ASL AL conferma l’attivazione di nuovi reparti COVID presso il presidio ospedaliero di Casale Monferrato, per un totale di 108 posti letto a bassa, media e alta intensità, ma smentisce nettamente che tale conversione sia dovuta ad un prossimo trasferimento di pazienti dall’area Torinese.
Pur essendo la gestione e la distribuzione dei posti letto Covid a capo dell’unità di crisi regionale, ad oggi non si riscontra un trasferimento di 110 pazienti verso le strutture della provincia di Alessandria.
L’Asl Al smentisce dunque la notizia diffusa domenica da alcuni media.
A seguito dell’attivazione di nuovi reparti COVID come da disposizioni regionali e aziendali, dalle ore 08:00 di lunedì 9 novembre l’ingresso principale di viale Giolitti, sarà inibito al pubblico e al personale.
In particolare:
- Dalla porta sinistra dell’ingresso principale di viale Giolitti l’ingresso sarà consentito solo per l’accesso agli sportelli CUP, al Punto Giallo, e per l’effettuazione prelievi o il ritiro di referti, dalle ore 7:30 alle ore 16:00, solo nei giorni di apertura del CUP/Laboratorio analisi. L’ingresso sarà presidiato da volontari della Croce Rossa e da personale ASL AL per verificare la temperatura con termoscanner, la corretta ed effettiva presenza di mascherina e la giustificata motivazione, tramite elenchi di prenotazione.
- Per tutti gli altri utenti che dovranno accedere al presidio ospedaliero per giustificato motivo e per i dipendenti, l’ingresso sarà da strada Vecchia Pozzo S. Evasio (Lato Oncologia). Anche questo varco sarà presidiato da volontari della Croce Rossa e personale ASL AL che provvederanno ad analoghe verifiche.
Dalla riorganizzazione dei vari reparti la capacità complessiva del presidio casalese salirà a 108 posti letto Covid a bassa, media e alta intensità. La conversione seguirà il seguente schema:
- 20 posti dal reparto di Malattie Infettive
- 20 posti dal reparto di Neurologia
- 28 posti dal reparto di Ortopedia
- 18 posti dal reparto di Medicina Uno con 11 posti di Osservazione breve intensiva (O.B.I.) DEA (incrementabili a 22) per pazienti in attesa di esito tampone.
La rianimazione passa da 3 a 6 posti letto.
Rimangono garantite tutte le attività ambulatoriali e di degenza classificate come urgenti, chirurgiche e non chirurgiche, oltre che tutte le prestazioni oncologiche.