“Non è sufficiente ma, sicuramente, questa pioggia rappresenta una boccata di ossigeno per gli agricoltori costretti alle irrigazioni di soccorso e salva campi e colture dopo oltre due mesi senza piogge significative con la siccità che ha colpito tutta la provincia di Alessandria”.
Commenta così il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco una situazione idrica che continua ad essere di profondo rosso nonostante la pioggia caduta in queste ore, soprattutto osservando i fiumi che registrano una portata di appena il 30% sulla media storica riferita al parametro del mese di aprile.
E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sul meteo dopo che il gelo dei giorni scorsi ha decimato, con danni sino all’80%, i raccolti di frutta e verdura colpendo anche florovivaismo e vigneti con previsione di crollo delle produzioni del 25% per pesche, albicocche e ciliegie.
Le cose non vanno meglio al Ponte della Becca nel Pavese dove il livello idrometrico del Po è di quasi -2 metri, praticamente lo stesso registrato a fine agosto 2020, con la portata del più grande fiume italiano finita ben al di sotto delle medie di periodo (-48%) secondo Anbi. La carenza idrica riguarda anche il lago di Como al quale mancano poco più di 25 centimetri prima di raggiungere il minimo storico di sempre con un riempimento di appena il 21%.
Le precipitazioni sono importanti per ripristinare le scorte di acqua sulle montagne, negli invasi, nei laghi, nei fiumi e nei terreni, per lo sviluppo primaverile delle coltivazioni. L’acqua, infatti, aiuta le semine primaverili di granoturco, soia, girasole, barbabietole, riso, pomodoro ma a preoccupare sono le ripercussioni del clima pazzo sugli ortaggi e le piante da frutto fiorite in anticipo per le alte temperature.
In queste condizioni il maltempo è manna per gli agricoltori anche se rimane la paura della grandine, l’evento più temuti dagli agricoltori in questo momento perché i chicchi si abbattono sulle verdure e sui frutteti in fiore e spogliano le piante compromettendo la produzione successiva.
“Per salvare le colture dal grande secco degli ultimi due mesi – aggiunge il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo – gli agricoltori hanno fatto scattare le irrigazioni di soccorso sui campi seminati con costi aggiuntivi importanti, su ortaggi e verdure, su kiwi, fragole e vivai fino ai prati per il foraggio. Le conseguenze future potrebbero essere spighe di dimensioni ridotte e quindi di minor resa e qualità. Alla siccità si è aggiunto lo shock termico causato dal brusco sbalzo di temperature passate in pochi giorni da un caldo semi estivo a un freddo da pieno inverno con notti sottozero e gelate in un saliscendi di clima impazzito che mette a rischio i raccolti che in alcuni casi sono stati anche dimezzati”.
La pioggia per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti.
“L’aumento degli eventi climatici estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal maltempo alla siccità ha modificato la distribuzione sia stagionale che geografica delle precipitazioni con danni per 14 miliardi di euro in dieci anni”, concludono Bianco e Rampazzo.