Nulla di fatto. Chi si aspettava novità sostanziali dalla conferenza stampa di Forza Italia di lunedì pomeriggio ad Alessandria è rimasto deluso.
Dopo l’annuncio dell’uscita dal partito di 6 consiglieri comunali su 7, con la costituzione del nuovo gruppo insiemeALcentro, il segretario provinciale di Forza Italia, Ugo Cavallera, ha diffuso una nota estremamente prudente, in cui si evidenzia il pieno sostegno del partito al sindaco Cuttica, come a tutte le altre amministrazioni di centro destra in provincia di Alessandria, e si invoca il confronto, e il dialogo senza pregiudiziali.
Rimane però il dato di fondo: oggi a Palazzo Rosso il partito di Berlusconi può contare soltanto su un consigliere comunale (Carmine Passalacqua), e ha ben tre assessori in giunta (Buzzi Langhi, che è anche vice sindaco, e neo commissario cittadino, Borasio e Formaiano). Un equilibrio difficilmente sostenibile, anche se è vero che mancano soltanto 9 mesi alla fine della consiliatura, e alle elezioni.
Il punto politico, però, rimane capire quali saranno le richieste di insiemeALcentro, che è nato con la sapiente regia politica dell’ex sindaco Piercarlo Fabbio, e che certamente cercherà di recitare in questi mesi un ruolo di primo piano, magari per prepararsi a scendere in campo con una lista civica forte di nomi di peso (gli attuali consiglieri comunali, ma non solo loro).
Il sindaco Cuttica ha fino ad ora, con equilibrio, preso atto della nascita di un nuovo raggruppamento all’interno della maggioranza che lo sostiene, e non è difficile immagine che, in queste ore, stia dialogando con tutti, alla ricerca della ‘quadratura del cerchio’.
Del resto, in prospettiva elettorale, poter contare su una forte lista civica in più, accanto ai tradizionali partiti dello schieramento di centro destra, male al progetto unitario del centro destra non farebbe. E, anche se la situazione è fluida, appare assai improbabile che i componenti del nuovo gruppo possano fare un passo indietro, accogliendo l’appello del segretario Cavallera al superamento della rottura in nome dei valori condivisi.