Giovedì 17 settembre, a poche ore dall’apertura della stagione venatoria 2020/2021, le sale di Palazzo Ghilini hanno ospitato una premiazione che ha coinvolto alcuni tra i gestori più virtuosi delle zone di ripopolamento e cattura della Provincia di Alessandria.
L’evento, nato grazie a un’idea del consigliere provinciale con delega alla caccia Stefano Zoccola, ha avuto lo scopo di fornire un riconoscimento simbolico a quelle z.r.c. che, grazie all’impegno dello staff che le gestisce, si sono maggiormente distinte in termini di risultati gestionali, e quindi hanno saputo ottenere i numeri più elevati nelle catture incruente di lepri e fagiani, destinati ad essere reintrodotti in terreno libero.
Il consigliere Zoccola ha avuto parole di elogio e gratitudine verso il prezioso nucleo di volontari che hanno reso un servizio importante ai fini della tutela faunistica per la Provincia di Alessandria.
Oltre ai vertici delle principali associazioni venatorie attive sul territorio provinciale, alla premiazione ha voluto essere presente in prima persona anche il Presidente della Provincia di Alessandria, Gianfranco Baldi, che si è congratulato con i gestori per gli importanti risultati conseguiti, nonostante un contesto (normativo e non solo) non sempre così favorevole al mondo venatorio e alla sua corretta gestione.
La premiazione ha fornito in questo senso anche l’occasione per fare il punto della situazione sul tema della gestione della piccola fauna stanziale con riferimento ai territori alessandrini.
Dal dibattito è emerso unanime il coro dei gestori che richiedono maggiori strumenti per poter svolgere al meglio la loro attività di valorizzazione faunistica. La Provincia di Alessandria, pur avendo subito negli ultimi anni un forte declino in termini di presenza di fauna stanziale, dispone ancora oggi in massima parte di areali molto vocati per questo genere di fauna. L’auspicio è pertanto quello di non considerare gli ultimi contingenti di selvatici autentici presenti sul territorio come il canto del cigno di una Provincia dal passato glorioso, bensì come la fiammella da cui far ripartire questa grande tradizione.
La strada è lunga è tortuosa, ma con l’impegno e la collaborazione di tutti gli ostacoli potrebbero essere superati.