L’assessore Roggero: “Commercio e attività produttive alessandrine non si sono mai ‘piegate’ alla pandemia, e stanno già investendo sul futuro”. E nel 2021…..

di Ettore Grassano

 

“Per il commercio alessandrino, e per le attività produttive nel loro insieme, sono stati mesi durissimi, e non ne siamo ancora usciti. Ma dobbiamo crederci, tutti insieme: non solo guardando al 2021, ma già alla fase finale di quest’anno”. Mattia Roggero, con le sue deleghe di assessore al Commercio, allo Sviluppo Economico e al Turismo e Marketing Territoriale del Comune di Alessandria, con il Covid ha dovuto fare i conti da marzo ad oggi, ma ancor più dovrà farlo ora, e nei prossimi due anni. Nella speranza che l’epidemia vada comunque a ‘scemare’, fino a diventare solo un brutto ricordo, certamente lascerà cicatrici profonde nel tessuto economico italiano, e alessandrino, già ‘sotto stress’ nel pre Covid. Progetti, partnership, proposte innovative a sostegno del commercio ‘di prossimità’: cerchiamo di capire cos’è recuperabile, di quanto messo in cantiere un anno fa, e come il commercio alessandrino si sta attrezzando per gestire questa fase, e l’auspicata ripartenza.

 


Assessore Roggero, il commercio alessandrino sta reggendo l’urto del Covid? E come ne uscirà?
I mesi che abbiamo vissuto, da marzo ad oggi, credo non abbiano precedenti, almeno in epoca post bellica. Il commercio, come del resto gran parte delle attività produttive, ha affrontato e sta affrontando quest’emergenza con una determinazione straordinaria, e con una grande capacità di reazione. Basti pensare ad un dato, ancora provvisorio ma importante: nei mesi dell’emergenza, da marzo ad agosto, ad Alessandria le aperture di nuovi bar e ristoranti sono state più delle chiusure, mentre il dato complessivo delle attività commerciali è negativo solo per complessive 3 unità.

Nessuna debàcle dunque: a cosa attribuisce questo dato?
Prima di tutto prudenza: è un dato parziale, i conti veri si faranno nei primi mesi del 2021, con in mano i numeri definitivi relativi a tutto il 2020. Però certamente quel che possiamo verificare, nei numeri ma prima ancora nel ‘sentiment’ degli addetti ai lavori, è che nessuno ha intenzione di mollare, anzi tutti o quasi sono decisi a scommettere sul futuro.

Ieri, sia pur con le modalità che il Covid consente e impone, c’è stata la festa del commercio cittadino, Gagliaudo fra i mercanti, e tra qualche settimana toccherà al Cristo: quartiere peraltro che in questi mesi è stato ‘in prima linea’ con le iniziative, off e anche on line….
Mi fa piacere accostare Gagliaudo e Festa del Cristo, perché sono due momenti ‘topici’ del nostro commercio, e quest’anno anche due simboli di resistenza, ovviamente in attesa di un 2021 ben diverso. Certo, ci sono state e ci saranno anche rinunce: il Capodanno Alessandrino ha optato su una versione ‘leggera’, all’ora di pranzo, perché era impensabile purtroppo attivare la splendida ‘movida’ serale degli anni precedenti. Non si farà Aperto per Cultura, altro momento straordinario di creatività alessandrina, mentre si è ovviamente dovuto rinunciare anche alla seconda edizione dell’Oktober Fest agli Orti. Sono tutti eventi top, capaci di muovere migliaia di persone, e di fare da traino a tutto il commercio di prossimità. Ma quest’anno non si può davvero fare altrimenti.

Il comune, con i provvedimenti sui dehors e con le agevolazioni sul fronte delle imposte locali, ha cercato e sta tuttora cercando di dare alle attività economiche il massimo sostegno: basterà?
Credo che sia interesse davvero di tutta la nostra comunità che l’insieme dei nostri provvedimenti centrino l’obiettivo, che è quello di sostenere chi lavora e crea lavoro e ricchezza sul nostro territorio. Si poteva fare anche di più? Noi certamente abbiamo ‘battuto’ tutte le strade possibili, tenuto conto dello stato di salute pregresso dei conti dell’ente, non proprio ottimale: siamo un comune con un piano di riequilibrio in pieno svolgimento, ricordiamocelo. Ma un sassolino dalla scarpa me lo fa togliere?

Prego….
Al contrario che su altri fronti (penso ai recenti eventi alluvionali, dove i nostri deputati a Roma si sono mossi in maniera compatta), sul fronte dell’economia locale una maggior coesione a livello parlamentare non sarebbe guastata. Mi spiego meglio: nel 2019, quando la Lega era al Governo, l’on. Molinari è riuscito a far avere al nostro comune un contributo straordinario di 20 milioni di euro, metà dei quali disponibili quest’anno, e metà nel 2021. Un successo straordinario, risorse per investimenti che ci consentiranno di guardare al futuro (penso all’acquisto e alla riqualificazione del parcheggio Tiziano, a fianco della stazione Fs, ad esempio) con investimenti altrimenti impossibili, perché un comune in riequilibrio non può accendere mutui. Quest’anno, con la Lega all’opposizione, Riccardo Molinari ci ha riprovato, e ha chiesto per Alessandria (che fu come tutti ricordano inserita in ‘zona rossa’ già prima del lockdown definitivo di tutto il Paese) come per altri territori del Nord il riconoscimento di Zona Economica Speciale, che avrebbe consentito una serie di agevolazioni, e di finanziamenti ad hoc. Purtroppo il Governo Pd 5 Stelle ha detto no, e forse appunto è mancato un adeguato supporto dei parlamentari di quell’area politica.

I dehors si sono mostrati una formula vincente per tutta l’estate, che per fortuna si è protratta fino ad ora: e adesso?
Alessandria non ha certamente un clima da pranzo o cena all’aperto per tutto l’anno, ma da parte nostra non ostacoleremo nessuna iniziativa di ristoratori, ma anche di esercenti di altro tipo, che sia finalizzata ad un utilizzo delle aree esterne alle loro attività. Ricordo che dehors e altri utilizzi degli spazi esterni sono stati completamente detassati: no tassa specifica, e neanche Imu o Tari aggiuntive. Attraverso il piano Al.Via la nostra amministrazione ha cercato di mettere in campo tutti gli strumenti disponibili per sostenere l’economia locale, e tutte le categorie in difficoltà.
Certamente anche qui sta al Governo venire incontro ai territori, mentre ci giungono voci di ‘ostacoli’ alle iniziative dei comuni, con possibile contestazione di danno erariale da parte dello Stato. Speriamo non sia così, e che Anci sappia far valere le nostre ragioni: saremmo al paradosso!

Assessore, turismo e logistica sono asset strategici per lo sviluppo di Alessandria. Il covid fermerà i progetti a cui avete lavorato nel biennio scorso?
Assolutamente no: certamente li ha rallentati, perché in questi mesi è stato fondamentale dare priorità assoluta alla salute delle persone, e ancora è così. Ma turismo e logistica saranno al centro non solo della seconda fase del mandato Cuttica, ma credo delle strategie del nostro territorio per i prossimi decenni.

Però se dice ad un alessandrino che vive in una città con potenzialità turistiche spesso sorride…
Questo fa parte del nostro carattere disincantato. Ma sotto sotto sappiamo bene di avere potenzialità culturali e artistiche da valorizzare, e in questi anni abbiamo cominciato a farlo con molta serietà. Ma, soprattutto, Alessandria può e deve essere ‘la porta del Monferrato’: questo è il senso della nostra partecipazione a fiere internazionali del turismo negli anni scorsi, con la costruzione di partnership importanti, a cominciare dall’alleanza con Genova: la Liguria, ma anche l’Outlet di Serravalle, sono ogni anno poli attrattivi per milioni di stranieri, molti dei quali non chiedono di meglio che scoprire le bellezze del Piemonte, e la sua ricchezza enogastromica.

E la logistica? Da qualche anno pare si stia passando dalle parole ai fatti, finalmente. Ma lo snodo per noi rimane lo scalo ferroviario….
La logistica sarà il vero perno dell’economia di tutta la nostra provincia, se sapremo finalmente sviluppare un progetto moderno, e integrato. Fondamentale è stato, nel 2018, l’intervento a Roma dell’on. Molinari, con l’istituzione della Zona Logistica Speciale per l’interporto di Rivalta Scrivia, ma anche per quelle aree come Alessandria, Arquata, Novi, Belforte, che potranno sviluppare la propria vocazione logistica con la realizzazione del Terzo Valico. E’ stata anche rivitalizzata la Fondazione Slala, che con il centro sinistra si stava estinguendo, ed era destinata alla liquidazione, mentre ora si pone come perno e punto di raccordo di un’area vasta, tra Liguria e Piemonte, che ha proprio ad Alessandria e provincia il suo cuore pulsante, e strategico.

Assessore, cosa avete in cantiere per il 2021? Ci dia qualche indiscrezione…
Vorrei, ma non posso, poiché significherebbe appropriarmi di un grande progetto culturale che non è ‘farina del mio sacco’, ma merito del nostro sindaco. Sarà un’iniziativa che avrà sicuramente ampia risonanza, e accenderà su Alessandria riflettori nazionali e internazionali. E’ uno dei vantaggi di avere come primo cittadino un uomo di ampia cultura e relazioni come Gianfranco Cuttica di Revigliasco: vedrete, sarà davvero un bel colpo.