Sabato pomeriggio, senza preavviso, la Regione ha comunicato che 16 ospedali del Piemonte saranno convertiti in Covid Hospital, fra questi anche l’ospedale di Tortona che diventa la seconda struttura della Provincia, dopo la clinica Salus di Alessandria, ad essere destinato, in questa fase di grave emergenza, alla cura esclusiva dei malati Covid.
“Con il crescere esponenziale della curva del contagio in altre aree del Piemonte – ha dichiarato il Sindaco Federico Chiodi – la necessità di posti letto era già stata palesata negli ultimi giorni. Tuttavia lavorando a stretto contatto con il direttore generale Valter Galante e con il direttore sanitario Federico Nardi dell’Asl Al, eravamo riusciti ad arginare il problema distribuendo i malati nei vari reparti Covid degli ospedali della provincia. Oggi la Regione, con una scelta unilaterale della parte tecnica, ci ha scavalcato. Questa decisione è sicuramente dovuta all’estrema gravità della situazione, in particolar modo a Torino, ma anche nella vicina Alessandria. Addirittura stavano alloggiando i malati nelle chiese e nelle tende predisposte dall’esercito. Il comportamento virtuoso dei tortonesi e la gestione dell’Asl Al fino a oggi del contagio nella nostra zona ci ha permesso di essere una delle aree meno colpite.
Ora la Regione ci impone un nuovo sacrificio senza che l’Unità di crisi ci abbia prima consultati. Ci sarà un prezzo da pagare per questa imposizione, è inevitabile. Mi riferisco al dover mettere per iscritto i potenziamenti che dovranno essere effettuati nel nostro ospedale in tempi rapidi, una volta superata l’emergenza sanitaria. Su questo saremo intransigenti. Ancora una volta Tortona, insieme ad altri 15 ospedali, deve venire in soccorso del Piemonte, e se da un lato non ci tiriamo indietro alla prospettiva di aiutare molti cittadini del Piemonte gravemente malati, dall’altro non possiamo che denunciare una gestione molto discutibile di questo drammatico passaggio”.
Sabato 31 ottobre, a Tortona, risultano 81 persone residenti in città, positive al Covid-19, mentre 38 sono in quarantena e 121 in isolamento fiduciario.
L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, precisa:
“Sono rammaricato con il sindaco e i cittadini di Tortona, ai quali in ogni modo avrei voluto risparmiare il “sacrificio” dell’ospedale, che già era stato impegnato in prima linea nella prima fase dell’emergenza. La soluzione alternativa della clinica di Alessandria non è bastata, di fronte alla repentina recrudescenza della pandemia non ho potuto oppormi alla scelta tecnica del Dipartimento di Emergenza delle malattie infettive (Dirmei). Sono stati convertiti sedici ospedali e probabilmente non basterà. In questo momento, non abbiamo alternative, dobbiamo in ogni modo creare dei percorsi dedicati per contenere il dilagare esponenziale del contagio. Chiedo comprensione, l’ospedale tornerà alla normalità appena possibile e certamente la riconoscenza a Tortona sarà tangibile».