Due date e due luoghi – 5 maggio 1821, isola di Sant’Elena; 5 maggio 2021, Marengo – che testimoniano il legame profondo e non casuale tra Napoleone Bonaparte e Alessandria, luogo identitario nazionale proprio della storia napoleonica che è al centro di un crescente interesse internazionale.
La recente commemorazione del bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte, lo ha confermato, come è avvenuto con il riconoscimento arrivato dalle associazioni napoleoniche. Il processo che ha preso avvio, su iniziativa dell’Unione Giornalisti e Comunicatori Europei, punta a sviluppare una rete di conoscenza che va oltre i confini provinciali. «Applichiamo lo storytelling per fare conoscere, e fare appassionare, il pubblico non solo ai singoli eventi, bensì sul significato e valore del brand “Marengo” che si inserirà nelle agende culturali per portare Alessandria a essere la capitale napoleonica d’Italia» spiega Cherima Fteita. E per farlo sono utilizzati linguaggi e strumenti diversi, a partire dalla Public History (storia pubblica) che è un campo delle scienze storiche cui aderiscono storici che svolgono attività attinenti alla ricerca e alla comunicazione della storia all’esterno degli ambienti accademici, nel settore pubblico come nel privato, con e per diversi pubblici, ed è anche un’area di ricerca e di insegnamento universitario finalizzata alla formazione dei ‘Public Historians’.
Poi vi sono i canali digitali della Ecole Marengo (https://ecolemarengo.eu/; multilingue) e di Canale Europa (https://www.canaleeuropa.tv/it/unione-giornalisti-europei-tv.html). E proprio sul sito di Ecole Marengo è disponibile il video, realizzato da Jonathan Vitali con Channel Alessandria, che in poco più di un minuto e trenta secondi ripercorre la ricostruzione, ospitata all’ultimo piano di Villa Delavo, delle stanze di Longwood, la località dell’esilio di Napoleone sull’isola di Sant’Elena, allestite dai Rievocatori della 27° Divisione Militare e il Generale Capo di Stato Maggiore dell’Armée, Andrea Puleo. Il video e il testo (la voce narrante è di Roberto Paravagna) sono ispirati al libro ‘Storia di Pio VII’, scritto nella prima metà del 1800 da Alexis-François Artaud, e che ripercorre le ore della morte di Napoleone, avvenuta il 5 maggio 1821 a Sant’Elena.
Al termine della giornata ‘Napoleone 2021 – Due secoli fu’ (la sintesi dell’evento su www.canaleeuropa.tv/it/unione-giornalisti-europei-tv/napoleone-2021-due-secoli-fu.html) che si è svolta a Marengo e conclusa a Torre Garofoli (sede del quartiere generale di Napoleone), è stata sottoscritta da tutti i rappresentanti dei rievocatori, dell’Unione Giornalisti e Comunicatori Europei, della Provincia di Alessandria (con il consigliere delegato al Patrimonio, Maurizio Sciaudone) e dal Comune di Alessandria (con l’Assessore agli Eventi e manifestazioni, Cherima Fteita), la “Scuola Europea Rievocatori Napoleonici”. Cosa significa? «Che Marengo – risponde Efrem Bovo – è stato riconosciuto come il luogo ideale per una corretta educazione ai parametri dei rievocatori militari, ma anche del corpo diplomatico napoleonico. Il coinvolgimento delle figure civili consentirà di approfondire la conoscenza e la valorizzazione di molti altri momenti della vita di Napoleone».