La terza ondata di contagi da coronavirus è oramai una certezza. A dirlo sono gli esperti che seguono l’evoluzione della pandemia in Italia. Complice anche le varianti del Covid che potrebbero acquisire una maggiore virulenza facendo segnare l’ennesima impennata della curva epidemiologica.
Questo sarebbe troppo sia per il paese che per gli operatori sanitari che da un anno sono in prima linea.
Bisogna agire in fretta ed è fondamentale una grande mobilitazione e attenzione su come gestire le misure di precauzione, che dovranno essere ancora più imponenti per evitare di ritrovarci in una condizione ingestibile.
Se guardiamo gli altri Paesi stanno correndo molto. In Israele ormai hanno vaccinato quasi tutti, gli inglesi 15 milioni di vaccinati e entro l’estate avranno immunizzato il 50% della popolazione.
Noi in Italia andiamo troppo a rilento: dovremmo mediamente effettuare 300-350 mila vaccini al giorno e dobbiamo essere in grado di farli usando ogni tipo di azione coinvolgendo seriamente i medici di medicina generale, le farmacie, associazioni e soggetti in grado di contribuire ed aiutare in questa impresa, ma allo stesso tempo utilizzando tutti i contenitori per la somministrazione come teatri, cinema o le aree fieristiche. Tutto purché si agisca.
Dobbiamo arrivare ad avere il 75% della popolazione vaccinata entro l’inizio del prossimo autunno 2021. Se questo non avverrà sarà il fallimento della campagna vaccinale ma soprattutto la sconfitta della politica.
Vincenzo Costantino (operatore sanitario)