Fiaba del Natale 2020 per i bambini di ogni età [Il Flessibile]

di Dario B. Caruso

 

 

Babbo Natale quest’anno avrà un compito piuttosto arduo.

Dovrà distribuire i regali per tutti i bambini del mondo rispettando le regole.

E tutto in una notte. Come sempre.

 

I suoi folletti hanno assemblato i giocattoli con l’igienizzante a portata di mano, ettolitri di amuchina.

Lui viaggerà con mascherina, le sue renne indosseranno briglie molto più lunghe per mantenere la distanza le une dalle altre.

A complicare le cose ci sono poi le differenti regole emanate nei diversi continenti.

Mappa alla mano, Babbo Natale proverà a raccapezzarsi allorquando, attraversando un confine, prenderà visione delle nuove norme che vigono in quel paese e diverse dal paese precedente.

Ma questo accadrebbe se Babbo Natale fosse una persona qualunque.

Tranquilli, bambini: Babbo Natale non è una persona qualunque; non la definirei neppure una persona, è un supereroe e dunque ha superpoteri e superderoghe.

La parola deroga è una parola complessa: significa semplicemente che quando si fa fatica a rispettare una legge immediatamente si propone una deroga per farla in barba alla legge, un’eccezione insomma.

Se per un umano normale l’eccezione conferma la regola, nel caso di Babbo Natale l’eccezione fa regola[1].

 

Quindi, gioiamo!

Queste eccezioni ci faranno svegliare – anche quest’anno – la mattina del 25 dicembre con i doni sotto l’alberello.

Personalmente proverò come sempre a restare sveglio, attenderò come ogni anno la mezzanotte, e come ogni anno mi addormenterò proprio nel momento in cui Babbo Natale scenderà dal caminetto per depositare i doni che ho chiesto.

La mattina come sempre mi sveglierò allegro, mi guarderò intorno cercherò con lo sguardo i doni chiedendomi come avrà fatto Babbo Natale a passare attraverso un caminetto che non ho.

Eccoli!

I tre pacchetti ci sono, incartati in fogli dorati e sbrilluccicanti.

 

Lo confesso, quest’anno nella letterina inviata al Polo Nord ho chiesto – e spero di essere esaudito – tre cose:

 

Che mi ricrescano i capelli, neri come quelli castani che avevo e che ho perduto.

Che mi ritorni la vista per riuscire a utilizzare lo smartphone senza occhiali (a vent’anni non avevo lo smartphone e leggevo Topolino e Zagor con la voracità di un piranha).

Che il giovedì sera tornino i giochi a quiz di Mike Bongiorno, ho perso alcune puntate di Rischiatutto e mi piacerebbe rivederle.

 

Babbo Natale quest’anno avrà un compito piuttosto arduo.

Dovrà distribuire i regali per tutti i bambini del mondo, anche quelli impossibili.

E tutto in una notte.

 

[1] Se vedete in giro qualcuno tirarsela da Babbo Natale, vantandosi di fare le leggi a dispetto delle leggi reali, sappiate che è un millantatore.