Venerdì 3 settembre, ore 21, presso la Galleria d’Arte Contemporanea della Fondazione Luigi Longo (Cargo21, via Baudolino Giraudi 421- Castellazzo Bormida), dopo la pausa nel mese di agosto, riprende con il settimo evento della la rassegna “E a un certo punto il rosso cambiò colore”, voluta, ideata e organizzata dalla stessa Fondazione per la direzione artistica di Paolo E. Archetti Maestri e Eugenio Merico.
Andrà, infatti, in scena il reading “Polvere” con Massimo Carlotto, Maurizio Camardi con il contributo sonoro degli Yo Yo Mundi. “Polvere” è il nuovo reading di Massimo Carlotto, un progetto teatrale che lo vede sul palco insieme all’inseparabile compagno di avventure Maurizio Camardi – sassofonista padovano (qui, oltre ai sassofoni, impegnato anche al dudùk e ai flauti etnici) che, tra la’ltro, appare anche come personaggio in alcuni romanzi dello stesso Carlotto – e al collettivo musicale Yo Yo Mundi (per questa occasione composto da Paolo Enrico Archetti Maestri, voce e chitarre, Andrea Cavalieri, basso elettrico e voce, Eugenio Merico, batteria).
Una pièce teatrale che racconta il viaggio lungo vent’anni di uno scrittore e dei suoi musicisti nell’Italia dei disastri ambientali. La cultura e l’arte al servizio di una domanda sempre più legittima di tutela della salute e dei territori da parte delle comunità. L’amianto ai cantieri navali di Monfalcone (e all’Eternit di Casale Monferrato), la terra dei fuochi tra Napoli e Caserta, l’uranio impoverito nei poligoni militari sardi, tutte storie di persone comuni che sono diventate straordinarie e che ora meritano di diventare memoria condivisa. Un nuovo progetto di teatro civile dello scrittore padovano da sempre attento ad indagare le vicende di uno dei territori più ricchi e complessi del nostro Paese, il Nordest.
Ancora una volta le strade artistiche di Massimo Carlotto, di Maurizio Camardi e degli Yo Yo Mundi, si intrecciano per uno spettacolo intenso e, come si diceva una volta, impegnato. La collaborazione è iniziata tanti anni fa su un palco a Monfalcone, per lo spettacolo No Amianto e poi proseguita con Album Rosso (2008) con Maurizio ospite degli Yoyo in diversi brani e Massimo che scrive in esclusiva per loro il testo “E a un certo punto il rosso cambiò colore”, fino allo spettacolo “Lettere dal filo spinato” pensato e realizzato insieme e ai recenti incontri per “La rivoluzione del battito di ciglia” – con Camardi al dudùk e al sax – e la versione straordinaria di “Terra della mia anima” che li ha visti tutti insieme sul palco in quel di Padova all’inizio di questa estate in piena ripartenza. Non c’è nulla di certo, ma con ogni probabilità le strade di questi artisti si intrecceranno ancora per un progetto futuro, assai interessante, che metteranno presto a cuocere sul fuoco!
Massimo Carlotto, nato a Padova, il 22 luglio del 1956, è stato definito come uno dei migliori scrittori di noir e hard boiled a livello internazionale. È senza ombra di dubbio, uno degli scrittori italiani di maggior successo, molto tradotto all’estero, ma è anche drammaturgo e sceneggiatore per la televisione. Ecco alcuni dei suoi titoli più celebri: Il fuggiasco, Nordest, La terra della mia anima, Il maestro di nodi, Le irregolari, Cristiani di Allah e tantissimi altri, ma sarebbe impossibile non segnalare anche la straordinaria saga dell’Alligatore (recentemente diventata serie televisiva Rai) e quella di Giorgio Pellegrini (Arrivederci amore ciao, il titolo più famoso!).
Maurizio Camardi, nato a Padova il 17 giugno 1960, è un sassofonista, direttore artistico e compositore italiano. Suona il sassofono tenore e soprano, il duduk ed è attivo nei generi jazz, musica classica e world music. Ha composto anche musiche per rappresentazioni teatrali (in particolare quelle in collaborazione con lo scrittore, suo amico fraterno, Massimo Carlotto) Ha collaborato con diversi artisti importanti, tra i quali Claudio Fasoli, Paolo Fresu, Stefano Battaglia, Franco D’Andrea, Enrico Rava, Patrizio Fariselli, Robert Wyatt, Paolino Dalla Porta, Ricky Gianco, Gualtiero Bertelli, Cochi e Renato, Yo Yo Mundi e Cooper Terry.
Segnaliamo, con molto piacere, che, nell’ambito della rassegna, il prossimo venerdì 9 settembre, nei suggestivi locali della chiesa di Santo Stefano, nel paese di Castellazzo Bormida, si inaugurerà la mostra grafica antologica di Ivano A Antonazzo. Ricordiamo anche che nell’ambito della rassegna – nata per commemorare il centenario della nascita del Partito Comunista Italiano – saranno sempre visibili le mostre di Tono Zancanaro (1906 – 1985) e 1921 – 2021 Cento anni in Piazzetta Rossa.
Inizio degli spettacoli ore 21.00, con ingresso libero fino a esaurimento posti (info ai numeri telefonici 3383285336 – 3457395242 oppure mail segreteria@fondazioneluigilongo.it). Gli eventi si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative Covid in fatto di sicurezza. Gli spettacoli e gli incontri si terranno quasi tutti al coperto e dunque si andrà in scena anche in caso di maltempo.