I sindaci del Monferrato, con capofila il sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi, ribadiscono in maniera unitaria il loro no a qualsiasi ipotesi di Deposito Nazionale di rifiuti radioattivi da collocare su tutto il loro territorio, ma anche nel resto della provincia di Alessandria.
“Il nostro territorio – affermano – è stato oggetto di una decisione priva di consultazioni sulla materia del deposito delle scorie nucleari.
Un tema così importante e delicato per le sue implicazioni sia in termini di sicurezza che di ricaduta economica, non deve affrontato dal governo unilateralmente e quindi chiediamo condivisione.
Il Monferrato, patrimonio Unesco, area a forte vocazione turistica e produttiva, sia industriale che agricola, si ritrova così ad essere individuata come area a “idoneità piena” per il Deposito Nazionale di rifiuti nucleari.
La proposta dei Comuni del Monferrato, riuniti venerdì mattina in assemblea dal sindaco di Casale, è quella di allestire velocemente un team tecnico qualificato, anche in collaborazione con la Regione Piemonte, che riesca a produrre evidenze scientifiche chiare e inoppugnabili, che dimostrino la non opportunità di collocazione di questo deposito nel nostro territorio.
Contestualmente i siti di stoccaggio già presenti di Trino e di Saluggia necessitano di immediati e improrogabili interventi. I sindaci all’unisono chiedono su questo tema chiarezza e risorse, prima di individuare i siti definitivi come correttamente richiesto dal Sindaco di Trino”.