Bigotti, sindaco di Borgoratto: “Di ultralargo finora in paese abbiamo solo i buchi nelle strade”

A giugno 2019, il paese di Borgoratto è stato interessato dai lavori di Open Fiber per la posa della “tanto attesa” fibra ottica che dovrebbe consentire la diffusione della banda ultra larga su tutto il territorio nazionale e soprattutto dovrebbe colmare il cosiddetto “digital divide” nelle aree extraurbane e nei paesi considerati a “fallimento di mercato”.

Per questo progetto sono stati spesi e investiti molti miliardi di soldi pubblici ma i risultati, almeno per quanto ci riguarda, sono alquanto scadenti” evidenzia il sindaco, Simone Bigotti che prosegue:

Da giungo 2019 appunto, periodo durante il quale sono stati eseguiti gli scavi, ci troviamo ad avere la fibra appesa ai pali come il primo giorno e le strade distrutte dai lavori mai ripristinati. Da progetto era prevista la riasfaltatutra dei tratti interessati dagli scavi entro breve tempo ma ad oggi, a distanza di quasi due anni, nessun ripristino è stato eseguito nonostante i numerosi solleciti da parte nostra direttamente a Open Fiber, a Infratel e a Regione Piemonte”.  La vicenda è comune a molte altre realtà del territorio per questo anche l’ente superiore è investito della problematica:“A novembre 2020, dopo un sollecito da parte della Provincia, avevamo avuto rassicurazione da Open Fiber per una rapida risoluzione ma da allora il nulla… “

Il progetto BUL  – letteralmente Banda Ultra Larga – a Borgoratto si traduce in danno per le strade rotte e mai rispristinate e beffa per una rete che da due anni è rimasta appesa ai pali, nessun utente è stato collegato e chissà se mai lo sarà…

Non entriamo nel merito delle scelte tecnologiche e strategiche dell’azienda Open Fiber e nemmeno del Governo, ma sapere che i soldi pubblici vengano spesi senza produrre risultati anzi, creando disagi ai nostri territori, ci rammarica non poco” dichiara il sindaco.

A Borgoratto sindaco e popolazione “non pretendono” che venga attivato il servizio ma che almeno dopo due anni siano ripristinatigli asfalti e chiusi i buchi. “Confrontandoci con molti altri sindaci abbiamo comunque scoperto che la maggior parte dei comuni, almeno quelli piemontesi, versano nelle nostre stesse condizioni, il che da amministratori non è certo una consolazione. Ad oggi ovunque di ultra largo ci sono solo i buchi” conclude Bigotti.