I I furbetti del sacchetto ad Acqui Terme continuano a essere nel mirino della Polizia Locale. Da tempo l’Amministrazione comunale ha rafforzato la vigilanza con l’introduzione del vigile di quartiere, integrata con la videosorveglianza e le segnalazioni anonime per contrastare l’illecito fenomeno degli abbandoni dei rifiuti.
Gli agenti della Polizia Locale hanno identificato una ventina di cittadini acquesi, in momenti e luoghi differenti, che hanno sversato illecitamente rifiuti di diverse tipologie. Verbali per un valore di 9.500 euro, di cui 18 per rifiuti abbandonati sul territorio e 5 per coloro che hanno riposto i sacchi dei rifiuti all’intero dei cestini pubblici.
Da segnalare una importante novità in fatto di controlli sui rifiuti, che riguarda le foto-trappole: l’Amministrazione comunale ha infatti acquistato nuove telecamere mobili che potranno essere utilizzate anche al buio, quindi in orari serali o notturni.
«Prosegue la lotta agli abbandoni di rifiuti da parte degli agenti della Polizia Locale – spiega l’assessore all’Ambiente, Gianni Rolando –. Al momento sono al vaglio degli operatori centinaia di documenti multimediali che saranno esaminati nei prossimi giorni, nei quali siamo certi di individuare nuovi trasgressori. Si tratta di un lavoro incredibilmente complesso perché risalire a una persona che ha commesso questo illecito richiede giorni e giorni di impegno. Trovo sconcertante che ci sia qualcuno che senza il minimo ritegno abbandona per strada rifiuti. Tutti coloro che si credono al di sopra delle regole pensano di rimanere sempre impuniti, ma prima o poi vengono beccati dalla Polizia Locale e sanzionati. I rifiuti abbandonati non solo provocano problemi di natura ambientale e igienico-sanitaria, ma comportano anche un danno economico per la comunità. Bisogna reprimere questo disgustoso fenomeno, che vanifica gli sforzi di molti cittadini virtuosi, con ogni mezzo e provvedimento. Videosorveglianza, investigazione approfondita e segnalazioni cittadine ci permetteranno di intervenire per continuare a punire i trasgressori».