la Cappelletta della Purità è teatro di una processione antica: la tradizione voleva che fossero le vergini del luogo a trasportare la Madonna della Purità in giro per il Paese, come simbolo del loro candore.

Carnevale Vohese
Il piccolo borgo di Vho, una volta l’anno, trasforma totalmente il suo aspetto tranquillo e pacato. Succede quando cade il Martedì Grasso, culmine delle celebrazioni del Carnevale Vohese, manifestazione molto sentita dalla popolazione locale. Fin dai tempi antichi, gli abitanti del villaggio erano soliti trovarsi per un banchetto, portando ognuno qualcosa da mangiare. Nel ricordo di quell’usanza, ancora oggi, sul piazzale della chiesa di San Salvatore, vengono distribuiti ogni
anno salamini insaccati dai norcini locali e polenta preparata con farina di mais
ottofile.

Gli affreschi di Clemente Salsa nella Chiesa di San Salvatore
La Chiesa di San Salvatore si trova nel centro di Vho, nell’area limitrofa a quello che un tempo era il Castello. L’interno della Chiesa, a navata unica, è completamente decorato, e la volta principale, rappresentante l’Assunzione, è stata affrescata negli anni Trenta da Clemente Salsa. Si tratta di un pittore molto attivo nel territorio della diocesi di Tortona, e molto benvoluto per la sua disponibilità a realizzare interventi artistici nel territorio dove viveva e che l’aveva accolto. Nato a Bellinzago
Novarese il 19 agosto 1886, Clemente Salsa si sposò nel 1919 con Angela Alice, una giovane sarta di Serravalle Scrivia. I due vissero a Serravalle fino alla morte, e il pittore fu molto produttivo nelle chiese e nelle parrocchie del territorio.