La decisione del Consiglio Direttivo della Commisione Nazionale per l’Unesco di scegliere Como e Modena per rappresentare l’Italia tra le città creative non è un dramma, anzi deve essere letta come un’occasione per migliorare. L’auspicio è che si ripeta il percorso di Como che nell’ultima tornata si vide passare avanti Biella e oggi ha raggiunto questo bel risultato. Ora dovremo capire le motivazioni per le quali la nostra candidatura non è stata scelta, comprendere se ci sono stati errori nella procedura o nell’impostazione, per ripresentare con maggiori possibilità la candidatura della Città di Valenza nel 2023. A parte lo specifico della candidatura Unesco resta il buon lavoro fatto in sinergia dall’Amministrazione Comunale, insieme a Regione Piemonte, Provincia di Alessandria, associazioni imprenditoriali e di categoria, mondo della scuola e della formazione, fondazioni ed istituti bancari, che trova un suggello nel Patto per Valenza che non può non essere un propulsore, a prescindere dalla candidatura a Città Unesco per il Design, per altre iniziative e per lo sviluppo di un Sistema Valenza.”