Sabato Spigno Monferrato è stato il protagonista dell’incontro tra il savonese e l’alessandrino, incoronandolo “ponte” tra la Valle Bormida e la Liguria, con il talk, nella Sala Cinema, condotto da Efrem Bovo (Rappresentante dell’Unione Giornalisti e Comunicatori Europei). Sullo sfondo tre magnifici quadri a olio del pittore Giorgio Frigo, (le colline del Monferrato, uno scorcio di Camogli e una piccola stazione ferroviaria tratta Alessandria –Savona), hanno fatto sintesi di quanto si è discusso: un dialogo estivo intitolato “Dalla pianura di Marengo al mare di Savona”.
Il Sindaco Antonio Visconti ha illustrato con proezione di foto e cartine, Spigno antica che «mostra il paese in una posizione protetta su tre lati dai fiumi con una sola strada per accedervi. Di particolare importanza risulta l’antica Via Emilia Scauri che metteva in comunicazione il mare Ligure con la Pianura Padana, per la precisione Tortona, più antica di Alessandria, grazie alla Via Emilia Scauri che passava proprio attraverso Spigno e toccava l’Abbazia di San Quintino. Proprio quell’Abbazia che ha visto il passaggio di Napoleone e conserva delle lapidi romane».
Giuseppe Testa (Presidente Amici Biblioteca di Finale Ligure) ha parlato della Strada Beretta, una strada appositamente ricostruita per l’Infanta di Spagna, Margherita Teresa d’Asburgo, che portava fino a Vienna in carrozza passando attraverso Spigno».
Da Madrid arrivò l’ordine: “L’Imperatrice sbarcherà a Finale per raggiungere il suo sposo. Il viaggio terrestre dovrà effettuarsi tutto in carozza” si legge nel libro di Testa per i capitoli “La via per Alessandria”.
L’architetto Renata Ghione è intervenuta parlando delle sue ricerche e degli studi sulle Strade Franche, dette «anche Vie del Sale.
Elisa Camera (dirigente scolastico di Acqui Terme) ha dedicato i suoi minuti alla Madonna di Squaneto (frazione di Spigno), una bellissima statua in marmo bianco che rappresenta l’Immacolata Concezione sulla quale sono nate leggende sia sull’autore sia sul suo stesso arrivo in Spigno. «Originariamente attribuita (erroneamente) al Bernini arrivò a Squaneto in epoca napoleonica e lì fu depositata perché troppo pesante da portare fino in Francia. Collegata alla scuola genovese del 18° secolo (a Genova si ritrovano statue simili ) questa bellissima Madonna non fu predata dalle truppe napoleoniche ma fu acquistata probabilmente a Savona e tenuta nel Convento delle Clarisse”.
Emiliana Conti (Presidente Associazione Marchesi del Monferrato), nel suo intervento, ha ricordato che «la presenza dei Marchesi del Monferrato in territorio ligure si afferma con la dinastia dei Paleologi che matura un profondo interesse verso il territorio della Alta Valle Bormida e verso l’Appennino ligure. Teodoro II fu il primo dei Marchesi che mostrò questo interesse. Monferrato e territorio ligure si incontrarono quando il Marchese Bonifacio I stipulò un negozio con Antonio Del Carretto acquistando la Signoria di Albissola».
Il fil rouge che lega Monferrato e Liguria è stato sottolineato da Nani Giampiero (poeta e filosofo del territorio Suol D’Aleramo) che ha deliziato i presenti con una poesia descrittiva e in dialetto sul mercato dei capponi a Montechiaro. Nani ha narrato anche l’episodio in cui a Napoleone morente, così si tramanda la storia, fu chiesto in quale territorio sarebbe voluto ritornare ed egli rispose nella Valle Bormida per tre motivi: il miele, il tartufo e le belle signorine.
Spigno, con il suo Ponte medievale sulla Bormida, collega Monferrato e Liguria. Carmelo Prestipino (Presidente sez. Valbormida e Ist. Int. Studi Liguri), studioso delle vie di pellegrinaggio, conferma: «Trait d’union tra i territori, in passato e oggi, sono i ponti, nei quali erano specializzati i frati pontieri che erano frati benedettini».
Siamo quindi dinnanzi ad un’area vasta in connessione per storia, cultura, tradizioni e gastronomia. Intento del Polo Internazionale Culturale Marengo è utilizzare un “brand” internazionale (Napoleone) per unire e fare conoscere i vari comuni. Per parlare di questo aspetto è intervenuta Eleonora Norbiato (Presidente Marengo Gourmand) che ha evidenziato il lavoro di una ventina di ragazzi del Servizio Civile dello Stato (dislocati in varie province) «impegnati in una ricerca identitaria del cibo in Piemonte su ricette tipiche locali. Il tutto corroborato da una approfondita ricerca storica che spesso recupera anche il periodo napoleonico.”
Il comandante della 59ème Demi Brigade, Lorenzo Bernini , ha ricordato il proprio gruppo di rievocatori, nato nel 1993, che ricalca in tutto e per tutto la modalità con cui sono avvenute le battaglie napoleoniche anche nei minimi dettagli come, per esempio, spessore e qualità del panno delle giacche indossate dai soldati, scelta dei bottoni e degli armamenti.
Ma tutte queste espressività debbono essere comunicate al mondo esterno che spesso cerca su internet quelle informazioni curiose e degne di nota. Il target di oggi è il mondo e parla tante lingue. Su questo argomento è intervenuta Lara Cremonini (docente in Fastrack Training Scuola di lingue di Savona). “Le lingue sono ponti che devono essere solidi e basati sulle nostre origini per comunicare la bellezza di un territorio”.
In chiusura gli interventi della Consigliera Provinciale di Savona Ilaria Piemontesi e del Consigliere Delegato della Provincia di Alessandria Maurizio Sciaudone.
Ilaria Piemontesi si è definita una paladina della Valle Bormida. La consigliera provinciale di Savona ha invitato «a non vedere più la Valle Bormida come storia di industrie e di inquinamento ma anche come una zona con un patrimonio boschivo bellissimo ed espressività artigianali significative. “ Un evento questo che deve servire per fare rete tra i territori e le regioni e sviluppare un turismo ecosostenibile”.
Maurizio Sciaudone ha ricordato che «Per Alessandria è importante aprirsi a Savona e alla Liguria (come già fece Napoleone) per potenziare il commercio, il turismo e l’economia in generale. Alessandria, la cui Cittadella per Bonaparte doveva essere un importante polo logistico, era già l’ammasso delle truppe spagnole per le Fiandre. Con Von Melas divenne accasermamento degli Austriaci contro Napoleone, e oggi da Marengo parte un polo strategico per le risorse umane che sappiano valorizzare i nostri territori”.
La giornata è stata chiusa con l’arte incisoria sul vetro di Anna Gentili (artista di Cairo Montenotte). Nel Medioevo i Benedettini hanno portato l’arte del vetro ad Altare dove ci fu uno dei vetrai più importanti, Bernardo Perotto. Anna Gentili si serve di vetro d’uso comune che incide. La Gentili ha inciso, davanti a tutti, la N di Napoleone su un calice di vetro che è stato regalato al Sindaco Antonio Visconti.
Da sinistra nella foto: il Consigliere della Provincia di Savona Ilaria Piemontesi, il Sindaco di Spigno Monferrato Antonio Visconti, il Consigliere Delegato della Provincia di Alessandria Maurizio Sciaudone