La spesa degli alessandrini per il cenone di fine anno scende a 65 euro in media a famiglia, con un crollo del 32% rispetto allo scorso anno soprattutto per effetto delle restrizioni imposte dalle misure anti Covid con la chiusura forzata di ristoranti, pizzerie e agriturismi ma anche l’addio alle feste private ed ai tradizionali veglioni.
E’ quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixe’ in vista del Capodanno per il quale si stima che la quasi totalità (94%) ha deciso di consumare il cenone nelle proprie case, per una media complessiva a tavola di meno di 4 persone (3,7) contro le 9 dello scorso anno. Una scelta obbligata dall’istituzione della zona rossa in tutto il Paese, anche se c’è una minoranza di cittadini (6%) che non rinuncia a festeggiare da parenti o amici approfittando della possibilità di ospitare al massimo due persone non conviventi, oltre a minori sotto i 14 anni.
Le famiglie costrette a casa durante il lockdown hanno riscoperto il piacere della cucina con il 49% che impegna più tempo ai fornelli rispetto al passato, anche con una maggiore attenzione a giornali, tv e ai tutorial sulle ricette che spopolano sul web per l’importante appuntamento. Un aiuto in tale direzione è arrivato dai cuochi contadini, i cuochi contadini di Terranostra e Campagna Amica, che hanno creato una serie di corsi on line dove vengono spiegati trucchi e segreti della tradizione contadina.
Lo dimostra la decisa svolta verso menù tradizionali come le lenticchie presenti nel 78% delle tavole forse perché sono chiamate a portar fortuna. L’interesse per le lenticchie è accompagnato dalla riscossa di cotechino e zampone presenti sul 66% delle tavole.
Tra i prodotti, lo spumante si è confermato come il prodotto immancabile per otto su dieci (81%), mentre è lo champagne francese a subire maggiormente gli effetti della crisi provocati dalla pandemia con il numero di italiani che lo assaggeranno a fine anno praticamente dimezzato rispetto al 2019. Un risultato coerente con una decisa tendenza del 91% a privilegiare quest’anno prodotti Made in Italy anche per sostenere l’economia e l’occupazione del territorio.
Il Piemonte, e la provincia di Alessandria, sono da sempre in pole position con la sua tradizione di vini d’eccellenza che annovera etichette particolarmente adatte per i brindisi delle feste: Moscato e Brachetto i più gettonati.
“E’ fondamentale, quest’anno più che mai, incentivare il consumo di vino del territorio per i brindisi – affermano il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo – per sostenere la produzione territoriale fortemente colpita dalla chiusura del canale Ho.Re.Ca. e dallo stop ai classici veglioni e cenoni delle feste, anche in casa. Oltretutto gli effetti dell’emergenza Covid si fanno sentire anche all’estero dove si beve la grande maggioranza dello spumante italiano, ma per la prima volta si registra un calo del 4% delle esportazioni in quantità, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat relativi ai primi nove mesi dell’anno. In vista quindi di Capodanno e dei prossimi giorni festivi, il consiglio è di scegliere i prodotti del territorio acquistabili presso i mercati e i punti vendita aziendali Campagna Amica che sono aperti anche con edizioni extra ancora domani, giovedì 31 dicembre, per gli ultimi preparativi di San Silvestro”.