La ricerca clinica oggi richiede un approccio multidisciplinare e il successo nella conduzione di una sperimentazione è il risultato dell’interazione tra differenti professionalità: medici, infermieri, biologi, biostatistici, farmacisti e data manager. Tutti profili ben precisi e inquadrati, tranne l’ultimo. Prezioso, indispensabile, necessario, ma privo di un riconoscimento istituzionale della figura professionale.
Un problema solo italiano? No, in realtà è un problema europeo e questo rende difficile la gestione di questi specialisti che esistono da anni, ma sono spesso assunti nei modi più disparati. Durante la giornata scientifica internazionale non mancherà una precisa focalizzazione sul gap formativo, nazionale ed europeo, legato alla formazione delle figure dedicate alla ricerca, coordinatori della ricerca e data manager, inserendo in una prospettiva internazionale la positiva esperienza del Master di primo livello in “Data Management e Coordinamento delle Sperimentazioni Cliniche”, realizzato grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di scienze e innovazione tecnologica (Disit) dell’Università del Piemonte Orientale e l’azienda ospedaliera di Alessandria, con il patrocinio del Gruppo Italiano Data Manager.
Il tema sarà affrontato da Sara Testoni, classe 1985, Clinical Research Coordinator Irccs Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori “Dino Amadori”. «L’appartenenza a una rete – spiega Testoni – può aiutare parecchio a sostenere i portatori di interesse perché fare massa critica rispetto alla formazione del personale della ricerca significa imprimere una accelerazione sul fronte della transizione verde e sostenibile, oltre a quello in campo sanitario».
Marta Betti, referente Clinical Trial Center e Grant Office Irfi-Dairi, che coordinerà la sezione in cui interverrà Sara Testoni, parla di una «sfida ambiziosa» proprio in una fase in cui si sta lavorando alla seconda edizione, prevista verso fine anno, del Master (la prima ha visto 27 studenti iscritti) organizzato per formare le figure necessarie alla attivazione e conduzione di sperimentazioni cliniche, alla raccolta dei dati, all’analisi statistica e alla presentazione dei risultati.
La giornata che si svolge il 24 giugno, dalle 14.30, in versione completamente virtuale, evidenzia alcuni aspetti di eccellenza che il Dairi sta realizzando ai fini del percorso Irccs (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico), sottolineando le collaborazioni con l’Asl Al e il Disit (Dipartimento di scienze e innovazione tecnologica) dell’Università del Piemonte Orientle, partner storico dell’azienda ospedaliera, che vede progettualità che i ricercatori dell’Ateneo e dell’ospedale stanno realizzando insieme da anni.