L’emergenza Covid non ferma l’appuntamento inserito nel calendario delle iniziative del Marzo Donna organizzate dall’Assessorato e dalla Consulta Pari Opportunità del Comune di Alessandria che vedrà protagoniste le imprenditrici di Donne Impresa Coldiretti mercoledì 10 marzo dalle 10 alle 12 al Mercato Coperto di Campagna Amica in via Guasco ad Alessandria.
Nel pieno rispetto delle regole anti contagio si terrà l’evento dal titolo “Il cibo delle donne” per sottolineare come i saperi alimentari appartengano da sempre alle competenze femminili. Una particolare capacità delle donne nell’impiego del cibo che è andata progressivamente modificandosi negli ultimi decenni: un’immagine diversa del proprio corpo che ha mutato il rapporto col cibo nei diversi momenti della vita e in relazione ai (pre)giudizi e agli stereotipi alimentari sapendo cogliere con sempre maggiore consapevolezza l’importanza dell’educazione alimentare.
Sarà possibile ricevere una consulenza medica gratuita per un corretto stile di vita e consigli nutrizionali: incontri individuali e ingressi contingentati senza rinunciare alla possibilità di assaporare i piatti preparati dai cuochi contadini di Campagna Amica e per tutti un omaggio floreale per celebrare il mese dedicato alla donna e sostenere il settore florovivaistico, che è stato uno dei più penalizzati dall’emergenza.
“L’agricoltura è donna grazie alle grandi opportunità offerte dall’agricoltura sociale, dall’agriturismo e dalla vendita diretta con l’aumento del numero delle imprenditrici ai vertici di aziende multifunzionali – afferma la Responsabile Donne Impresa Coldiretti Alessandria Silvia Beccaria -. Abbiamo riscritto il nostro modo di immaginare gli eventi per riuscire ad essere ugualmente presenti nel contesto sociale e nella comunità, vicino alla gente in totale sicurezza. Non ci siamo mai fermate, l’agricoltura non si è mai fermata ma è innegabile che tra i tanti modi in cui la pandemia ha impattato con le nostre vite, uno dei più evidenti riguarda la capacità del virus di accentuare le disuguaglianze e colpire dove persistono fattori di fragilità. Lo si osserva guardando al mondo del lavoro e alle categorie meno protette, o alle famiglie con meno mezzi. E lo si vede anche mettendo a fuoco l’universo femminile e sono molti gli indicatori che mostrano come una delle categorie più penalizzate dalla pandemia sia proprio quella delle donne: maggiori problemi sul lavoro perché occupate in settori più colpiti, si sono spesso fatte carico di compiti aggiuntivi durante il lockdown e la chiusura delle scuole”.
L’analisi territoriale rivela come la componente femminile assuma una rilevanza importante in provincia di Alessandria con un 23%, dove un’azienda agricola su quattro è guidata da donne: riuscire a coniugare in forma responsabile attività produttiva e servizi alla persona, visione imprenditoriale e progetti di filiera, ragioni private e bene comune è il progetto che Coldiretti sta realizzando, mettendo a sistema le esperienze delle imprenditrici agricole sul territorio. Il coraggio delle imprenditrici sarà fondamentale per ripartire dopo questa emergenza sanitaria guardando al futuro e trovando nuovi sbocchi per sostenere il settore e l’economia del territorio.
“Le imprese femminili in provincia di Alessandria operano soprattutto nei comparti del vino, del riso, della frutta e dei trasformati, rappresentano un tassello fondamentale della nostra agricoltura e dell’economia provinciale, hanno una tenuta economica che garantisce solidità anche all’intero patrimonio enogastronomico – hanno aggiunto il Presidente e il Direttore provinciale Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo -. In questo momento non facile per il Paese, in occasione della giornata della donna, vogliamo ringraziare le nostre imprenditrici per riuscire ad offrire le risposte giuste alla crisi, le più corrette in termini di comportamenti e di capacità di “resilienza” al presentarsi delle difficoltà, continuando ad offrire uno sguardo positivo e di speranza e portando avanti la mobilitazione #MangiaItaliano a difesa e tutela della reputazione del Made in Italy”.