di Ettore Grassano
Altro che ferie, o estate di riflessione. A luglio e agosto la Coesione Territoriale ha ingranato la quarta, e sta macinando un traguardo dietro l’altro. Progetti innovativi sul fronte dell’agrovoltaico, prime assemblee pubbliche nei comuni (a Felizzano la prima tappa, via via seguiranno altri centri), e soprattutto riconoscimento giuridico e quindi accesso diretto delle Coesioni ai fondi del PNRR, fanno sì che si possa parlare di vera ‘accelerazione estiva’, di buon auspicio per le attività autunnali.
Anche perché, come sottolinea il sindaco di Alessandria Gianfranco Cuttica Di Revigliasco, “L’obiettivo è arrivare presto a risultati concreti, tangibili, che cambino davvero il volto e le prospettive del nostro territorio, creando nuove opportunità economiche e occupazionali”.
Proviamo allora, rincontrando per il nostro aggiornamento mensile il consigliere comunale della Lega di Alessandria Gianni Ravazzi, vero deus ex machina della Coesione, e farci raccontare un po’ meglio i contenuti dei progetti in via di realizzazione, e gli scenari prossimi venturi.
Consigliere Ravazzi, se non è un abbaglio estivo, la Coesione ha proprio ingranato la quarta….
Nessun ‘colpo di sole’, quelli estivi sono tutti ‘passaggi’ rigorosamente voluti e programmati, e certamente di notevole importanza. Passi in avanti fondamentali verso la piena realizzazione di progetti concreti, e tangibili: quelli che ci chiedono i sindaci, e le loro comunità.
Partiamo dall’odg approvato dal Parlamento: cosa significa, concretamente?
L’approvazione nelle scorse settimane alla Camera di uno specifico ordine del giorno presentato dall’onorevole Riccardo Molinari permetterà a tutte le Coesioni, che stanno nascendo seguendo il nostro esempio, di acquisire una forma giuridica riconosciuta, con evidenti vantaggi burocratico-procedurali. Questo passaggio è importantissimo anche per noi che, quale progetto pilota della Regione Piemonte, che ci ha sempre supportato: abbiamo già un riconoscimento, perché dopo 3 anni di lavoro “pionieristico”, siamo felici che sia riconosciuta la sua validità metodologica a livello nazionale. Con questa proposta si va anche a sostanziare in maniera oggettiva il Regolamento Delegato (UE) n.240/2014 della Commissione del 07.01.2014, che disciplina il codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europei (SIE)”.
Quindi le Coesioni acquistano dignità giuridica di Ente?
Esattamente: l’ordine del giorno proposto dalla Lega impegna il Governo a fare in modo che le Coesioni Territoriali possano accedere direttamente ai fondi del PNRR: è un salto di qualità fondamentale, con benefici che misureremo presto, con grande concretezza.
Intanto è stato presentato a Valenza un importante progetto legato a due degli asset fondamentali della Coesione: l’agricoltura, ma anche l’innovazione green, in ambito energetico. Ci spiega meglio?
Volentieri. Lo scorso 19 luglio, si è tenuto alla Tenuta La Voglia di Valenza un convegno sul progetto “strategico” per il territorio, legato alle tematiche dell’agrovoltaico. Grazie alla grande vitalità e disponibilità verso il territorio dei proprietari della Tenuta, Francesca Abbiati e Chris Poll, abbiamo potuto raccogliere portatori d’interesse di notevole livello sul tema in oggetto.
L’idea/progetto è quella di individuare le possibilità di condivisione economica, tecnologica ed organizzativa tra Operatori Agricoli ed Operatori Elettrici nello sviluppo di utilizzo “ibrido” di una parte dei suoli. Con la partecipazione del gruppo Kenergia (http://www.kenergia.it) e di molti stakeholder del territorio si sono affrontati gli effetti economici, le tecnologie e le modalità operative di attività agricole in presenza di impianti fotovoltaici sugli stessi terreni.
L’obiettivo è quello di fare i primi passi per arrivare ad un progetto condiviso di lungo periodo che è stato chiamato “Tanaro Green Project”, e che si candida a far parte dei progetti della Coesione Bacino del Tanaro a cavallo con la nascente Coesione Monferrato Casalese Terre di Po.
Questo significa che sarà possibile, per gli imprenditori agricoli, produrre energia ‘pulita’ continuando al contempo a coltivare gli stessi terreni? Sembra quasi di non dover più scegliere tra l’uovo oggi e la gallina domani….
Si possono avere entrambi, in effetti. Giovanni Simoni, Ceo di Kenergia e Fondatore dell’Associazione Europea delle Industrie Fotovoltaiche ha spiegato come, e i suoi tecnici sono pronti ad una stretta collaborazione con le diverse Coesioni, al cui interno certamente molti operatori agricoli saranno interessati a questo percorso: coltivare un terreno sul quale esista in parallelo un impianto che produce energia, senza danno per il suolo e con un deciso vantaggio economico per il conduttore del fondo stesso. Personalmente lo ribadisco: è possibile, e ovviamente auspicabile, la produzione di energia “pulita” tutelando nel contempo flora e fauna, anche attraverso progetti di mitigazione e di ricupero ambientale che aumentino le risorse verdi e la vivibilità per gli animali selvatici, con particolare attenzione agli insetti pronubi, api in testa…
Su questo tema è intervenuto anche l’amico Maurizio Oddone, sindaco di Valenza che, oltre a portare il saluto della città, ha sottolineato come, anche per la sua amministrazione, i temi ambientali legati alle energie rinnovabili siano di primaria importanza.
Intanto sono partiti gli incontri con la popolazione nei comuni, consigliere Ravazzi: come è andata la serata di Felizzano?
Benissimo, stimolante e costruttiva. La presenza di diversi Sindaci, oltre ovviamente al p”padrone di casa” che ha aperto la serata, ha reso l’incontro vivace e partecipato. La gente, che forse all’inizio non comprendeva bene il significato del termine Coesione, e il senso anche economico di questo grande progetto, ora è curiosa, e ovviamente ognuno cerca di ‘tarare’ le potenzialità della Coesione, e di rapportarla alle proprie personali attività: per capire come ottimizzarle e migliorarle, all’insegna del binomio ‘più rispetto dell’ambiente, più business’. A Felizzano privati cittadini, imprenditori e portatori di interesse locali si sono confrontati con concretezza, e magari anche un po’ di ironia, che non guasta mai. I quattro pilastri su cui si fonda la Coesione (Ambiente, Turismo, Agricoltura e Benessere locale) contengono al loro interno infinite potenzialità economiche, ma anche culturali e di recupero di identità e memoria. Un ragazzo di 15 anni è intervenuto per chiedere se la Coesione consentirà di far rivivere il Fiume, in tutta la sua ricchezza di vegetazione e specie animali, come ai tempi di suo papà e di suo nonno. Le assicuro che è scoppiato un applauso sincero e commosso: perché quel ragazzo ha sintetizzato perfettamente il senso e lo spirito della Coesione: che è guardare avanti, recuperando la forza e la bellezza del nostro passato!