di Graziella Zaccone Languzzi
1) Al virologo Roberto Burioni diamo un bel 2. Non devo neanche spiegarvi chi sia, da quando è scoppiata la pandemia trascorre più tempo in tv che altrove, e ci spiega da Gran Sacerdote tutte le sfaccettature del Covid 19. Andiamo al punto: Burioni deve essere altamente “incazzato”, oltre che poco educato, per dire ai medici di base di casa nostra: “Piemontesi prendete l’idrossiclorochina e buttatela nel cesso”.
Ma quanta eleganza! Scrivo “incazzato” per pareggiare il suo modo di esprimersi, ed è certamente “incazzato” perché qualcuno non dà credito alla sua contrarietà sull’utilizzo della Idrossiclorochina (Plaquenil). Nell’articolo si legge: “Il motivo del contendere sono le nuove linee guida presentate dall’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi per la cura dei pazienti Covid-19 a domicilio che introduce, tra le altre cose, l’uso dell’idrossiclorochina. Del resto il cinguettio al veleno di Burioni non lascia adito a interpretazioni: “Piemontesi, sappiate che studi sterminati hanno stabilito non solo che per Covid-19 l’idrossiclorochina è inutile, ma che è anche pericolosa. Se qualche ‘medico’ ve la prescrive buttatela nel cesso e cambiate medico velocemente“. A fine marzo 2020, il Prof. Pietro Luigi Garavelli, Direttore di Struttura Complessa di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara e nostro concittadino, mi consigliò di procurarmi il Plaquenil e conservarlo preziosamente, lo feci e di corsa. Ad aprile 2020 una coppia di conoscenti con tampone positivo è stata curata a casa dal medico di base col Plaquenil, e ne sono usciti bene. Il Prof. Guido Chichino, Direttore Malattie Infettive Azienda Ospedaliera di Alessandria, ha risposto a Burioni: “Nei casi di COVID la si prescrive solo per qualche giorno, chi ne parla in quei termini è prevenuto”, e anche molti medici di base dicono che con l’idrossiclorochina hanno aiutato molti pazienti a casa. C’è un proverbio che dice: “tante chiacchiere e pochi fatti”: ai Prof. Garavelli e Chichino, medici che curano e non passano il tempo nei salotti mediatici, e ai medici di base piemontesi assegno un bel 10.
Voto: 2
2) Le partite IVA sono scese in piazza per protestare contro l’immobilismo del Governo Draghi, cosi come era successo con il precedente esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Hanno ragione, perché ci risiamo con la minaccia di un altro lockdown totale e con la selezione di attività ritenute essenziali e attività ritenute non essenziali. Vorrei sapere quale è stato il criterio usato dall’ex Governo Conte e ora dal Governo Draghi per stabilire chi è attività essenziale e chi no. Credo che ogni partita IVA sia da considerarsi attività essenziale a chi la svolge, per mantenere se stesso e i propri collaboratori. Oltre ad essere utile allo Stato con tasse dirette ed indirette, contribuendo nonostante mesi di chiusure a mantenere il ‘carrozzone’ Italia. A partire dai costi dei palazzi, con gli stipendi e i compensi di “lor signori”, i “decisori” nostro malgrado, che decidono se le imprese e l’economia del paese possono minimamente ‘respirare’, o devono soffocare. Sono state decise disuguaglianze economiche con effetti devastanti per molte categorie, sono stati calpestati i principi fondamentali della Carta Costituzionale all’art.3. Dopo tanti mesi e dopo che tutte le partite IVA si sono adeguate con protezioni dettate dai vari Decreti di Conte, molte di loro sono in perenne affanno tra lunghe chiusure e ridicole aperture. Per ottenere quali risultati se è tutto come prima? Le persone si infettano ancora e muoiono di Covid. A questo punto posso dire che hanno imposto tanti sacrifici per niente, se dopo un anno torna un lockdown totale. A cosa è servito chiudere attività ritenute ‘non essenziali’ che con le dovute precauzioni potevano continuare con il proprio lavoro, mantenenendo i propri collaboratori e evitando fallimenti? Il potere romano vive sulle nuvole dell’Olimpo ma il popolo vive sulla terra ferma: e ne abbiamo abbastanza.
Voto: 2
3) PD, Grillo e le Sardine, il Foglio lo ha definito un circo: “Circo Pd: Grillo si propone segretario e le sardine occupano la sede. Aiuto!”
Grillo proponendosi come segretario del partito, e le sardine con il loro movimentismo da disoccupati in cerca di lavoro portano serio danno all’immagine del PD in Italia e oltre i confini. Mi chiedo perché un partito con una storia e una struttura accetti di subire simili pagliacciate. Non serve aver mai votato per il Pci per constatare il totale degrado della sinistra di oggi: non solo Berlinguer, ma tanti sinceri militanti di casa nostra, se vedessero, si rivolterebbero nella tomba.
I partiti, da costruttori, negli anni sono diventati un serio problema perché non hanno più la capacità di buon governo del paese. E data l’emergenza, non solo sanitaria ma economica e occupazionale che stiamo vivendo, c’è davvero di che preoccuparsi. Scusate, ma vi pare normale che, mentre tutti noi subiamo misure restrittive ai limiti del ridicolo. Personalmente non ho potuto recarmi sulla tomba di mia mamma, nel primo anniversario dalla scomparsa, perchè la cappella di famiglia è a Masio, quindi fuori comune di Alessandria: le sardine però sono partite da Bologna e da altre regioni per manifestare a Roma: “Sardine assembrate da fuori regione: “Siamo al ridicolo”, la denuncia di Gaia Tortora sotto alla sede del Pd”.
“Le Sardine si assembrano. Arrivano da altra regione. Va tutto bene. Spiegatelo a chi sta facendo sacrifici enormi. Siamo al ridicolo” e “Sardine alla sede del PD scatenano i social: Ma gli spostamenti non erano vietati?”
Qualcuno, io compresa, ha creduto per gran parte della vita che le leggi fossero uguali per tutti. E’ evidente che non è così.
Voto: 2