Nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri ha deliberato la costituzione di I3A, il Centro Nazionale per l’Intelligenza Artificiale. Il nuovo Centro, unico in Italia, avrà sede a Torino, avrà assoluta rilevanza strategica e dovrebbe attirare circa 600 ricercatori.
Venerdì i Rettori dei tre Atenei piemontesi si sono incontrati informalmente e hanno accolto l’invito a essere protagonisti nella formazione del Centro.
«Il nostro gruppo di ricercatori informatici e fisici – spiega il rettore dell’Università del Piemonte Orientale Gian Carlo Avanzi – è decisamente all’avanguardia riguardo a questi temi e garantiremo la partecipazione più attiva ed entusiasta possibile alle ricerche che verranno implementate.»
Luigi Portinale, Direttore del Centro Interdipartimentale sull’Intelligenza Artificiale (AI@UPO), sottolinea che «la notizia dell’Istituzione di I3A è motivo di grande soddisfazione perché premia notevoli sforzi fatti dal territorio piemontese. La regione, infatti, vanta una lunghissima tradizione di ricerca sull’Intelligenza Artificiale da parte di tutti i suoi Atenei (all’UPO lavorano docenti con esperienza ultra-trentennale nel campo), unita a un substrato di imprese e aziende che sviluppano o valorizzano tecnologie e servizi legati all’IA.»
Grazie al nuovo Centro il Piemonte avrà le carte in regola per attrarre e formare nuovi talenti nel campo e per essere protagonista sul piano nazionale e internazionale relativamente all’innovazione legata all’Intelligenza Artificiale.
«L’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (I3A) – si legge nella nota del Consiglio dei Ministri del 3 settembre – coordinerà le attività di ricerca in questo campo e costituirà uno dei tasselli principali della strategia definita dal Ministero per lo sviluppo economico (MISE). Si tratta di una struttura di ricerca e trasferimento tecnologico capace di attrarre talenti dal mercato internazionale e, contemporaneamente, diventare un punto di riferimento per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale in Italia, in connessione con i principali trend tecnologici (tra cui 5G, Industria 4.0, Cybersecurity). I settori principalmente coinvolti saranno quelli della manifattura e robotica, IoT, sanità, mobilità, agrifoood ed energia, Pubblica amministrazione, cultura e digital humanities, aerospazio.»