di Ettore Grassano
“I conti dell’ente sono molto migliorati, grazie soprattutto al cambio di passo del comune di Alessandria. Ma il numero di persone che hanno necessità di essere aiutate cresce di anno in anno, e il Covid naturalmente accelera il fenomeno: i progetti Europei, ma anche la disponibilità di Fondazioni e privati sono carte importanti, su cui puntiamo con decisione”.
Gianni Ivaldi è alla guida del Cissaca, il Consorzio socio assistenziale di 23 comuni dell’Alessandrino, da circa due anni.
Prima di allora ha avuto un importante percorso politico amministrativo, culminato nel 2017 con la candidatura a sindaco, a capo di due liste civiche. E alla politica non guarda con distacco: “Tutt’altro, credo sia più che mai necessario impegnarsi, in un momento così difficile per il nostro Paese: e in fondo quello che sto facendo è politica nel suo senso più profondo, di servizio alla comunità. Ho scoperto persone straordinarie, sia fra i dipendenti e i tanti collaboratori del Consorzio, sia nell’universo di persone che, su vari versanti, hanno necessità dei nostri servizi. Un’esperienza molto gratificante”.
Proviamo a farci raccontare dal Presidente Ivaldi come il Cissaca, in questi anni, ha cambiato e sta cambiando pelle, e quali sono le sfide che si profilano sul delicato fronte del socio-assistenziale.
Presidente Ivaldi, per anni siamo stati abituati a leggere del Cissaca soprattutto per affanni finanziari: da un po’ invece siete protagonisti delle cronache soprattutto per iniziative e partnership di territorio. Un bel cambio di passo…..
Sicuramente sì, e non mi prendo meriti personali. Il cambiamento c’è stato prima di tutto nel comportamento dei nostri soci azionisti, chiamiamoli così. Siamo un Consorzio, ente di finanza derivata: ossia non abbiamo nostre entrate dirette, se non il sostegno di Fondazioni, aziende e privati cittadini ai nostri singoli progetti. Cito ad esempio importanti realtà come il Gruppo Amag, la Centrale del Latte, la famiglia Pera e diverse altre. Il Cissaca riceve annualmente risorse dalla Regione, dai comuni soci e, indirettamente, dallo Stato. Soprattutto il comune di Alessandria, dopo le vicende che tutti ricordiamo legate al dissesto e post dissesto, ha decisamente inserito un’altra marcia, e questo ci fa ci toglie un affanno. Anche se ne abbiamo altri….
Ossia?
La situazione sociale ed economica del nostro territorio è sotto gli occhi di tutti, purtroppo: ci sono persone, e famiglie, che fino ad uno o due anni fa mai avrebbero pensato di dover chiedere aiuto, e oggi sono costrette a farlo. Noi ci muoviamo su quattro macro/aree: anziani, disabili (che peraltro spesso sono anche anziani), minori, povertà. Posso assicurare che, da ognuno di questi comparti, ci arrivano oggi richieste di aiuto enormemente superiori al passato.
Come riuscite a far fronte?
Naturalmente esistono parametri precisi, per ogni comparto, basati sulla valutazione della gravità delle singole situazioni, sul reddito, e su altri parametri specifici. Talora però le richieste sono di vera emergenza, e occorre valutare il da farsi in tempi rapidissimi. Ci riusciamo puntando sulla sinergia: abbiamo all’interno professionalità notevoli, che lavorano in strettissima sinergia con le cooperative che gestiscono i nostri servizi territoriali, e con le tantissime realtà del volontariato che, in tutto l’alessandrino, rappresentano una risorsa straordinaria. C’è poi un ottimo rapporto di collaborazione con l’assessorato ai Servizi Sociali del comune di Alessandria, guidato da Pier Vittorio Ciccaglioni, e con tutti i comuni del Consorzio: abbiamo, lo ricordo, sedi dell’ente anche a Felizzano, Spinetta e Castellazzo Bormida, oltre a quella principale di via Galimberti e al presidio sanitario Patria, in Pista. Inoltre siamo operativi sul territorio anche con modalità molto diverse, sempre vicinissimi alle realtà che dobbiamo supportare..
Il Quartiere Cristo è un esempio emblematico di sinergie costanti….
Assolutamente sì: lì sono bravissimi, una vera comunità nel senso migliore del termine. Cito il dottor Mutti come simbolo dell’Associazione dei Commercianti, ma davvero lì sono tantissimi i soggetti, e le persone, che sono sempre pronti, e in prima linea contro il disagio: dalle due parrocchie al Centro di Incontro, alla Soms, alla Casa di Riposo Orchidea. Al Cristo facciamo tante cose, è un cantiere in evoluzione continua, perché cambiano le esigenze, e sono situazioni che vanno affrontate con rapidità. Cito naturalmente la nostra presenza con il PuntoDi, ma anche il Centro in via Della Moisa, sempre più frequentato anche dai ragazzi, e punto di riferimento di iniziative a sostegno degli anziani in difficoltà. Dalla spesa a domicilio alla sanità, sono tante le esigenze di un territorio come il nostro, dove gli anziani sono sempre più numerosi, e spesso soli. Cito il caso del dentista, ad esempio, perché di recente abbiamo sottoscritto un accordo di collaborazione con un professionista, il dottor Marco Berlanda, che ha dato la sua disponibilità per visite a domicilio a favore di chi più ha bisogno, e non può muoversi.
Il Covid torna a fare paura Presidente Ivaldi, e andrà a sovrapporsi ad altre emergenze, come il freddo, che creerà certamente disagi crescenti a poveri e senza tetto…
Lo sappiamo, e con Caritas, Asl, comune di Alessandria e Terzo Settore siamo impegnati in maniera costante, per prevenire e far fronte a quanto potrà accadere nei mesi invernali. Abbiamo creato un tavolo di lavoro permanente, molto concreto e operativo, per coordinare iniziative e interventi giorno per giorno. Una delle sfide più importanti per noi oggi è la burocratizzazione delle procedure: ossia fare in modo di poter intervenire sempre e ovunque, in maniera efficace, senza perdere tempo che potrebbe rivelarsi prezioso.
Emergenza casa: a che punto siamo?
Emergenza, appunto: cerchiamo di sollecitare il più possibile l’Agenzia per la Casa, ma anche le associazioni dei proprietari di immobili, affinché si destini quella parte di patrimonio immobiliare spesso inutilizzato a favore di chi una casa non ce l’ha, o non ce l’ha più, per tanti motivi. Naturalmente non è semplice, ci sono tanti vincoli, ed esigenze talora contrapposte, e legittime. Per questo è importante il contributo pubblico, ma anche di privati bendisposti, e delle Fondazioni Bancarie che spesso ci sostengono anche su questo fronte. Come Cissaca appoggiamo e sosteniamo anche il progetto Al.Via del comune di Alessandria, che ha rilevanti aspetti sociali, oltre a quelli economici.
Capitolo stranieri, talora anche spinoso: è vero che sottraggono risorse ai poveri italiani?
Questione delicata. Noi non facciamo discriminazione in una direzione come neanche nell’altra: chi ha bisogno e dimostra di averlo, va aiutato. Certamente il numero di richieste di aiuto da parte di stranieri percentualmente è superiore alla loro presenza sul territorio, ma questo si spiega in maniera logica. Non ultimo il fatto che spesso non possono contare su quelle solide reti famigliari che ancora pesano, per fortuna, nel caso di tanti italiani.
Sempre più vi muovete con la logica dei progetti finanziati: funzionano?
Sono lo strumento più moderno con cui i soggetti erogatori di risorse, dalla Regione alle Fondazioni, erogano i loro contributi, sostenendo bandi specifici. Non solo funzionano, ma consentono di raggiungere con progetti mirati target molto precisi della popolazione, e del territorio. Lì la sfida è l’accesso ai bandi dell’Unione Europea. Ci siamo affidati, tramite gara, ad un’agenzia specializzata, Ises, che sarà retribuita a risultato: siamo in corsa per diversi progetti, e contiamo su importanti novità per il 2021.
Lo sport, e l’attività fisica in generale, sono un settore non trascurabile, anche in ambito socio assistenziale: si riesce a portarlo avanti, in tempi di Covid?
Con molte difficoltà, ma ci proviamo, guardando al futuro. La nostra piscina fisioterapica Archimede, potenziata e arricchita di servizi, rappresenta un punto di riferimento per tante persone che ne hanno assoluta necessità. Inoltre continuiamo a sostenere con convinzione il progetto Special Team Alessandria, evoluzione dei Cissaca Bulls: uno splendido esempio di integrazione sociale attraverso lo sport.
Presidente Ivaldi, chiudiamo con una domanda extra Cissaca: la rivedremo ancora in pista in politica, magari con Led, laboratorio energie per il domani?
Led è stata un’esperienza umana e culturale straordinaria, ed è tuttora operativa. Non è mai stata e non sarà mai un partito politico, ma appunto un laboratorio animato da persone di qualità, e impegnate nella comunità. Per quanto riguarda il mio impegno diretto in politica, vedremo. Certamente credo molto in quello che sto facendo ora, e mi sembra di non aver mai fatto politica meglio, e in maniera più efficace, di oggi: al servizio di quella parte della nostra comunità che più ne ha bisogno.