Presentata, non senza coraggio dati i tempi, la nuova stagione del Teatro Sociale di Valenza.
Ecco gli appuntamenti dei prossimi mesi:
venerdì 30 ottobre 2020
Francesca Reggiani
Massimo Olcese
Francesco Leineri
Souvenir
La Fantasiosa vita di Florence Foster Jenkins
di Stephen Temperley
traduzione Edoardo Erba
regia Roberto Tarasco
produzione Infinito Teatro
co-produzione Argot Produzioni
Una commedia esilarante, irresistibile in equilibrio fra talento e passione.
Ispirata alla vera Florence Foster Jenkins, la commedia racconta della ricca signora dell’alta società newyorkese, anima di un circolo di amanti di bel canto, che nel 1944 si esibì al Carnegie Hall la più importante sala da concerto di New York, un tempio della musica classica.
Un concerto così atteso che i biglietti vennero esauriti con settimane di anticipo.
Florence era famosa per la completa mancanza di doti canore: il senso del ritmo le era totalmente estraneo e concepiva intonazioni assolutamente bizzarre.
In arte la passione, se brutalmente sincera, trasforma in capolavoro anche un’esibizione disastrosa.
Il 25 ottobre 1944 il suo “talento” divenne di dominio pubblico: ecco cosa accadde…
Alla vicenda si ispira il film biografico Florence, diretto da Stephen Frears nel 2016 e interpretato da Meryl Streep, Hugh Grant e Simon Helberg, che ha raccolto svariati riconoscimenti e nomination agli Oscar e ai Golden Globe.
sabato 14 novembre 2020
Gianmarco Busetto
9841/Rukeli
di Gianmarco Busetto
suoni Enrico Tavella
luci Leonardo Fol / Giorgia Cabianca
regia tecnica / Marco Duse
graphic project Marina Renzi
regia Enrico Tavella / Gianmarco Busetto
produzione Farmacia Zoo:È
nell’ambito della rassegna Concentrica
In un tranquillo angolo del Viktoria Park a Berlino si può ammirare uno strano monumento: ha la forma di un ring, la cui base è vertiginosamente inclinata in una direzione.
Il nome di quell’opera, frutto del talento creativo di Alekos Hofsetter è semplicemente “9841” il codice d’immatricolazione con il quale, nel campo di concentramento di Neungamme nel 1943, i nazisti registrarono il pugile, di origine Sinti, Johann Trollmann, detto “Rukeli”.
La vicenda sportiva di Rukeli, considerato dagli esperti uno dei più grandi pugili di tutti i tempi, precursore del moderno modo di fare boxe, non può prescindere da quella umana. La sua storia, pur con il suo carico di dolore, di discriminazione e d’ingiustizia, resta una delle più affascinanti e meno raccontate del periodo storico che vide imperversare in tutta Europa il nazismo.
Uno spettacolo che, attraverso il racconto di una vita, al contempo drammatica e straordinaria, invita a un’attenta riflessione sulle moderne forme di razzismo e di pregiudizio e sul rapporto che lega, oggi, l’essere umano ai concetti di dignità e diversità.
9841/Rukeli ha vinto il Roma Fringe Festival 2016, il Premio Rostagno dell’Accademia dell’Antimafia e dei Diritti 2019; è stato indicato come Miglior spettacolo, Miglior regia, Miglior attore, Miglior spettacolo Giuria Popolare, Miglior spettacolo, Miglior attore al San Diego International Fringe Festival.
venerdì 20 novembre 2020
Massimo Cotto,
Mauro Ermanno Giovanardi,
Chiara Buratti,
Francesco Santalucia
Decamerock
di Massimo Cotto
regia Roberto Tarasco
produzione Nidodiragno/CMC – G.RO di Romeo Grosso
Il questo nuovo progetto Massimo Cotto, giornalista e voce nota di Virgin Radio, esplora mondi, personaggi, disastri dell’universo maledetto del rock trovando un perfetto compagno di ventura in Mauro Ermanno Giovanardi, ex voce dei La Crus e figura di riferimento nel mondo pop-rock. Con loro in scena l’attrice e conduttrice televisiva Chiara Buratti e Francesco Santalucia, giovane e affermatissimo compositore e polistrumentista.
Il filo conduttore dello spettacolo porta ad una donna misteriosa vera musa ispiratrice della piece, attraverso storie, fantasmi e canzoni: vicende rock, molto nere, ma capaci di raccontarci talenti ed umanità straordinarie ed universali.
Sono tracce di vite maledette e affascinanti. storie di fortune e sconfitte, tragedie e amori, rivolte e omicidi, rovinose cadute e incredibili resurrezioni, passioni sregolate e altri eccessi. Da Nicolò Paganini a Piero Ciampi, da Brian Jones a Nick Drake fino ad eroi sportivi come Ezio Vendrame con digressioni letterarie da Hemingway di Festa Mobile a Melville ed il suo Moby Dick.
Decamerock. Ribellioni, amori, eccessi dal lato oscuro della musica è il libro pubblicato da Marsilio che raccoglie centouno storie rock: storie mai raccontate si affiancano a episodi epici perché «il rock racconta e si racconta non solo nelle canzoni, nelle trame e nei personaggi, ma anche attraverso le parole delle rockstar quando sono lontane dal palco».
sabato 21 novembre 2020
Tessarollo, Tavolazzi, Zirilli Trio
Luigi Tessarollo, chitarra
Ares Tavolazzi, contrabbasso
Enzo Zirilli, batteria
a cura dell’associazione
Amici del jazz di Valenza
Il chitarrista Luigi Tessarollo è una figura di spicco nel panorama jazz nazionale, ha tenuto concerti a New York e Boston, in molti Jazz Festival internazionali e nei più prestigiosi Festival Jazz italiani.
Questa volta si esibisce per la platea valenzana con il contrabbassista Ares Tavolazzi, già con gli Area e accompagnatore di molte stelle della musica italiana, e con il batterista Enzo Zirilli, che ha al suo attivo una serie sterminata di collaborazioni nazionali ed internazionali, dall’ambito pop a quello jazz.
Per questo concerto Tessarollo unisce due sue dimensioni artistiche: quella di arrangiatore di brani Italiani, esperienza sfociata nella produzione dell’Italian Standards Trio e del CD con Mattia Cigalini Italian Melodies in Jazz, e quella di compositore che ha concretizzato con la pubblicazione su cd di circa 80 sue composizioni e rielaborazioni originali.
Il set del live di Valenza sarà diviso in una prima parte di note melodie italiane arrangiate in chiave squisitamente jazzistica e composizioni scelte tra la vasta produzione di Luigi Tessarollo: un repertorio vario e accattivante che conquisterà il pubblico.
sabato 5 dicembre 2020
Silvia Bisio,
Laura Gualtieri,
Emiliana Illiani,
Laura Marchegiani,
Daniela Tusa
L’amore capovolto
quattro donne, una madre,
un addio, un ritorno
scritto e diretto da Daniel Gol
produzione Teatro Distinto
Quattro figlie, quattro lingue diverse, una madre che comunica la propria morte in un congedo netto, quasi beffardo. Un annuncio che segna il passaggio tra un prima e un interminabile dopo, tra il quotidiano e l’eterno, tra la presenza e l’assenza.
Poche parole danno inizio ad una ritualità ricca di simbologie ebraiche, appartenente al mondo dell’autore/regista.
I riti della collettività si traducono in atto teatrale, mediante gesti, azioni, danze geometriche ineccepibili per attraversare l’esperienza della perdita.
Lungo un grande tavolo bianco, luogo di incontro della famiglia, l’addio si dipana in azioni ironiche, crude, apparentemente prive di sentimento, dove una coralità matematica declina le sfumature del distacco.
Eppure l’essenza di chi si congeda resta nell’aria, nei giochi indelebili, nel modo di sentire e nell’eco che risuona attraverso il respiro di chi resta.
Ne “L’amore capovolto” neppure la sepoltura è poi così definiva, è possibile contrattare ancora qualche minuto insieme per rivedere, ribaltare e gridare con coraggio le ferite mai risolte.
Il prima e il dopo, il possibile e l’impossibile, fare bene e fare male non sono poi così distanti; fuori dal tempo e dall’idealizzazione, l’amore più profondo è sempre capovolto.
domenica 13 dicembre 2020
IX Premio Internazionale Valenza Jazz 2020
a cura dell’associazione Amici del jazz di Valenza
Il Premio Valenza Jazz è arrivato alla nona edizione, ottenendo un significativo rilievo nel settore jazzistico nazionale.
La Commissione Artistica, negli anni passati, ha assegnato il premio a valenti musicisti, conosciuti nel panorama internazionale del jazz, consacrandone l’arte e il prestigio.
In particolare ha scelto nel 2012 Dado Moroni, nel 2013 Fabrizio Bosso, nel 2014 Paolo Fresu, nel 2015 Gegè Telesforo, nel 2016 Rossano Sportiello, nel 2017 Stefano Bagnoli. Nel 2018 il riconoscimento è andato al sassofonista americano Scott Hamilton e nel 2019 al fenomenale organista inglese Brian Auser, amato anche nel mondo rock e pop.
Anche quest’anno il premio verrà consegnato nella serata speciale del 13 dicembre al Teatro Sociale di Valenza con il concerto nel quale si esibirà l’artista premiato.
Il premio consiste in un oggetto espressione dell’arte orafa valenzana.
La serata sarà, anche, l’occasione per ascoltare il concerto di una formazione speciale, la “Three Generation Orchestra”, composta da tre generazioni di musicisti, dai 16 agli 82 anni, insieme a due jazzisti della città di Valenza.
sabato 19 dicembre 2020
Trio Trioche
Troppe Arie
di Rita Pelusio, Silvia Laniado,
Franca Pampaloni, Nicanor Cancellieri
con Franca Pampaloni pianoforte,
Nicanor Cancellieri flauto traverso,
Irene Geninatti Chiolero soprano lirico
consulenza artistica e musicale Luca Domenicali
produzione PEM Habitat Teatrali
nell’ambito della rassegna Concentrica
Una vecchia zia, dal glorioso passato nella musica, gira i palchi dei teatri di tutto il mondo in coppia con il Nipote, talento in erba.
Quindi è un duo?
No, perché c’è anche Norma, la giovane Badante della vecchia zia, che li travolge con la sua passione per la lirica costringendoli ad abbandonare il repertorio classico.
Le arie d’opera più famose vengono interpretate in modo bizzarro e divertente, accompagnate dal pianoforte, dal flauto e dai mille oggetti che Norma s’inventerà di suonare.
Tra musica classica e virtuosismi, gioco di ritmi e gags, Troppe Arie coinvolge il pubblico con tutta la sua potenza di spettacolo clownesco.
L’improbabile trio nato dall’esigenza di utilizzare un linguaggio in cui si fondono il teatro fisico, il clown e il virtuosismo vocale e strumentale.
E’ interpretato da tre veterani del concerto comico, Franca Pampaloni al pianoforte, Nicanor Cancellieri al flauto traverso e Irene Geninatti Chiolero soprano lirico.