L’infezione da Covid-19 è riconosciuta infortunio sul lavoro e la provincia di Alessandria è tra le primissime ad aver seguito passo passo l’iter amministrativo e medico-legale che ha portato a questo importante risultato.
La notizia arriva dal Patronato Epaca di Alessandria, che chiarisce cosa fare per inoltrare domanda di infortunio se si è stati contagiati da Covid-19 in ambito lavorativo.
Con le disposizioni introdotte la scorsa primavera in piena emergenza sanitaria dovuta alla prima ondata di contagi, l’Inail ha esteso la tutela infortunistica ai lavoratori che hanno contratto l’infezione da COVID-19 sul posto di lavoro.
Viene, quindi, riconosciuto e di conseguenza indennizzato come infortunio sul lavoro il contagio da coronavirus avvenuto durante lo svolgimento dell’attività lavorativa.
Per accertare il diritto all’indennizzo l’Inail ha stabilito due criteri.
Il criterio della “presunzione” utilizzato prevalentemente per il riconoscimento degli infortuni del personale medico e della sanità che “presume” che l’infezione è stata contratta nell’ambiente di lavoro.
Il criterio “dell’onere della prova” utilizzato per le altre categorie di lavoratori dipendenti ed autonomi, tra i quali rientrano i Coltivatori Diretti, che devono dimostrare e documentare che il contagio è avvenuto mentre svolgevano l’attività lavorativa.
“Gli agricoltori hanno continuato a lavorare senza interruzioni anche nel periodo di massima emergenza e di chiusura totale del Paese assicurando la produzione e la fornitura dei prodotti alimentari alla collettività – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Questo li ha anche esposti al rischio di infezione tant’è che alcuni casi di contagio da coronavirus si sono registrati, in provincia, anche tra i coltivatori diretti”.
Una volta venuto a conoscenza dei casi, il Patronato EPACA è intervenuto per fornire l’assistenza necessaria e per inoltrare le denunce di infortunio seguendo poi passo passo l’iter amministrativo e medico-legale della pratica.
“Grazie alla qualificata specializzazione acquisita, il Patronato Epaca della Coldiretti è in grado di fornire informazioni e consulenze e intervenire nella elaborazione ed invio delle denunce di Infortunio, delle Malattie Professionali, e delle pratiche sanitarie sia in sotto il profilo amministrativo che medico-legale”, ha continuato il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo.
Attraverso una meticolosa e documentata ricostruzione dei viaggi e dei contatti di lavoro avuti nei giorni precedenti il contagio e stato possibile, per alcuni casi, dimostrare, in sede di contenzioso medico-legale, che il contagio da COVID-19 è avvenuto in occasione di lavoro e questo ha portato, al riconoscimento dell’infortunio.
“E’ quindi importante, sia per la propria sicurezza sia per documentare all’Inail, in caso di presentazione della denuncia di infortunio, che l’infezione è avvenuta in occasione di lavoro, tenere “tracciati” gli spostamenti e i contatti di lavoro conservando la documentazione di scontrini vari, documentazione di consegna prodotti, pedaggi autostradali, per evitare che una parziale o insufficiente descrizione delle attività lavorative svolte, possa dar luogo al mancato riconoscimento dell’infortunio stesso. In caso di contagio per avere tutti i chiarimenti necessari e per avere l’assistenza medico-legale si invitano gli associati a rivolgersi agli Uffici Epaca”, ha aggiunto il Responsabile Provinciale del Patronato Epaca di Alessandria Gianni Mario Stoppini.