‘Andar per funghi’ in sicurezza: il Servizio Micologico dell’ASL è attivo gratuitamente su tutto il territorio provinciale

Quando si va per funghi, per non correre inutili, ma talora gravi, rischi per la salute, è opportuno, di fronte al minimo dubbio sull’identificazione delle specie fungine, consultare gli esperti dell’ASL, che gratuitamente offrono consulenza in tutte le sedi provinciali.

Il Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione –SIAN-, diretto dalla Dott.ssa Simonetta Tocci, svolge questa attività grazie ai suoi esperti micologi, che sono a disposizione del pubblico per esaminare i funghi raccolti, rilasciando un certificato che attesta la loro commestibilità e ne indica le corrette modalità di consumo. In questo modo si prevengono intossicazioni e avvelenamenti causati dall’ingestione di funghi non commestibili.

Le prestazioni del Micologo sono gratuite per i privati raccoglitori e/o diretti consumatori.

Negli stessi orari di apertura del Centro di Controllo Micologico presso le varie sedi è anche possibile ottenere la certificazione dei funghi destinati al commercio.

L’accesso al servizio è diretto negli orari di apertura, mentre in fasce orarie diverse è possibile concordare un appuntamento tramite contatto telefonico.

Dal 1° settembre è attivo anche il servizio di pronta disponibilità a supporto dei medici dei Pronto Soccorso della provincia: terminerà il 30 Novembre prossimo ed è possibile attivarlo tramite il centralino dell’ASL AL.

 

SEDI ED ORARI DELL’ISPETTORATO MICOLOGICO dell’ASL AL  

 

ALESSANDRIA

presso il Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione – via Venezia 6 – tel. 0131 307800

LUNEDI’:  DALLE ORE 08,30 ALLE ORE 15,30

In altri giorni è possibile contattare i micologi per concordare un appuntamento ai seguenti recapiti:

Tel. 0131 306904; 0131 307811

 

CASALE MONFERRATO

Presso la sede del SIAN in Corso Valentino n. 249

LUNEDI’ e GIOVEDI’:  DALLE ORE 14,30 ALLE ORE 15,30

In altri giorni è possibile contattare i micologi per concordare un appuntamento ai seguenti recapiti:

Tel. 0142 434543; 0142 434535

 

TORTONA

Presso la sede del SIAN Via Milazzo n. 1

LUNEDI’ e   GIOVEDI’: DALLE ORE  14,00 alle ore 16,00:

In altri giorni è possibile contattare i micologi per concordare un appuntamento al seguente recapito:

Tel. 0131 865858

 

NOVI LIGURE

Presso la sede dell’ASL-AL in Via Papa Giovanni XXIII n. 1

MARTEDI’ E GIOVEDI’:  DALLE ORE 08,30 ALLE ORE 12,30

In altri giorni è possibile contattare i micologi per concordare un appuntamento aL seguente recapito:

Tel. 0143 332633

 

Le sedi di Acqui ed Ovada faranno riferimento alle sedi di Novi Ligure o Alessandria.

 

Gli esperti Micologi dell’ASL sono disponibili a fornire tutte le informazioni necessarie per consumare i funghi raccolti senza rischi. Ne ricordiamo alcune:

  • Evitare la raccolta indiscriminata di tutti i funghi trovati, poiché solo alcune specie sono commestibili. Si evita così di provocare un danno all’ecosistema.
  • I funghi vanno raccolti interi e completi di ogni loro parte (radichetta, bulbo, volva, anello, …) e non in stato di alterazione (ammuffiti, fradici ecc.), ripuliti dal terriccio avendo cura di manipolarli il meno possibile per evitare cambiamenti di colore.
  • I funghi raccolti si trasportano in contenitori rigidi ed aerati (es. cestini di vimini) che consentono un’ulteriore disseminazione delle spore e diminuiscono i fenomeni di compressione e fermentazione dei funghi.
  • Non raccogliere funghi in aree sospette di inquinamento (discariche, bordi stradali, …).
  • Per il riconoscimento della commestibilità dei funghi non affidarsi a metodi empirici come cucchiaino di argento, latte, mollica di pane.
  • Di norma i funghi vanno mangiati sempre ben cotti, da crudi sono scarsamente digeribili se non addirittura velenosi (il comune “chiodino”, Armillariella mellea, risulta tossico se non è prebollito per almeno 15 minuti prima della cottura definitiva) perché contengono tossine termolabili che si degradano al calore di cottura.
  • Non somministrare funghi a bambini, donne in gravidanza o allattamento, a individui con intolleranze alimentari o a farmaci o disturbi a stomaco, fegato, pancreas, senza il consenso del medico.

Cosa fare in caso di avvelenamento da funghi:

  • Se dopo aver consumato dei funghi insorgono disturbi recarsi immediatamente al più vicino Pronto Soccorso.
  • Prestare attenzione ai sintomi di malessere e gastroenterici (nausea, vomito, diarrea), a prescindere dal tempo trascorso dal pasto. Le sindromi da intossicazione da funghi possono essere a breve incubazione (sintomi entro 4-5 ore dal consumo), lunga incubazione (sintomi da 6-8 ore fino a 48 ore ed oltre dal pasto).
  • Portare gli avanzi dei funghi disponibili, compresi quelli gettati via in pattumiera, utili ai fini del riconoscimento.
  • Non tentare “terapie” autonome.
  • Non ingerire nulla, soprattutto niente alcolici.

 

Gli esperti del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL AL forniscono anche alcune raccomandazioni di carattere generale utili a prevenire i rischi ai quali si espongono persone inesperte o anziane inoltrandosi nei boschi in cerca di funghi senza la necessaria cautela e l’attrezzatura adeguata:

– scegliere i percorsi adatti alle proprie abilità fisiche e psichiche;

– comunicare l’itinerario a qualcuno prima di intraprendere l’escursione;

– non andare mai da soli;

– consultare prima della partenza i bollettini meteorologici e osservare costantemente sul posto l’evoluzione delle condizioni atmosferiche;

– scegliere l’abbigliamento e l’attrezzatura adatta all’escursione ( calzature da trekking, cellulare, lampada e coltello.