di Dario B. Caruso
Sarebbe facile e populista dire che siamo circondati.
Invece no, non lo dirò anche perché non è così.
I cazzoni sono pochi, occupano posti di rilievo – talvolta di prestigio – ma non conoscono la loro condizione dunque non si pongono alcuna domanda tipo cosa ci sto a fare qua? oppure quale castroneria sto dicendo?
Questo ci riempie di gioia; sappiamo essere una minoranza e nonostante ciò pesano nell’economia del mondo, ne pesano le parole e le scelte.
È giusto? Sicuramente no però così va il mondo.
Flavio Briatore intervistato da Bianca Berlinguer rappresenta il cazzone arricchito.
Incalzato dall’intervistatrice su quale debbano essere le strategie per far fronte al dilagare dei contagi per covid-19, l’imprenditore cuneese naturalizzato monegasco/portocervino si esibisce in una parabola sgrammaticata senza capo né coda che culmina con la nomina del Generale Figliuolo in Fagiuolo.
L’ilarità pervade lo studio e gli ospiti collegati, siccome però non sta bene dileggiare gli ospiti ancorché invitati, nessuno colpisce di spada ventilando delicate stoccate di fioretto.
Il cazzone arricchito andrebbe combattuto invece con l’arma contro la quale nulla può: la cultura, l’uso corretto dei vocaboli, la corretta coniugazione dei verbi sottolineando che anche un ricco può – se l’intelligenza lo supporta – studiare e migliorarsi nella forma e nei contenuti.
Il cazzone dittatore non fa sorridere, desta anzi paura e preoccupazione.
Il presidente turco Erdoğan schiaffeggia senza alcun ritegno Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, negandole una sedia che le spettava di diritto.
In un periodo in cui si disserta amabilmente sul ruolo della donna nella società occidentale, nella politica, nel mondo del lavoro, nei ruoli apicali e decisionali, assistere ad una scena simile significa che i tempi non sono maturi; tant’è che la presa di posizione del Premier Draghi (tanto di cappello all’Uomo che Aveva le Occhiaie prima di Cominciare a Lavorare) non ha avuto seguito da parte degli altri Capi di Stati democratici.
Anzi l’UE ha cercato di smorzare i toni stemperando l’atmosfera rovente e derubricandolo a incidente diplomatico.
L’ominicchio cazzone è probabilmente il più diffuso tra la fauna moderna.
L’Ufficiale di Marina Walter Biot vende – piuttosto svende – informazioni sensibili della Nato per lucro. Il Capitano di Fregata (fregata, nomen omen), arrestato dopo aver passato documenti a due diplomatici russi, si difende affermando che in realtà aveva accesso solamente a informazioni irrilevanti o comunque non degne di nota; come a dire che se trafugate i gioielli di famiglia dallo scrigno della nonna la cosa non è poi così grave perché la nonna aveva cattivo gusto nella scelta di anelli, orecchini e bracciali.
Il bello di questi personaggi è che ci riempiono le giornate, li leggiamo sulle colonne dei quotidiani, li ascoltiamo nei titoli urlati dei tiggì, ne vediamo i faccioni sugli schermi.
Fra qualche tempo fioccherà il merchandising di magliette e bandane.
Cazzoni saremo noi ad acquistarle.