Grigi, con l’Olbia Corazza superstar: 4 a 1. Ma adesso massima concentrazione

di Pier Luigi Cavalchini

 

Una volta si diceva “risultato bugiardo”, con un divario fra le due squadre non corrispondente al definitivo 4 a 1 della partita Alessandria – Olbia.

Sicuramente meritato per i Grigi, alla prima vittoria in campionato dopo aver buttato alle ortiche due punti in quel di Pistoia, ma con alcune stonature che vanno assolutamente corrette.

Proprio quelle che avrebbero permesso all’ostica e ben organizzata compagine sarda, il raggiungimento di un pareggio, nuova beffa per la formazione alessandrina ma, purtroppo – ancora una volta – possibile.

La flessione a centrocampo nel periodo successivo al primo gol grigio, e che si è protratta fino a fine primo tempo, sarebbe potuta costare cara e la traversa colpita dagli isolani a fine primo tempo o il gol mancato da Galliano sempre a fine prima frazione, fanno pensare.

La difesa ha retto complessivamente bene, sono mancati gli alleggerimenti sulle fasce e maggiore compattezza a centrocampo. Blondett e Scognamiglio sono piaciuti ancor di più della trasferta in Toscana, con un Cosenza sempre presente e attento.

Meno buona la prova di Celia e anche Sulijc, cambiato nel secondo tempo, al di sotto delle sue migliori prestazioni. Buono Casarini sia nelle ripartenze che nelle impostazioni a favore dell’attacco, così come ha confermato le buone impressioni precedenti il tornante Parodi, anche se spesso troppo solo.

Il primo gol dei Grigi arriva al 15° con un’azione da manuale sulla sinistra dell’ottimo Chiarello, conclusa con precisione a destra del portiere Tornaghi da un Corazza in buona forma.

Il secondo gol è stato un regalo dell’Olbia che va a interrompere una fase centrale del match segnata dalla flessione dei Grigi a metà primo tempo fino al secondo gol su palla inattiva preso, ancora una volta, in modo discutibile. Un piazzamento della linea difensiva da rivedere che ha messo in apprensione i pochi spettatori presenti ogni qual volta c’era un corner o una punizione.
Ci sono state, purtroppo, anche altre situazioni di sofferenza in difesa con uomini lasciati troppo liberi che hanno costretto un buon Crisanto e un altrettanto buon Mora (subentrato a Parodi) agli straordinari.

A partire, però dal ventesimo del secondo tempo si è assistito ad un’altra partita. L’evidente calo di condizione (sia a livello fisico che di idee) dell’Olbia, ha permesso ai centrali grigi e, soprattutto, alle punte Arrighini e Corazza di portare il risultato in sicurezza con un tondo 4 a 1.
Merito anche di Rubin (ottima la sua frazione di gioco nel secondo tempo) e dell’insieme del pacchetto di centrocampo con un Casarini finalmente all’altezza della sua fama.

Dopo le due reti a raffica dei Grigi (21esimo e 22esimo del secondo tempo) non c’è stata più storia. Con la possibilità di incrementare ancora di più il bottino (specie con un tiro al volo di Rubin) ma con la convinzione che, già così, il punteggio sia fin troppo benevolo per l’Alessandria.
Quindi…non sedersi assolutamente sugli allori, non abbassare la guardia, perché gli errori di oggi, simili alla flessione del secondo tempo contro la Pistoiese, potrebbero costarci caro con compagini più organizzate e continue dei pur bravi isolani. Proprio loro (e proprio l’autore della rete di oggi, Pennington) ci castigarono duramente lo scorso campionato riacciuffando all’ultimo minuto un insperato 3 a 3. Quindi…va bene così.