A seguito di quanto letto in merito alla proclamazione dello stato di agitazione del personale della Rsa Capra di Spinetta Marengo, gestita dalla Sereni Orizzonti SpA e proclamato dal sindacato indipendente CSE, come UIL FPL vogliamo fare alcune importanti precisazioni.
La decisione non rappresenta tutti i lavoratori, anche molti iscritti al CSE infatti si sono dissociati. Inoltre la struttura è allo stremo dopo oltre un anno di pandemia vissuta in prima linea specie dal personale delle RSA che non si è mai tirato indietro, ma ha continuato a gestire con passione e professionalità gli ospiti.
A questa situazione di straordinaria emergenza si unisce inoltre un caos ai vertici: il direttore è andato in pensione e il sostituto ha fatto una diversa scelta di vita che non vuol dire caos in struttura.
Lo scorso anno, nel 2020, era stato già proclamato lo stato di agitazione sempre da parte del sindacato autonomo CSE. Ricordiamo inoltre che nella struttura vige, negli ultimi anni, la mancata applicazione del CCNL: il sindacato CSE non è, infatti, firmatario del contratto nazionale di lavoro della categoria, ma ha sottoscritto solo contratti pirata insieme ad altri sindacati autonomi non rappresentativi che non hanno fatto altro se non togliere diritti ai lavoratori, come è accaduto ai dipendenti della struttura Orchidea di Cabanette.
In un momento così delicato parlare male della struttura e quindi generare problematiche relative all’inserimento di nuovi ospiti è delirante e non corrisponde al vero. Parlare male della gestione di una struttura funzionante ha già causato problemi, come il mancato ingresso di due nuovi ospiti. Sappiamo che in tutto il Piemonte il problema è ad oggi e già da mesi, non vedere l’arrivo di nuove entrate e questo grava a lungo andare proprio sul personale che invece va tutelato.
Il comunicato diffuso dal CSE non è veritiero e non rispecchia la reale situazione della struttura. Per CSE l’obiettivo è dunque portare alla chiusura la struttura?
UIL FPL Alessandria