Oltre agli uomini a soffrire il caldo sono anche gli animali nelle case e nelle fattorie dove le mucche per lo stress delle alte temperature stanno producendo fino al 10% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali.
È l’allarme lanciato da Coldiretti Alessandria sugli effetti dell’innalzamento della colonnina di mercurio gradi fino a 40 gradi nell’ultima settimana con le difficoltà maggiori nella pianura padana.
“Se per gli animali domestici come cani e gatti è importante garantire sempre l’acqua e fare in modo che stiano sempre al riparo dal sole e in luoghi ben areati, per le mucche – ha sottolineato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi, oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte. In soccorso sono già scattate le contromisure anti afa nelle stalle dove gli abbeveratoi lavorano a pieno ritmo perché ogni singolo animale è arrivato a bere con le alte temperature di questi giorni fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 dei periodi meno caldi”.
Nelle stalle, circa 2.000 in provincia tra bovini, suini e animali da cortile, sono entrati in funzione anche ventilatori e doccette refrigeranti per sopportare meglio la calura e i pasti vengono dati un po’ per volta, per aiutare gli animali a nutrirsi al meglio senza appesantirsi.
“Al calo delle produzioni di latte si aggiunge poi – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo – un aumento dei costi alla stalla per i maggiori consumi di acqua ed energia che gli allevatori devono sostenere per aiutare gli animali a resistere all’assedio del caldo. Ma i problemi non ci sono solo per le stalle: infatti, con il grande caldo e la siccità, gli agricoltori si preparano a irrigazioni di soccorso per salvare le colture in campo con i frutti maturi sulle piante che rischiano di essere feriti da colpi di calore e scottature”.