di Pier Luigi Cavalchini
In un campionato come quello di B non si sta a scherzare e certe partite, come quella di domenica 22 agosto a Benevento, si devono vincere o, almeno, pareggiare. Tornare senza punti dalla Campania dopo aver giocato una buona partita non solo lascia l’amaro in bocca ma fa aumentare il livello di arrabbiatura. Tre dei quattro gol delle “Streghe” giallorosse sono scaturiti da combinazioni sfortunate, una deviazione su tiro parabile e una autorete evitabile.
Oltre alla “ripetizione” del calcio di rigore sbagliato da Insigne (o, meglio, ben parato da Pisseri) fatto tirare di nuovo in modo, per lo meno, discutibile. Corazza ci ha tenuto in partita fino alla fine ma il risultato è bugiardo e condanna alla sconfitta una Alessandria a tratti veramente in forma.
Due squadre che si affrontano con moduli simili (sostanzialmente 3-4-3) e che, fin dall’inizio, fanno capire di volersi affrontare a viso aperto. Subito Arrighini si fa notare costringendo al fallo Ionita, poi ci prova il giallorosso Sau ma il suo cross non viene raccolto. Giusto il tempo di respirare e Corazza si fa trovare pronto su una ripartenza fulminea di Mustacchio. Con la punta del piede aggiusta il pallone di quel che poco che serve a superare Paleari…L’Alessandria è in vantaggio già al quinto minuto.
Ma è rabbiosa la reazione del Benevento che ci prova con tutti gli effettivi, Improta, Elia, Insigne, soprattutto. Si tratta di azioni veloci e ben congegnate che disorientano il centrocampo dei Grigi, con Abou Ba, Casarini e Chiarello che “tamponano”, ma con difficoltà. Qui, come un po’ per tutta la partita, tranne gli ultimi venti minuti, i Grigi danno l’idea di non essere completamente tranquilli nelle loro iniziative e nei movimenti. Parodi, ad esempio, è nervoso e a tratti pasticcione, come anche Benedetti, spesso, si fa infilare dalle triangolazioni “stregate” dei campani.
Al 12esimo è Pisseri a compiere un vero miracolo su tiro ravvicinato di Ionita, complice un disimpegno sbagliato di Parodi e, poco dopo, è Beghetto a ritardare la liberazione dell’area “grigia” e a causare il rigore dei padroni di casa. Penalty prima parato alla grande da Pisseri sulla sua sinistra, poi fatto ripetere (non subito) per “presenza di giocatori in area prima del tiro dagli undici metri”. Esprimiamo più di una perplessità sulla decisione della terna arbitrale e di chi li ha sollecitati alla ripetizione e ci limitiamo alla segnalazione del pareggio realizzato da Insigne, nell’angolo opposto al primo tiro.
Dopo il pareggio il Benevento prova a pressare alla ricerca del gol ma presta, così, il fianco alle ripartenze alessandrine. Da una di queste, si genera il corner che verrà girato in rete dal solito corazza. Una esecuzione perfetta al termine di uno schema molto ben eseguito da Mustacchio, Chiarello, Arrighini e – appunto – Corazza. L’Alessandria torna in vantaggio e prova a filtrare maggiormente il gioco a centrocampo cercando di rallentare le folate delle “Streghe”. Sarà, però, proprio su una di queste azioni veloci che si consuma il più classico dei “harakiri” calcistici. Sau scende sulla sinistra, come sempre pericoloso, lascia partire un rasoterra a centro area destinato ai suoi avanti ma va a incrociare un poco attento Parodi che realizza l’autorete del pareggio beneventano.
Dopo il riposo si riparte con lo stesso clichè, quindi con i giallorossi veloci e avvolgenti ed i Grigi guardinghi ma pronti alla zampata. Da una disattenzione in difesa, con difficoltà al rilancio, nasce il gol del vantaggio giallorosso. Batti e ribatti continuo, passaggio invitante per il “seconda linea” Foulon e palla nel sacco dopo una deviazione fortuita che spiazza Pisseri. I primi dieci minuti del secondo tempo sono quelli cruciali dell’intera partita. Dopo soli due minuti risultato ribaltato; poi, al quinto è Beghetto a salvare su Insigne liberissimo a centro area (con pallone in corner). Al decimo, infine, è Improta a trovarsi completamente libero all’apice destro dell’area e a tirare con precisione chirurgica alla sinistra di Pisseri, forse troppo spostato sul palo.
E sono quattro. Decisamente troppi gol per una squadra, l’Alessandria, ben messa in campo, con le idee chiare e forse con una tensione psicologica eccessiva che si è ripercossa sulla prestazione dei singoli. Bene Di Gennaro, sempre propositivo e in posizione, non sempre all’altezza (data anche la forza e la tecnica degli avversari) Benedetti e Beghetto, sovraeccitato e poco preciso Parodi, Arrighini sufficiente ma spesso messo in difficoltà dalle maniere spicce dei campani.
Discrete le prove di Ba, Chiarello, Mustacchio e Casarini. Più che buona la prova del bomber Corazza e del portiere Pisseri. Mora, Pierozzi e Palombi, cambiano poco dell’insieme della partita.
Dal ventesimo si intravvedono i primi segni della fatica e il ritmo non è più quello del primo tempo. Il Benevento si chiude sempre di più e prova gestire con mestiere l’ultima frazione di gioco.
L’Alessandria avrebbe la possibilità di accorciare le distanze già al 69esimo con un ben colpo di testa a giro di Corazza ma la fortuna al “Vigorito” non gira dalla parte dei Grigi. Bisognerà attende l’ottantesimo per raccogliere i frutti di un rigore causato dal portiere Paleari al termine di un pasticcio in area giallorossa. Tira, ancora, Corazza e fa gol.
Mister Moreno Longo prova anche la carta Marconi ma “Batman” è controllatissimo e riesce a fare ben poco. Ci prova per ultimo Parodi con una staffilata dal limite, La forza nel tiro c’è, la voglia di farsi perdonare l’autorete, pure, peccato che il pallone sorvoli di poco la traversa. Quella stessa che, a onor del vero, era già stata toccata da Ionita nel primo tempo, nel momento di massima pressione beneventana.
L’Alessandria però non meritava la sconfitta, e con un po’ più di fortuna ed un arbitraggio meno discutibile sarebbe riuscita a portare a casa almeno un punto. A fine partita elogi a valanga per la neopromossa, per mister Longo e i suoi ragazzi ma…con gli elogi non si fanno punti. Quindi, cerchiamo di fare il nostro gioco con calma e determinazione a cominciare dalla prossima gara di Pisa. Il “battesimo” c’è stato…ora servono punti.
Benevento 4 – Alessandria 3
Benevento
Paleari; Letizia, Glik, Pastina (46′ Barba), Foulon; Ionita, Calò; Elia (74′ Acampora), Insigne (86′ Masciangelo), Improta; Sau (65′ Moncini). A disp. Manfredini, Basit, Kragl, Vogliacco, Di Serio, Talia, Sanogo. All. Caserta
Alessandria
Pisseri; Benedetti (60′ Mora), Di Gennaro, Parodi; Mustacchio (60′ Pierozzi), Casarini, Abou Ba, Beghetto; Chiarello (85′ Marconi), Corazza, Arrighini (60′ Palombi). A disp. Crisanto, Russo, Orlando, Speranza, Giorno, Ghiozzi, Kolaj, Celesia. All. Longo
Arbitro: Di Bello
Marcatori: 5′, 40′ e 82′ Corazza (A), 23′ Insigne (B), 45′ Parodi (A) aut., 48′ Foulon (B), 55′ Improta (B)