di Dario B. Caruso
Credo accada a tutti.
Pensi di conoscere una persona poi improvvisamente non la riconosci più.
Anche fisicamente; assume smorfie mai viste prima, nasconde occhiate sfuggenti, si allontana con profili puntuti.
Credo sia un processo normale tra coloro che hanno frequentato corsi di comunicazione on-line.
Ho visto la pubblicità sui social, ti insegnano tutto in poche ore di videolezione (ormai a tutti gli effetti riconosciuta universalmente come didattica completa e conforme – persino rinomate università distribuiscono lauree a distanza).
Si imparano velocemente le principali tecniche di comunicazione.
Alcuni esempi.
Come guardare un obiettivo:
Opzione 1, l’obiettivo va aggredito, uomo o donna o altro devono sopraffare l’oggetto. In questo modo passa il messaggio di dominazione che piace a una fetta di utenti;
Opzione 2, l’obiettivo impone la propria potenza, l’atteggiamento da tenere è di remissione, quasi di colpa per aver commesso qualcosa di indecoroso. Ciò è gradito a un’altra fetta di utenti.
Si consiglia di effettuare scatti o riprese incrociati al fine di catturare gli utenti tutti.
Come atteggiare le labbra durante un selfie:
In questo caso entra in gioco la componente adolescenziale di ciascuno; è indispensabile procedere ad una postura della bocca a “culo di gallina”. Ciò induce l’osservatore a tralasciare le altre imperfezioni del viso per concentrare l’attenzione sul pertugio che assume i significati più reconditi e disparati.
Nel caso di partecipazione a talk show televisivi.
Come si smontano le asserzioni degli ospiti che la pensano diversamente:
In questo frangente è importante un esercizio costante davanti ad uno specchio; dissentire scuotendo il capo, pronunciare monosillabi di diniego, sorridere lievemente come a dire “che caxxo sta farneticando”, agitarsi sulla poltrona, sono solamente alcune delle tecniche che distolgono l’osservatore meno dotato dal discorso profondo per portarlo ad un livello emozionale di bassa percezione.
Il vantaggio di questi corsi è che sono totalmente gratuiti.
Certo, formano un tipo di comunicatore stereotipato, adatto a diventare un buon influencer.
Siccome però essere influencer è l’aspirazione di molti giovani e giovanissimi, lasciamo che questi nuovi sbocchi professionali facciano il loro corso.
Scusate ma adesso mi aspetta lo specchio, devo provare alcune smorfie che mi sono state consigliate nell’ultimo video corso.
Gratuito naturalmente.